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Cattiva digestione: consigli pratici per stare meglio ogni giorno

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Cattiva digestione: consigli pratici per stare meglio ogni giorno

Chi di noi non ha mai detto “mi sento gonfia” oppure “ho acidità di stomaco”?
Succede a tutti, prima o poi, e con le festività natalizie alle porte è facile immaginare che queste sensazioni diventeranno comuni.
Pasti abbondanti, dolci in quantità e cibi più ricchi del solito possono metterci a dura prova, soprattutto il 25 dicembre, il 26 e a Capodanno.

Se si tratta di episodi sporadici, non c’è da preoccuparsi: una digestione un po’ lenta ogni tanto è assolutamente normale. Ma quando questi disturbi diventano frequenti e iniziano a interferire con la nostra quotidianità, è importante prestare attenzione e capire le cause.

Causa delle difficoltà digestive

Le ragioni per cui il nostro sistema digestivo può fare i capricci sono tante e diverse tra loro.
A volte c’entrano i cambiamenti ormonali, come quelli che si verificano durante il ciclo mestruale o la menopausa, che possono influire sulla motilità intestinale.

Altre volte sono condizioni mediche, come problemi all’esofago, allo stomaco, al duodeno o al colon, a modificare il funzionamento del sistema digerente, sia nella sua capacità di contrarsi sia nella produzione delle secrezioni necessarie.

Non dobbiamo dimenticare che anche i farmaci possono giocare un ruolo importante, alterando gli equilibri del nostro organismo.

E poi c’è il nostro stile di vita, spesso il principale responsabile di una digestione complicata. Fumo, alcol, stress, abuso di farmaci e un’alimentazione poco equilibrata sono tutti fattori che mettono a dura prova il nostro apparato digerente.

La dispepsia funzionale e i disturbi correlati

Tra i disturbi più comuni troviamo la dispepsia funzionale, un problema che si manifesta con dolore e malessere localizzati nella parte alta dell’addome, quella dello stomaco.

Le cause possono essere molte:

  • una motilità gastrica alterata
  • un ritardato svuotamento dello stomaco
  • un’ipersecrezione di acidi gastrici
  • una gastrite, in particolare accompagnata dalla presenza del batterio Helicobacter pylori.

Questo problema, spesso, si associa al reflusso gastroesofageo, causato da un indebolimento dello sfintere esofageo che dovrebbe impedire al succo gastrico di risalire dallo stomaco all’esofago. In altri casi, le difficoltà digestive possono essere legate a condizioni come l’ulcera duodenale, epatopatie, calcoli alla colecisti o pancreatiti.
Ogni parte del nostro sistema digestivo può contribuire, in misura maggiore o minore, a questi disturbi.

Un esempio interessante è quello del fegato e della colecisti: se il fegato produce meno bile o se la colecisti non la espelle correttamente, diventa più difficile digerire i grassi.
Lo stesso vale per il pancreas, che ha un ruolo fondamentale nella produzione degli enzimi digestivi. Se c’è un’infiammazione o un problema legato a questo organo, la digestione ne risente pesantemente.

Anche il colon, ultimo tratto del nostro apparato digerente, spesso causa fastidi.
La sindrome dell’intestino irritabile è un disturbo molto diffuso, caratterizzato da dolore o tensione addominale, gonfiore, stipsi o diarrea. Anche se non è una vera e propria malattia, viene diagnosticata per esclusione di patologie più serie, come il morbo di Crohn, la colite ulcerosa, la celiachia o i tumori del colon.

L’importanza dello stile di vita

Se da un lato è più difficile intervenire su cause mediche specifiche, dall’altro possiamo fare molto per migliorare la nostra digestione agendo sullo stile di vita.
Come accennato, fumo, alcol, stress e cattive abitudini alimentari possono alterare il delicato equilibrio del sistema digerente.
Il fumo, ad esempio, aumenta la produzione di acidi gastrici, mentre lo stress cronico attiva il sistema nervoso simpatico, bloccando quei processi digestivi che richiedono invece un sistema parasimpatico in azione.

Vivere di fretta, mangiare velocemente o abusare di cibi poco sani sono tutti comportamenti che, alla lunga, peggiorano la situazione.
Alimentazione sana, attività fisica e sano riposo sono tutti modi per migliorare la digestione, agendo in parte anche sulla diminuzione dello stress.

Perla di Salute – Piccoli gesti quotidiani per una digestione serena

Ma allora cosa possiamo fare, concretamente, per aiutare il nostro apparato digerente?
Prima di tutto, niente sacrifici a Natale! Un giorno di stravizi non comprometterà la salute del nostro stomaco, ma è importante seguire alcune regole nella vita di tutti i giorni.

  • Mangiare pasti piccoli e frequenti è un primo passo fondamentale, perché permette di non sovraccaricare lo stomaco.
  • È altrettanto importante masticare bene: la digestione inizia già in bocca, sia dal punto di vista chimico, grazie agli enzimi presenti nella saliva, sia meccanico, con lo sminuzzamento del cibo.
  • Bisogna poi fare attenzione ai cibi grassi, che rallentano lo svuotamento gastrico, e moderare il consumo di fibre, che, sebbene utili, possono causare gonfiore se assunte in eccesso.
  • Bere acqua, almeno 1,5-2 litri al giorno, è fondamentale, ma senza esagerare durante i pasti.
  • Infine, una camminata di mezz’ora al giorno aiuta moltissimo i movimenti intestinali e, più in generale, il benessere dell’apparato digerente.

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