Cicatrici che non si scordano… colpa delle aderenze!
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Un intervento chirurgico, il parto, un momento di distrazione, una rovinosa caduta in bicicletta… Siamo in molti a portare sul corpo delle cicatrici a causa di un evento passato.
A volte abbiamo completamente dimenticato di possedere questi particolari segni, altre invece, a causa della posizione o di un particolare fastidio, il ricordo affiora spesso.
Ogni cicatrice è un segno indelebile, un ricordo, un momento della nostra storia passata e lì dovrebbe rimanere, nel passato.
Consentitemi di spiegarmi meglio. Come terapisti non è raro scontrarsi con pazienti che hanno un rapporto spiacevole con le loro cicatrici. Questo spesso dipende dal fatto che non sono mai state trattate.
La cicatrice è l’esito di una lesione, ovvero il risultato di quello che il nostro corpo ha fatto per ripararsi.
Più il danno è complicato, o di grande portata, più si corre il rischio che la cicatrice causi problemi. I disturbi possono presentarsi subito dopo l’evento o a distanza di anni.
Per quale motivo è così importante intervenire? Quali sono i rischi che si corrono se non si danno le giuste attenzioni ad una cicatrice?
Le cicatrici dovute a chirurgia addominale sono considerate quelle che maggiormente comportano aderenze (si sviluppano quasi nel 100% dei casi).
Non è raro che un paziente, dopo un intervento di questo genere, lamenti problematiche dell’intestino come meteorismo, stipsi o colon irritabile. A volte sono possibili anche dolori cronici addominali o disordini digestivi.
La cicatrice del Cesario in alcuni casi potrebbe dare disturbi del ciclo mestruale, da dolori, alterazioni del flusso, fino all’endometriosi o anche l’infertilità.
Come abbiamo visto, trascurare una cicatrice può recare notevoli danni.
Per questo motivo diventa necessario, ad esempio dopo un intervento chirurgico, non dedicarsi solo alla riabilitazione della sede dell’intervento, ma anche al trattamento della relativa cicatrice.
A volte alcuni interventi ortopedici non sono considerati riusciti proprio perché la cicatrice, o le sue aderenze, ostacolano l’escursione del movimento.
Utilizzando le tecniche di terapia manuale e lo stretching si agisce per eliminare le aderenze e rendere il più possibile funzionale il tessuto cicatriziale, ridando mobilità ai tessuti ed agli organi, che riacquistano la capacità di svolgere il loro lavoro (quasi) come prima.
In questo modo è possibile realmente portare una differenza sostanziale nella vita del paziente, anche se sono trascorsi due anni dall’evento. Anche le cicatrici meno recenti reagiscono molto bene al trattamento.
Non sottovalutiamo l’importanza di una cicatrice sulla nostra Salute generale.
Se la cicatrice cambia aspetto nel corso del tempo, in genere in peggio, è necessario chiedere un parere medico. Alcuni tumori cutanei possono presentarsi in questo modo.
Per evitare aderenze e tensioni anomale su una cicatrice è necessario mobilizzare la cute.
In base alle dimensioni, ponete la mano o le dita sulla cicatrice.
Con pressione leggera, cercando di non andare in profondità, muovete la mano lentamente in tutte le direzioni possibili, facendo scivolare la cute sulle strutture sottostanti.
Inizialmente troverete un po’ di resistenza da parte dei tessuti, in seguito invece il movimento sarà più fluido.
Se la cicatrice è particolarmente recente, o dolente, potete fare le manovre utilizzando della stoffa morbida tra la cicatrice e la mano.
Ripetete questo esercizio per qualche minuto, una o due volte al giorno, fino a quando il miglioramento non diventa permanente.
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