Crampo notturno: trattamento e benefici con la terapia manuale
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Il crampo muscolare è una contrazione massimale improvvisa di uno o più muscoli; tale contrazione è involontaria, intensa e dolorosa ma, generalmente, di breve durata.
Il crampo può manifestarsi a carico di qualunque muscolo, in persone sane e di ogni età.
Possono insorgere durante o successivamente ad un’attività fisica oppure a riposo, prediligendo la notte e colpendo le gambe.
Talvolta i crampi sono un aspetto di patologie sistemiche o neuro-muscolari degenerative.
I crampi notturni sopraggiungono comunemente durante il sonno, in persone tendenzialmente sane.
Le fitte che procurano sono molto intense e spesso immobilizzano momentaneamente la parte colpita. Questa è, con maggiore frequenza, la gamba, per cui i muscoli afflitti sono quelli del polpaccio, del piede e delle dita.
I crampi notturni durano di solito pochi minuti o poche manciate di secondi, tuttavia il dolore è tale che la durata appare maggiore.
Spesso determinano frequenti risvegli della persona, la quale accusa anche un po’ di apprensione prima di andare a riposare in quanto presume o teme che il crampo le farà una sgradita visita.
Inevitabilmente il riposo può essere disturbato e la persona stanca il giorno seguente.
All’origine dei crampi notturni ci possono essere numerosi fattori:
La valutazione dei crampi muscolari di origine “benigna”, in persone che sono sostanzialmente sane, si concentra principalmente sulla clinica e sul racconto del paziente.
I fattori che possono contribuire alla comparsa del crampo sono:
Un altro fattore da indagare ed eventualmente correggere è quello che riguarda la corretta idratazione; spesso molti soggetti afflitti da crampi non ripristinano i liquidi persi durante la giornata, sia che abbiano svolto attività fisica o che abbiano lavorato normalmente con sudorazione più o meno intensa, sia che abbiano avuto disturbi, talvolta ricorrenti come episodi di diarrea (comune magari in chi soffre di colon irritabile) o vomito, magari in donne durante i primi mesi di gravidanza.
Nella nostra esperienza, escluse problematiche sistemiche, neurologiche o neuromuscolari, il trattamento manuale di contratture e accorciamenti a carico dei muscoli della gamba, come il tibiale anteriore, il soleo ed i gemelli, ha portato grande sollievo e spesso la completa risoluzione dei crampi notturni anche in persone che ne soffrivano da anni.
In altri casi abbiamo osservato come il trattamento dei disturbi dei tratti lombare o sacrale della colonna vertebrale abbiano contribuito alla soluzione definitiva del problema.
A seguito di quanto sopra, la prevenzione è fondamentale e consiste nello stretching dei muscoli della gamba, da effettuarsi per qualche minuto prima di andare a letto, anche se sarebbe opportuno svolgerlo più volte nell’arco della giornata.
Inoltre, è sempre auspicabile una ginnastica di tipo aerobico per tutto il corpo almeno due volte la settimana.
Il massaggio delle gambe e della schiena, in chi soffre di questo disturbo, è sempre fortemente consigliabile. Le tipologie di massaggio che vengono consigliate in questi casi sono il massaggio classico, anche profondo, il massaggio miofasciale ed il massaggio del tessuto connettivo; quest’ultimo è particolarmente indicato per favorire il normale afflusso di sangue arterioso ai muscoli, in questo caso delle gambe, al fine di migliorarne l’ossigenazione.
Ripetiamo più volte al giorno e, soprattutto, prima di andare a letto i seguenti due esercizi:
1- Nell’arco della giornata e per più volte al dì, utilizzando un gradino, allungare i muscoli del polpaccio per almeno 30 secondi, come mostrato nella figura.
È particolarmente utile effettuare questo esercizio prima di andare a dormire, ripetendolo almeno 3 volte.
2- Anche questo secondo esercizio risulta particolarmente utile; tuttavia, data la tecnica, è più facile eseguirlo la sera, prima di andare a letto, per almeno 30 secondi per piede, ripetendolo almeno 3 volte (vedi foto).
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