Il Massaggio: Storia, benefici e tipi del più naturale sistema di cura
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I massaggi non sono un lusso, ma una pratica di derivazione antichissima che si declina in molti modi a seconda della provenienza della tecnica; è una delle più antiche forme di trattamento medico e di guarigione che l’uomo abbia mai utilizzato. I primi riferimenti si trovano in manoscritti cinesi che risalgono al 2700 a.C., ma anche nei testi di medicina indiana, quasi 2000 anni più tardi, questa tecnica viene consigliata per ritardare l’insorgere della fatica e, ancora oggi, in India, praticamente chiunque è in grado di eseguirla.
E’ con i greci che si sviluppano due diverse tecniche di massaggio: la prima riguarda il massaggio sportivo legato ai giochi, la seconda, invece, è curativa e connessa alla medicina. Durante il Medioevo, in occidente la pratica viene abbandonata: ogni forma di palpazione del corpo viene, infatti, considerata come peccaminosa.
Verrà “riscoperto” solo nel Rinascimento, per poi aumentare la sua popolarità nel XVII secolo grazie all’intervento di un medico svedese, Henrik Ling, che decise di codificare le diverse tecniche. Verso la fine del XIX secolo, la tecnica del massaggio cominciò ad essere usata pressoché regolarmente come trattamento medico.
Oggi le tecniche di massaggio codificate sono numerose. Tutte hanno un’efficacia ed un campo di azione specifici. Ad esempio, possiamo ricordare le seguenti:
Il massaggio è anche una delle prime tecniche di cura che si sperimentano almeno una volta nella vita. Quando ci si fa male o si prova dolore, il primo istinto è quello di massaggiare la zona interessata per tentare di trarre un beneficio dalla stimolazione del massaggio. Si tratta di un gesto inconsapevole in grado di provocare piccoli benefici, ma che in generale fa proprio parte dei primi meccanismi terapeutici che l’uomo adotta.
I benefici fisici e psicologici di questa pratica sono stati riconosciuti fin dall’antichità, tanto che si può senz’altro affermare che l’arte medica abbia avuto inizio proprio coi massaggi.
Sebbene ogni massaggio sia destinato a un particolare tipo di risultato, possiamo tranquillamente affermare che le diverse tecniche di massaggio consentono una larga serie di benefici che vanno dal rilassamento al vigore muscolare, dall’annullamento dello stress al ripristino dell’energia, dalla rieducazione del muscolo alla cura del benessere psicofisico globale.
Alcune tecniche consentono anche una valida forma di prevenzione, suggerendo un intervento di contatto finalizzato alla correzione di un disequilibrio organico.
In generale, gli effetti positivi sono molteplici e non tutti ben compresi. Attraverso studi approfonditi sono stati dimostrati scientificamente gli effetti meccanici, biochimici e psicologici. Il massaggio è una tecnica olistica ed in ciò risiede la sua forza. Porta quindi al benessere fisico, psichico e sociale.
È anche vero che vi sono tecniche di massaggio dolci e meno dolci, estetiche o terapeutiche, a volte dolorose, che molti non conoscono. Per questo motivo esistono, anche per le tecniche di massaggio, una serie di controindicazioni, generali e/o localizzate, e casi in cui è totalmente sconsigliato, in quanto potrebbe addirittura portare ad un’accentuazione dei sintomi.
Ogni tecnica ha delle proprie controindicazioni, più o meno definite e specifiche, che il terapista deve tenere conto in alcune situazioni, fondamentali per agire con cautela e correttezza professionale. Questo è uno dei motivi per cui è sempre consigliato affidarsi alle cure di un professionista del settore.
Come abbiamo visto, le tecniche di massaggio diffuse sono tantissime, stili differenti che sono finalizzati a volte al benessere, all’estetica, alla terapia … insomma tante risorse per ogni tradizione.
Si parla molto delle evoluzioni del massaggio orientale fino all’occidente e, sicuramente, le manipolazioni che arrivano dall’India, dal Giappone e dalla Cina (Shiatsu, Ayurvedico, Thailandese, TuiNa, etc.) esercitano un forte fascino e hanno avuto una grande espansione negli ultimi decenni. Ma sono svariate anche le tecniche di tradizione occidentale (classico, linfodrenaggio, fascia terapia, massaggio svedese, etc.) che vengono oggi sapientemente eseguite da professionisti.
Lo scopo del terapista, nel processo di cura, è cercare di ridare al paziente il massimo dell’indipendenza, tenendo ben presente la storia personale, lo status sociale, il retroterra culturale: tutti fattori che influenzano il trattamento e gli esiti.
La ricerca della miglior condizione di vita è, per un terapista, una vera e propria missione, un traguardo da far comprendere ai propri pazienti. Un elemento di fondamentale importanza nella terapia risulta quindi la relazione, basata sulla comunicazione instaurata tra terapista e paziente ; bisogna prendersi cura del paziente e per fare questo è necessario sviluppare ottime capacità di dialogo, ma soprattutto capacità di ascolto.
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