Il massaggio tradizionale thailandese: tra energia, danza e benessere
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Quando allarghi la tua mente e lasci andare, quando ti rilassi, lasci che il respiro vitale si espanda, quando il tuo corpo è calmo.
Li chiamano massaggi. Sono le “Antiche Arti Orientali per la Salute”, del corpo, della psiche e dello spirito. Sono discipline millenarie; quando se ne afferra la propensione diventano occasione di trasformazione e crescita evolutiva, per chi le riceve, ma anche per il massaggiatore che le pratica. Il Massaggio Thailandese è una di queste.
Il massaggio tailandese è patrimonio culturale della Thailandia. Fa parte della Medicina Thailandese, ha una tradizione di oltre 2’500 anni ed è indissolubilmente legato al buddismo e alla sua diffusione nel continente asiatico. È cultura e stile di vita, è prendersi cura di sé e della famiglia. Originariamente praticato nei templi, è l’esercizio del Metta, un concetto buddista che significa accoglienza senza pregiudizio.
La sua origine è legata al leggendario fondatore Jīvaka Komarabhācca, detto Dottor Shivago. Tramandato grazie all’insegnamento orale e alle iscrizioni su fogli, Re Rama III ne ordina la sua codifica e l’insegnamento presso il Tempio Wat Pho di Bangkok.
In Europa la prima menzione del Massaggio Thai si deve all’ambasciatore francese Simon de La Loubère, nel 17° secolo, delegato del Re Sole nell’impero di Ayutthaia, la Venezia d’Oriente.
Detto in parole semplici, il Thai Massage è una sequenza di manovre che lavora su tutto il corpo per ristabilire le migliori condizioni psicofisiche e attivare le capacità di auto guarigione insite nel nostro organismo. Il massaggio Thai opera sul corpo energetico, attraversato da linee che convogliano l’energia vitale.
Metodo di prevenzione e guarigione di antico lignaggio, con la dietetica e la fitoterapia, parte integrante della medicina thailandese, creano un mix che ha saputo integrare le pratiche e le conoscenze dei territori vicini: India e Cina.
È un massaggio energetico quindi si applica su Canali energetici, i 10 SEN (pronuncia Sien), concetto comune ai Meridiani Giapponesi, alle Nadi indiane o i Canali della Medicina Cinese. La pressione dei punti situati sui Sen prevede la risoluzione dei più comuni disagi fisici e psicoenergetici.
Gli stili di massaggio in Thailandia sono due:
Gli ambiti in cui operare con il Thai Massage sono molti. Ecco alcuni dei principali motivi:
La sua ritmicità determina un’azione diretta e un effetto profondo sul sistema nervoso. Entra in risonanza con il sistema parasimpatico, determinando così un profondo rilassamento e un rallentamento di tutte le funzioni organiche. La coscienza è libera dall’influsso di pensieri, dai sentimenti perturbanti e dalle sensazioni corporee sgradevoli. Si instaura un senso di serenità profondissima. È uno stato di “apertura”, di abbandono fiducioso, in cui la persona lascia andare ogni tensione e rimane “senza difesa”, come accade nel sonno.
La sua completezza induce una potente azione sul Sistema del nervo vago, complessa via nervosa che lega il cervello agli organi interni. Oltre all’effetto legato all’equilibrio del sistema neurovegativo, possiede attività antinfiammatoria, misurato con la riduzione del TNF-alfa.
Gli stiramenti dinamici e lo yoga assistito eseguiti durante le sedute di Thai Massage, ne fanno lo strumento indispensabile per i boxer di muay thai, la box thailandese. In realtà tutti gli sportivi che si sottopongono ad allenamenti intensivi e che necessitano di preparazione atletica e riequilibrio post gara beneficiano degli effetti del massaggio thai. Il corpo di questi atleti tende a divenire compatto, le fibre ispessiscono. Il Thai massage ridona lievità e mette nelle migliori condizioni per affrontare le gare, anche da un punto di vista psicologico.
Flessibilità, riequilibrio posturale, sblocco dei canali energetici, impatto sul sistema immunitario, anti aging, ma anche calma la mente, aiuta la concentrazione, ridona fiducia in sé …
Il Massaggio Thailandese è utile non solo per problemi fisici muscolo-articolari, come cervicalgia, lombalgia, sciatalgia, ma anche per mal di testa, dolori articolari di varia natura, per insonnia, depressione, alterazioni della pressione, alterazioni metaboliche riguardanti gli organi, problemi femminili, alterazioni emotive e molti altri disagi, che se trascurati, originano malattie psicosomatiche.
Ma il Massaggio Thai è anche relazione: scambio, fiducia, sostegno. È l’instaurarsi del dialogo non verbale che dà origine alla relazione di fiducia tra terapista e cliente. È l’atteggiamento, l’attenzione e l’ascolto, non solo la tecnica, a determinare i risultati nei vari ambiti di successo.
Nonostante i numerosi benefici che si possono ottenere attraverso il Thai Massage, ci sono casi in cui non è possibile praticare questo tipo di massaggio, come per esempio nel caso di ernia iatale, disturbi cardiaci o di fratture e gravi infiammazioni.
In qualsiasi caso, qualora si soffra di disturbi o malattie di qualsiasi tipo, è sempre bene chiedere il parere preventivo del proprio medico prima di sottoporsi a sedute di massaggio Thai.
Un massaggiatore thai professionista sembra un danzatore: il suo corpo si muove in armonia con chi sta ricevendo il massaggio. I due disegnano figure plastiche, proporzionate.
In effetti, i movimenti di questa tecnica sono molto coreografici e coinvolgono tutto il corpo: per effettuarli il massaggiatore utilizza palmi, pollici, avambracci, ginocchia e piedi.
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