Mal di schiena e muscolo ileopsoas: cause, sintomi, terapia e stretching
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Possiamo definire il muscolo ileopsoas come un attore che di nascosto procura, fra le altre cose, mal alla schiena.
È un attore nascosto poiché svolge molte insospettabili funzioni ed è posizionato profondamente nel corpo, in una zona poco accessibile, dunque poco visibile e palpabile.
Da un punto di vista posturale e funzionale è ubicato in un punto strategico, per tanto una sua disfunzione lo rende frequentemente responsabile o, comunque, molto coinvolto nel provocare dolore.
Il dolore causato dal muscolo ileopsoas si estende lungo la colonna vertebrale, dalla regione dorsale inferiore sino alla zona dell’osso sacro.
L’andamento tipico di questo dolore è caratterizzato da una particolare distribuzione che risulta essere verticale e laterale alla colonna lombare.
I sintomi che derivano da un suo disturbo riguardano, inoltre, dolori a carico dell’articolazione sacroiliaca e della parte superiore del gluteo.
Spesso il dolore si può estendere sino alla coscia, sia anteriormente che posteriormente; altre volte può coinvolgere l’inguine, simulando ad esempio un dolore da artrosi dell’articolazione dell’anca, oppure irradiarsi verso gli organi genitali.Questi dolori sono solitamente avvertiti dallo stesso lato del muscolo ileopsoas sofferente.
Il muscolo ileopsoas è composto da una parte iliaca, chiamata appunto muscolo iliaco, ed una parte denominata psoas o grande psoas.
Esiste anche un muscolo piccolo psoas, il quale si trova in vicinanza del muscolo ileopsoas stesso e svolge alcune funzioni simili ma è, tuttavia, un altro muscolo.
Il muscolo grande psoas è posizionato davanti alla colonna vertebrale ed è connesso nella sua parte superiore lungo i lati delle vertebre lombari e dei dischi intervertebrali posti fra una vertebra e l’altra.
Il muscolo iliaco riveste la parte interna o ventrale di quella parte del bacino chiamata osso iliaco.
Le azioni principali di questo muscolo consistono:
I sintomi dolorosi aumentano con attività che richiedono trasporto di pesi e migliorano stando sdraiati; il sollievo maggiore lo si ottiene flettendo l’anca.
Alcuni sintomi possono simulare il dolore da infiammazione dell’appendice.
Il muscolo è anche attraversato da alcuni nervi, pertanto può determinarne la compressione. In particolare può arrecare disturbo al nervo femorale, al nervo femoro-cutaneo ed al nervo genito-femorale.
Inoltre, può disturbare i vasi sanguigni dell’arto inferiore, in particolare la vena iliaca, pertanto può provocare un rallentamento del ritorno venoso con conseguente gonfiore e pesantezza degli arti inferiori per edema.
Proprio a causa di queste connessioni, può causare un aumento del dolore durante il ciclo mestruale (dismenorrea).
Le cause che possono provocare disturbi al muscolo ileopsoas sono generalmente delle articolazioni dorso-lombari, lombo-sacrali o sacroiliache rigide o bloccate.
Altre volte ad irritarlo cronicamente potrebbe essere una lunghezza diversa degli arti inferiori, perciò potrebbe essere utile una correzione di tale asimmetria.
Un buon consiglio per evitare in parte questi problemi è evitare di stare seduti immobili per periodi di tempo troppo lunghi, soprattutto se la seduta è molto bassa con le anche che si flettono ad angolo acuto.
Utile è anche normalizzare il respiro poiché spesso non è corretto, altre volte risulta indispensabile regolarizzare l’intestino, poiché un colon irritabile può disturbare il muscolo ileopsoas.
Il muscolo ileopsoas può anche essere massaggiato direttamente nonostante la sua profondità, grazie a raffinate tecniche manuali.
L’allungamento, ovvero lo stretching, del muscolo ileopsoas è fondamentale per la risoluzione dei sintomi, solo successivamente si potrà intraprendere un programma di rinforzo degli ileopsoas e degli addominali.
Per mantenere in salute i tuoi muscoli ileopsoas, esegui almeno due volte al giorno questo esercizio per allungarli e tenerli elastici.
La figura A rappresenta la posizione di partenza, la figura B quella di arrivo e dovrà essere mantenuta per circa 30 secondi.
Questo esercizio non è indicato per le persone che presentano problemi a carico delle spalle, al collo o alla schiena.
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