Il massaggio sportivo: cos'è, quando e perché utilizzarlo
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L’apparato muscolo-scheletrico di un atleta può essere colpito, con una certa frequenza, da disturbi, sia acuti che cronici. Questi ultimi agiscono con un meccanismo cumulativo, interessando di volta in volta le strutture ossee, quelle articolari e periarticolari (muscoli, tendini, legamenti…) su cui generano traumi di piccola entità. Questi microtraumi, se sommati, possono comunque generare squilibri e patologie importanti che possono compromettere anche seriamente l’attività sportiva.
L’origine di questa tipologia di lesioni è legata alla ripetizione di alcuni gesti tipici del dato sport (microtraumi ripetuti) che espone gli atleti ad un rischio traumatico e ad usura notevole.
In questo senso l’atleta risulta essere un soggetto particolarmente bisognoso di costanti e specifiche attenzioni volte a manutenere al meglio le proprie risorse fisiche e la terapia manuale risulta un efficacissimo alleato nel perseguire questo obiettivo, soprattutto nella combinazione degli effetti specifici di diverse tecniche.
In particolare, il massaggio sportivo è una tecnica del massaggio classico mirata a migliorare ed efficientare l’attività sportiva.
Per questo motivo, la terapia “segue” il paziente sportivo nella sua attività:
I benefici del massaggio sportivo sono molteplici:
Il massaggio pre-gara ha l’obiettivo di preparare i muscoli all’intensa attività cui saranno sottoposti durante la prestazione sportiva, riscaldandoli e rendendoli così più facilmente eccitabili.
Questa pratica non sostituisce il riscaldamento, bensì si affianca ad esso con l’obiettivo di massimizzare l’effetto preparatorio sui muscoli.
Il massaggio sportivo cosiddetto “di scarico” è da praticarsi nelle situazioni di grande affaticamento, quando i muscoli vengono resi particolarmente tonici da allenamenti molto intensi.
Si interviene in questo caso sugli strati più profondi della muscolatura, al fine di eliminare fibrosità, drenare i tessuti e riattivare adeguatamente la circolazione periferica.
Il massaggio post gara si effettua subito dopo una competizione sportiva per aiutare l’atleta ad accelerare il recupero muscolare, eliminando sostanze di scarto dei processi metabolici che risultano irritanti per i tessuti.
Le manovre, in questo caso, sono molto lente ma non troppo profonde, volte a favorire il rilassamento e la sedazione muscolare e generale (in alcuni casi potrebbe essere preferibile eseguire un trattamento di Drenaggio Linfatico Manuale).
L’intervento in maggior profondità viene rimandato almeno al giorno seguente (fino a 48 ore dopo), per agevolare il recupero, accelerare lo smaltimento della fatica ed evitare la comparsa dei DOMS (acronimo di Delayed Onset Muscle Soreness, ovvero l’indolenzimento muscolare a insorgenza ritardata).
Nel caso in cui l’atleta sia stato colpito da crampi o sia molto affaticato, il massaggio deve essere leggero e di breve durata per poi passare a tecniche più profonde sulle fibre muscolari.
In questo caso, l’azione del massaggio ha lo scopo di:
Al termine del trattamento è utile che l’atleta resti ben riscaldato e coperto.
Molto utile al recupero risultano anche essere appropriati esercizi muscolari di allungamento attivo e di mobilizzazione articolare attiva/assistita, con l’assunzione di posture adeguate a massimizzare lo stiramento muscolare, senza ulteriori “microtraumi”.
L’utilizzo di oli e creme rinfrescanti è un ulteriore aiuto al recupero dell’atleta.
A distanza di 24-48 ore è possibile effettuare una nuova seduta, con manovre profonde e con esercizi e mobilizzazioni attive/assistite.
Questa tipologia di massaggio consente all’atleta un recupero più veloce ed una più rapida ripresa dei suoi allenamenti.
Per un recupero migliore e in tempi più brevi, è possibile utilizzare, e consigliare all’atleta, sedute di idroterapia a temperatura corporea, sauna o bagno turco.
Molto efficace risulta anche essere un leggero allenamento defaticante in piscina o a corpo libero, in forma leggera.
Per ridurre i livelli di affaticamento e il rischio di lesioni che l’allenamento sportivo comporta, le sessioni di recupero dovrebbero essere accompagnate da adeguate terapie fisiche e manuali che mettano lo sportivo in grado di ridurre dolore e processi di infiammazione generati dall’allenamento.
A questo scopo potrebbe essere utile riferirsi alle indicazioni dell’idrobalneoterapia che prevede tecniche facilmente adottabili anche al proprio domicilio: per gli sportivi potrebbe risultare particolarmente utile l’idroterapia a contrasto, ovvero immersioni in acqua calda (38°C ca) seguite da immersioni in acqua fredda (15°C ca).
L’alterazione delle temperature, che genera vasodilatazione e poi vasocostrizione, aumenta la circolazione sanguigna e linfatica, migliorando il funzionamento del sistema circolatorio e riducendo i processi infiammatori.
Alcune ricerche hanno dimostrato come questa terapia abbia risultati superiori al recupero passivo o al riposo dopo l’allenamento.
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