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Balneologia: l’acqua che cura

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Balneologia: l’acqua che cura

Un’antica saggezza, oggi confermata

La balneologia è la disciplina che si occupa di studiare e applicare l’uso delle acque a scopo preventivo e curativo. Viene impiegata per alleviare o trattare diverse condizioni, soprattutto patologie croniche o funzionali.

Fin dai tempi antichi, l’essere umano ha riconosciuto il potere benefico dell’acqua: pensiamo ai bagni termali dell’antica Roma, luoghi di cura, benessere e socializzazione.
Oggi, grazie agli studi moderni, sappiamo che queste intuizioni avevano solide basi: le acque minerali naturali, soprattutto quelle termali, possono avere effetti terapeutici significativi.

A differenza della semplice balneazione, la balneologia ha una valenza terapeutica, supportata da studi clinici e protocolli precisi.

I meccanismi d’azione della balneoterapia

I benefici della balneoterapia derivano dall’azione combinata di stimoli chimici, termici e meccanici:

  • l’acqua calda (tra 34 e 38 °C) rilassa la muscolatura, stimola la circolazione sanguigna e attenua il dolore.
  • l’acqua fredda o tiepida ha un effetto tonificante, vasocostrittore e utile per il recupero post-allenamento o post-trauma.
  • la pressione dell’acqua esercitata sul corpo (pressione idrostatica) favorisce il ritorno venoso e linfatico, aiutando il riassorbimento dei liquidi e stimolando la diuresi (è per questo che spesso si sente il bisogno di urinare dopo un bagno o un idromassaggio!).
  • il galleggiamento riduce notevolmente il peso corporeo percepito: immergendosi fino al collo, il corpo “pesa” circa il 10% rispetto al normale, rendendo più facile muoversi e riabilitare le articolazioni.
  • le sostanze contenute nelle acque termali (come zolfo, sodio, magnesio, bicarbonati, ferro) penetrano attraverso la pelle e le mucose, esercitando effetti antinfiammatori, disinfettanti, mucolitici o rilassanti, a seconda della loro composizione.

Tecniche e applicazioni dell’idroterapia

Oltre al classico bagno termale, esistono molteplici modalità di utilizzo dell’acqua a scopo terapeutico:

  • Bagni termali: immersioni parziali o totali della durata di 10–20 minuti (acqua calda) o pochi secondi (acqua fredda -10/20 secondi). Stimolano la circolazione, rilassano e riducono il dolore.
  • Docce e getti: con temperatura e pressione variabili, possono avere un effetto stimolante o decontratturante, utili nelle patologie muscoloscheletriche o per la ginnastica vascolare.
  • Idromassaggi: l’acqua in pressione agisce come un vero massaggio, alleviando dolori muscolari, attivando la circolazione e aiutando nei casi di cellulite o lipoedema.
  • Percorsi Kneipp: camminamenti in vasche con alternanza di acqua calda e fredda, ideali per migliorare la circolazione venosa e stimolare il metabolismo.
  • Aerosol e inalazioni termali: ottime per il trattamento di sinusiti, bronchiti, riniti croniche, grazie all’azione diretta sulle mucose respiratorie.
  • Fangoterapia: applicazione locale o total-body di fanghi termali caldi o freddi, usata sia per il benessere della pelle che per patologie articolari o muscolari.

Quando l’acqua cura: indicazioni terapeutiche

La balneoterapia può essere un ottimo coadiuvante al trattamento di numerose patologie:

  • Disturbi muscoloscheletrici e reumatici: artrosi, fibromialgia, cervicalgia, lombalgia, postumi di traumi o interventi.
  • Malattie dermatologiche: psoriasi, dermatite atopica o seborroica.
  • Problemi vascolari: insufficienza venosa cronica, linfedemi iniziali.
  • Patologie respiratorie croniche: bronchiti, sinusiti, riniti.
  • Disturbi gastrointestinali e ginecologici: grazie all’effetto rilassante e antinfiammatorio di alcune acque.

Alcuni rimedi sono così utili che vengono prescritti dal medico ed alcuni preparati sono disponibili in farmacia, come le acque solfuree utilizzate come spray nasali.

Benefici, limiti e buone pratiche

Nonostante i numerosi benefici, la balneoterapia non è adatta a tutti.
È controindicata in caso di tumori maligni attivi, gravi insufficienze cardiache o respiratorie e ferite aperte o infezioni cutanee.
Va usata con cautela e solo con alcuni tipi di applicazioni su febbre o infezioni e durante la gravidanza.
Se il proprio stato di salute è alterato dovrebbe essere sempre prima richiesto un parere medico.

Le cure termali si svolgono solitamente in centri specializzati, ma alcune tecniche possono essere replicate anche a casa con l’uso di acque termali confezionate, bagni caldi e getti d’acqua come anche il doccino.
Idealmente, un ciclo completo dura 12–15 giorni, con effetti progressivi e cumulativi, già visibili dopo pochi giorni.

I benefici sono sempre più documentati e descritti in vari studi clinici.
Gli effetti principali che si ottengono con la balneologia sono:

  • la riduzione del dolore e miglioramento della mobilità articolare
  • il miglioramento dell’umore e del benessere psico-fisico che comprende anche la riduzione dello stress e della tensione muscolare.

La balneologia è una terapia efficace alla portata di tutti che può essere eseguita da professionisti, ma anche da chiunque voglia dedicarsi alla cura di sé.

Perle di Salute – Pediluvio caldo e freddo: un rimedio ideale per le gambe gonfie

Riempite 2 bacinelle grandi con dell’acqua:
– nella prima versate acqua calda (36-38°C) 
– nella seconda acqua fredda (15-20°C).
A piacere, potete arricchire l’acqua con dei Sali (sale grosso) o qualche goccia di oli essenziali.

Immergete i piedi nella bacinella con acqua calda per circa 2 minuti, poi spostateli in quella con acqua fredda per circa 30 secondi.
Ripetete l’operazione per 3-5 volte, terminando sempre con l’acqua fredda.
È possibile avvertire un leggero formicolio: è segno della riattivazione della circolazione.
Questo semplice trattamento aiuta a sgonfiare le gambe e dona un’immediata sensazione di leggerezza e benessere.

Non eseguite l’applicazione in caso di problematiche vascolari gravi (trombosi venosa profonda, flebiti, insufficienza venosa cronica grave, …) o neuropatie periferiche (come diabete con perdita di sensibilità nella zona dei piedi).

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