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Disturbi del sonno: cosa sono e cosa fare

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Disturbi del sonno: cosa sono e cosa fare

Quando si parla dei disturbi del sonno si associa subito il problema all’incapacità di dormire bene o di prendere sonno. In realtà la quantità di disturbi del sonno è veramente infinita, come le sue cause che possono assumere mille sfaccettature.
E’ necessario prendere in considerazione due aspetti fondamentali di questo argomento che sono:
  • la quantità di sonno
  • la qualità del sonno

Qualità e quantità del sonno: la Medicina del sonno

Quando andiamo a dormire, la buona educazione ci ha insegnato ad augurare agli altri un “buon riposo”, ciò perché riteniamo che attraverso un buon sonno riusciamo a trovare ristoro alle nostre fatiche quotidiane, consapevoli che altrimenti ci troveremmo ad affrontare un nuovo giorno già difficile al risveglio.
Quante volte vi sarà capitato di aver dormito parecchie ore e svegliarvi stanchi, oppure di aver fatto un breve riposo pomeridiano e di svegliarvi sentendovi rigenerati?

Un buon equilibrio tra quantità e qualità del sonno è fondamentale per ottenere una ricarica fisica e mentale del nostro organismo.

Per i disturbi del sonno esiste la Medicina del Sonno, branca della Neurologia che si occupa della diagnosi e della terapia.
Per arrivare ad una diagnosi corretta, finalizzata al riconoscimento della causa patogena, che può essere di varia natura (metabolica, vascolare, neoplastica, psichica, socio-patica…), ci si avvale di una valutazione sia qualitativa che quantitativa del sonno, attraverso la polisonnografia dinamica, esame strumentale che registra per 24 ore l’attività elettroencefalografica, insieme ad altri parametri come il tono muscolare, l’attività respiratoria, i movimenti oculari, la frequenza cardiaca…

Il compito del neurologo non è facile perché deve valutare molteplici fattori come, ad esempio, tutte le abitudini del soggetto affetto da insonnia: l’assunzione di caffè, alcool, fumo (nicotina), cibi pesanti, attività sportiva nelle 3-4 ore prima di coricarsi e l’utilizzo di dispositivi elettronici come computer, smartphone e tablet nelle ore serali.

Insonnia: alcune cause

Le cause dell’insonnia sono varie:

  • Molto spesso l’insonnia è causata semplicemente da rumori notturni che impediscono al soggetto di prendere sonno.
  • Alla base di una scarsa qualità del sonno possono esserci fattori esterni che alterano il normale ritmo sonno-veglia, come il rapido cambiamento del fuso orario a seguito di voli trans-meridiani e i turni di lavoro notturno a rotazione.
  • Le cause possono essere di origine psichica come il disturbo bipolare, la depressione, l’ansia, gli attacchi di panico, oppure legate a problematiche neurologiche come la sindrome delle “gambe senza riposo”, un’intensa irrequietezza motoria alle gambe che impedisce al paziente di iniziare il sonno notturno.
  • Altri fattori ancora sono riconducibili a determinate malattie sistemiche quali allergie alimentari, disturbi della tiroide, scompenso cardiaco o ipertensione arteriosa, nevralgie, dolori artrosici, disturbi gastrici, asma bronchiale.

La Sindrome da apnee ostruttive del sonno

Una delle cause frequenti è la sindrome da apnee ostruttive del sonno, condizione caratterizzata da pause nella respirazione durante il sonno, dovute all’ostruzione parziale o totale delle prime vie aeree.
Nel primo caso si determina ipopnea, cioè il ridotto passaggio del flusso dell’aria nelle vie aeree.
Nel secondo caso si determina apnea, cioè la sospensione temporanea dei movimenti respiratori associata all’interruzione completa del flusso d’aria, per un tempo superiore anche ai 15 secondi.

Questa condizione determina una riduzione della concentrazione di ossigeno nel sangue, variazioni della frequenza cardiaca, aumento dei valori della pressione arteriosa e frammentazione del sonno che è la causa di eccessiva sonnolenza durante il giorno.
Le persone affette da sindrome delle apnee ostruttive nel sonno in genere sono forti russatori. Il rumore del russamento è provocato dall’aria che cerca di passare attraverso le vie aeree parzialmente ostruite e può diventare sempre più forte, finché l’ostruzione diventa completa e l’individuo smette di respirare per alcuni secondi per poi riprendere di nuovo con un rumore improvviso.
Sicuramente anche chi dorme a fianco di un russatore potrà avere disturbi del sonno!

Trattamento e cura dei disturbi del sonno

Per la cura dell’insonnia esistono trattamenti farmacologici, purtroppo sempre compresi di effetti collaterali, spesso anche importanti.

Per evitare l’utilizzo di sedativi o farmaci ipnotici, esistono rimedi di origine erboristica come valeriana, camomilla, lavanda, luppolo, passiflora, escolzia, biancospino, fiori d’arancio e di tiglio.
Bere un buon bicchiere di latte tiepido prima di andare a letto, si dimostra sempre un valido rimedio tradizionale.

Per curare i disturbi del sonno occorre mettersi in buone mani, spesso serve anche un intervento multidisciplinare che coinvolga diversi specialisti, data la vastità delle cause che vanno indagate.

Le terapie con metodi naturali non vanno ignorate, funzionano e, soprattutto, sono prive di effetti collaterali. Qualche esempio:

  • l’agopuntura, che la ricerca clinica ha evidenziato essere molto efficace nel trattamento dell’insonnia
  • il Training Autogeno, che facilita il progressivo alleggerimento di tensioni e preoccupazioni, inducendo il raggiungimento di uno stato di calma e tranquillità e l’ingresso naturale nel sonno
  • la riflessologia plantare, che, fisiologicamente, svolge un ruolo di riequilibrio psiconeuroendocrinologico, con ampio spettro sui disturbi del sonno

Perle di Salute: qualche semplice rimedio per conciliare il sonno

Cerchiamo di non cenare tardi o con cibi pesanti.
Prima di coricarci, evitiamo l’uso di schermi luminosi (es. computer, cellulare, tablet) favorendo magari la lettura di un buon libro.
Una tisana calda o anche un buon bicchiere di latte tiepido sarà una coccola che predispone il buon riposo.
Ricordate che passiamo circa un terzo della vostra vita sul materasso… siamo sicuri che sia quello giusto? Non è arrivata l’ora di sostituirlo? E il cuscino?
Pensiamoci…

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