Il ciclo circadiano in MTC: l’orologio energetico dei nostri organi
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Ogni mattino, aprendo gli occhi, veniamo inondati da un sentimento di pienezza, di voglia di affrontare con entusiasmo i riti quotidiani, di bisogno di esplorazione.
L’energia ci riempie i muscoli, ci induce il movimento, irrora il cervello, le idee si mettono in moto.
Ogni mattina è una primavera del corpo-mente. Siamo pervasi da un sentimento simile al comportamento del giovanetto, del cucciolo di animale o del forte germoglio che buca la terra ed erompe nella vita.
Così, in egual misura, ogni sera, il conforto della casa ci accoglie, ci dona un senso di tranquilla, di pacifica pienezza.
Così dovrebbe essere la realtà di un corpo-mente in salute, in armonia con l’adeguamento ai ritmi circadiani.
Generati dal corpo stesso, i ritmi circadiani garantiscono la sincronicità con l’esterno, con l’avvicendamento tra le ore di luce e quelle di buio.
I ritmi circadiani sono coinvolti:
I ritmi circadiani inducono i cambiamenti sia nello stato fisico che in quello mentale, alternando eccitazione e tranquillità, all’interno delle 24 ore. Per dirla alla cinese, denotano l’alternanza yin-yang, quella che garantisce un buon Qi, un’energia corretta.
Oltre ai ritmi circadiani (“circa” significa intorno; “dies” giorni), sono stati identificati e studiati vari ritmi della natura e dell’uomo:
Rilevati nel nostro emisfero solo a partire dal XVII secolo, i ritmi circadiani erano già noti agli antichi cinesi che hanno saputo, nella loro medicina tradizionale, farne tesoro, intuendo che esisteva un meccanismo di regolazione interna che collegava, quotidianamente l’uomo al macrocosmo.
I meridiani, infatti, servono a garantire l’armonia tra il mio microcosmo e le leggi del macrocosmo, ad adeguare i ritmi biologici interni ai ritmi della natura, come accade nei passaggi stagionali.
Se i meridiani funzionano bene, ovvero è libero il fluire dell’energia e non vi sono ristagni, non si soffre di alcun disturbo nel cambio di stagione.
Qualsiasi disturbo si manifesti con regolarità ritmica, qualcosa che accade sempre alla stessa ora, nello stesso giorno del mese o nella stessa stagione o nell’arco di ogni tot anni, denuncia una patologia energetica da disincronizzazione macrocosmo-microcosmo.
Nella “Teoria dei Meridiani” i canali energetici si comportano in modo differente durante il corso della giornata e della nottata. In alcuni momenti sono più “forti” ed in grado di supportare bene le funzioni dell’organo ad essi collegato, in altri momenti sono più “lenti”. Si parla di Marea energetica del meridiano.
Per il modello tradizionale cinese, il ritmo circadiano non è solo quotidiano: l’oroscopo è regolato su un ciclo di 60 anni, prevedendo che le influenze dei 10 tronchi celesti si incrocino con i 12 rami terrestri, influenzando la tipologia di tutti noi!
I ritmi circadiani regolano quindi, attraverso i 12 canali di flusso di energie sottili, le produzioni del corpo stesso (per esempio gli ormoni).
Ad ogni meridiano, come risaputo, è collegato un organo o un viscere, un fluido corporeo, una struttura anatomica, un organo di senso e una funzione psichica.
Anche se il Qi, l’energia, è presente contemporaneamente in tutti e 12 i meridiani, ogni due ore, uno di questi ha una fase di massima attività, determinando un picco di potenza nel funzionamento dell’organo o viscere interessato, .
Al contempo, esattamente dopo 12 ore dalla sua acrofase (il picco massimo), l’organo incontrerà una fase di 2 ore di minima attività energetica, contraddistinta dal minimo fluire di Qi: l’intero e incessante scorrere del Qi nell’arco della giornata, organo per organo e viscere per viscere, prende il nome di marea energetica.
Il cortisolo, per esempio, è soggetto ad una secrezione basale pressoché costante nelle 24 ore, ma con picco massimo (acrofase) registrato intorno alle primissime ore del mattino (3-4) e picco minimo che coincide con le prime ore di riposo notturno (22-24).
Naturalmente si tratta di capire cosa indica la medicina cinese quando alle 4 del mattino segnala il picco energetico del meridiano del Polmone… Scopriamolo insieme!
Il meridiano del Polmone ha la fase di massima attività alle 3:00-5:00 e la fase di massimo riposo alle 15.00-17:00.
Parola chiave del polmone è lo scambio.
È grazie al Polmone (inteso come tutto il sistema respiratorio e oltre) che entriamo in contatto con l’ambiente in cui viviamo: mediante il ritmo del respiro si crea una connessione con il respiro dell’Universo, che portiamo da fuori a dentro, che riceviamo ossigeno ed eliminiamo anidride carbonica.
È la nostra capacità di caricarci al massimo di energia (quando inspiriamo) e di liberarci, con l’espiro, di ciò che non serve più (fisicamente ma anche psico-emotivamente).
In MTC è il polmone che distribuisce l’energia Qi a tutto il corpo, cervello compreso, inviando ossigeno a tutti i suoi organi.
Nell’acrofase del meridiano (il picco massimo), tradizionalmente i monaci recitano la preghiera ad alta voce, attivando il Polmone. Recitare il rosario è come scandire un mantra: si esegue con lunghe inspirazioni ed altrettante lunghe espirazioni.
È questa l’attività suggerita attraverso la quale possiamo caricarci dell’energia necessaria per affrontare la giornata. All’intestino crasso, il viscere che segue nella circolazione energetica, il compito di accogliere (assorbe acqua e minerali presenti nel Tenue) e del lasciar andare.
L’intestino, considerato il grande cervello, è intimamente connesso al cervello propriamente detto.
Un intestino che funziona appartiene ad una persona che “sa lasciar andare” senza paura di perdere parte del sé, eliminare quello che non serve, quello che non è più necessario.
Ecco perché, per tonificare il sistema respiratorio, è corretto fare pulizia, fare ordine e liberarsi di ciò che è superfluo.
L’acrofase del grosso intestino è considerata il momento migliore per il suo svuotamento, perché nel pieno della sua capacità di liberare il nostro corpo dalle scorie metaboliche.
La vita naturale sul pianeta è caratterizzata da ritmi ben definiti.
C’è un orologio interno, in ciascuno di noi, che regola l’attività biologica con un ciclo giornaliero, uno mensile e uno stagionale.
Cosa accadrebbe se non ci fosse la primavera?
Il passaggio dell’energia è agevolato dalle sequenze di esercizi tradizionali, detti anche “di lunga vita”, come nello yoga o nel Reusi datton thailandese.
Bhujangasana, una delle posizioni standard dello yoga, la postura del cobra, solitamente è consigliata per mobilizzare le spalle e la schiena, per mantenere la giusta flessibilità della colonna vertebrale.
Se ben eseguita, con atteggiamento concentrato e consapevole, è anche in grado di facilitare il passaggio tra l’ultimo punto del meridiano del fegato (sesto spazio intercostale), orario di marea energetica tra le 01:00 e le 03:00 del mattino, ed il primo punto del meridiano del polmone (nella cavità morbida sotto la clavicola), orario 03:00 – 05:00, facilitando il sonno in chi soffre di risvegli troppo mattutini!
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