Impacchi e compresse: curarsi con l'acqua
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Senza acqua non esisterebbe la vita!
Non c’è bisogno di arrivare ai giorni nostri per affermare questa semplice verità: era nota ai nostri nonni, ai nostri avi, a tutti i nostri antenati più remoti, anche se in termini solo intuitivi.
Dai graffiti rupestri alle opere postmoderne, l’acqua si è sempre dimostrata fonte di ispirazione per artisti e letterati di ogni epoca; ma non solo, tutte le grandi culture del passato ne sfruttavano le proprietà benefiche e praticavano variamente quella che anche oggi denominiamo “idroterapia”, ossia la cura dell’acqua (dal greco therapeía, procedura verso la guarigione e hydro, acqua).
Ben prima della nascita di Cristo, il grande medico greco Ippocrate, la cui indagine medica si sofferma su più campi del sapere, indagati in nome di uno spirito unitario finalizzato a ricostruire le origini di tutte le connessioni fra i fenomeni, prescriveva cataplasmi di fango, docce, impacchi, compresse calde e fredde, bagni e vapori per curare il corpo.
Come funziona l’idroterapiaL’idroterapia agisce sfruttando gli stimoli termici, meccanici, reattivi e di riflesso innescati dall’acqua, che può essere applicata su tutto il corpo o su zone ristrette, seguendo diverse modalità.
Le applicazioni di idroterapia rafforzano la stabilità e la capacità di regolazione del sistema circolatorio e nervoso. In questo modo l’organismo si rivitalizza e così il corpo diventa in grado di aiutare a gestire disturbi ed evitare interferenze da stimoli esterni.
È fondamentale, per il terapista che decida di utilizzare i benefici connessi all’idroterapia, conoscere in dettaglio i principi di azione delle applicazioni al fine di calibrare, rispetto alle capacità di tolleranza del paziente, le terapie più adeguate.
Gli stimoli portati dall’acqua sono applicati secondo uno schema determinato e dosati con precisione, tenendo sempre presente la reazione del corpo, la sua temperatura iniziale e il suo equilibrio termico.
Questo è particolarmente importante nel caso delle malattie reumatiche, di problemi di pressione bassa e di sensibilità alle infezioni.
Concetto di stimolo e sua intensitàPer intensità dello stimolo si intende:
Consideriamo che, se il corpo si trova in una condizione di difficoltà, le applicazioni ristabiliscono l’equilibrio termico del corpo, per esempio fornendogli il calore che da solo non riesce a produrre.
Per questo motivo un dato fondamentale da valutare è la temperatura dell’acqua nell’applicazione, che va regolata specificatamente in modo da innescare una reazione positiva.
Ad esempio: più il fisico è “forte”, più la temperatura dell’acqua può discostarsi da quella del corpo.

Esistono alcuni principi fondamentali su cui basare la progettazione delle applicazioni idroterapiche:
Gli impacchiQuesta tecnica veniva utilizzata da Sebastian Kneipp, cui dobbiamo la traslitterazione in chiave moderna della maggior parte dei rimedi idroterapici tradizionali, non tanto per la prevenzione e il rinvigorimento quanto per la cura vera e propria di molti disturbi acuti e cronici, infezioni di vario genere, tosse e catarro, sinusite, influenza, polmonite, febbre, mal di testa, vertigini, malattie infettive.
Gli impacchi possono essere:
Per l’applicazione, si può utilizzare solo acqua (calda o fredda) oppure è possibile aggiungere altri elementi (oli, ricotta, fango, erbe, semi, argilla…) con cui vengono imbevuti panni in tessuto permeabile, rigorosamente di origine naturale (lino o cotone grezzo).
Ogni tipo di impacco ha precisi obiettivi:
Per confezionare un impacco sono necessari:
Il primo panno va immerso nel liquido caldo o freddo e poi strizzato e ripiegato più volte. Quindi, lo si avvolge attorno al corpo, o alla parte da trattare, facendolo ben aderire, senza pieghe.
Il panno asciutto è disposto a copertura del precedente.
Al di sopra, si pone almeno una coperta di lana, in modo da trattenere il calore provocato dall’impacco.
La terapia dell’abate Sebastian Kneipp aveva come primo obiettivo il mantenimento della Salute e la prevenzione attraverso una corretta igiene di vita regolata da precise indicazioni, i cosiddetti 5 pilastri:
Queste semplici regole appaiono ancora oggi ottime indicazioni, facilmente applicabili, su cui regolare un approccio olistico e veramente efficace per la nostra Salute.
“L’acqua è comunque il miglior mezzo per fare ginnastica, mantenere la salute e rinforzare l’organismo, rimettere in sesto la circolazione del sangue, mantenere e aumentare il calore del corpo, proteggere dal freddo e dal caldo”
(Sebastian Kneipp, La mia cura dell’acqua, 1886)
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