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Lombalgia: sintomi, cause e trattamento

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Lombalgia: sintomi, cause e trattamento

A carico del segmento lombare della colonna vertebrale, la lombalgia rappresenta oggi un problema che interessa trasversalmente tutte le età, da quella adolescenziale a quella dell’anzianità, con un preoccupante incremento dei casi che coinvolgono anche bambini in età sempre minore, conseguenti all’alternanza “schizofrenica” tra la postura statica della scuola e le richieste prestazionali delle varie attività sportive che affrontano.

Caratterizzata da una molteplicità di sintomi che si manifestano con gradi, tipologie e frequenze differenti di caso in caso, la lombalgia può comportare l’interessamento del nervo sciatico, assumendo il nome di sciatalgia ed il tipico andamento del dolore dall’area sacrale-glutea fino al piede.

Lombalgia: di cosa stiamo parlando

Con il termine lombalgia si definisce un quadro sintomatologico complesso a carico del segmento lombare del rachide vertebrale, con presenza di tipologie e gradi di sofferenza variabili come indicato dal suffisso -algia (dolore generico).
Il segmento lombare interessato dai disturbi è costituito dalle 5 vertebre denominate L1-L5, che continuano il tratto dorsale fino a congiungerlo a quello sacrale, snodo chiave per la distribuzione delle forze ascendenti e discendenti tipiche della deambulazione e della statica in posizione bipede.

La curva costituita dalle vertebre lombari, definita lordosi, rappresenta per l’animale uomo una curva di adattamento evolutivo rispetto alla sua condizione di partenza di quadrupedia. Una curva che, alla stessa maniera di quella cervicale, risulta ancora in fase di conformazione ed alla ricerca di un equilibrio adeguato alle condizioni di vita cui è sottoposta.

Le posture tipiche della maggior parte delle attività lavorative svolte oggi dall’uomo rappresentano un continuo elemento di disturbo rispetto alla normale fisiologia del rachide, comportando problematiche che possono interessare tessuti e strutture strettamente connesse a livello vertebrale come il nervo sciatico, soggetto a compressione in caso di processi artrosici o degenerativi e protagonista della lombo-sciatalgia.

Lombalgia e sciatalgia: sintomi e cause

I sintomi

Il quadro sintomatologico della lombalgia e della sciatalgia è variabilmente complesso e comprende una serie di disturbi differenti.

La condizione che accomuna la maggior parte dei casi è certamente la presenza di dolore, che può essere riferito ad un singolo punto oppure esteso a tutta l’area lombare, di forte intensità in caso di evento acuto o di intensità moderata o debole nel cronico.

Oltre al dolore, la lombalgia può essere associata a:

  • sensazione di rigidità scheletrica
  • tensione muscolare eccessiva
  • variazioni di sensibilità a livello della cute
  • spasmi muscolari, debolezza
  • formicolii o intorpidimenti
  • disturbi del sonno, irritabilità
  • disfunzioni viscerali

Se il quadro sintomatologico è relativo ad una lombo-sciatalgia, allora il dolore riferito segue un percorso ben preciso, quello di irradiazione del nervo sciatico, che parte dall’area sacrale ed attraversando la coscia postero-laterale raggiunge il piede.
In questo ultimo caso, va sempre evidenziata l’eventuale differenza tra lombo-sciatalgia e sindrome del piriforme accorciato, nella quale il dolore riferito si ferma nell’area posteriore del ginocchio e non scende fino al piede.

Le cause

Le cause della lombalgia possono essere molteplici.
Le posture quotidiane, mantenute o ripetute, statiche o dinamiche, cui viene sottoposta la colonna vertebrale, comportano inevitabilmente continui adattamenti dei precisi assetti scheletrici che la costituiscono, il cui equilibrio è garantito solo da un continuo e variato movimento.

Ogni posizione assunta e mantenuta a lungo, ogni gesto ripetitivo comporta inizialmente un accorciamento a livello dei muscoli tonici, che si occupano della postura; la loro tensione di adattamento tende a trasformarsi ben presto in compensazione scheletrica, con conseguenti rischi dal punto di vista del conflitto tra lo scheletro, i muscoli ed i tessuti ad esso correlati, come nel caso della sciatalgia o della sindrome del piriforme accorciato.

Oltre a questo, possono incorrere alla generazione di un dolore lombare anche altre condizioni, come le sindromi da irritazione del colon, stipsi, candidosi, processi artrosici a carico dei dischi intervertebrali, movimenti inadeguati del corpo, stress o depressione.

massaggiare schienaIl massaggio nella cura della lombalgia

Considerando quali possano essere le cause dei disturbi legati all’area lombare, va da sé che il massaggio venga considerato, ancora oggi, come un ottimo strumento di intervento sia a livello terapeutico che preventivo.

Ogni manifestazione di dolore che possa essere associata ad un quadro di disfunzione muscolo-scheletrica o viscerale, giova degli effetti di un trattamento in terapia manuale.

Le manovre del massaggio sono applicate per raggiungere una serie di obiettivi utili alla risoluzione di questo tipo di dolori, soprattutto quando a generarli sono tensioni muscolari, blocchi articolari o irritazioni.
Il massaggio, con le sue frizioni gradualmente profonde, con gli impastamenti localizzati, con le manipolazioni tissutali, contribuisce a decontrarre le fibre muscolari, a liberarle dal connettivo “fibrotizzato” e ad allungare quelle accorciate, consentendo ai segmenti articolari interessati maggiori capacità di movimento e, di conseguenza, maggior nutrimento e benessere.

Il massaggio, la più antica forma di terapia conosciuta dall’uomo, accompagna ancora oggi i professionisti del settore, siano essi terapisti, fisioterapisti, osteopati o posturologi, nella terapia contro il dolore lombare e sciatalgico.
Unito allo stretching, alla rieducazione funzionale globale, ad una corretta alimentazione e ad un minimo di attività fisica, ripristina la corretta fisiologia della colonna mantenendola giovane e priva di dolori.

Perle di salute: prevenzione, alimentazione e movimento

Per chi soffre di mal di schiena, non esiste rimedio migliore della prevenzione.
Una volta risolto l’eventuale episodio acuto, che per livelli di dolore comporta spesso una inabilità al movimento, diviene necessario lavorare in maniera olistica per evitare il ripetersi delle condizioni scatenanti.

Un sicuro contributo proviene dall’abitudine ad un regolare movimento, sia esso camminata o altra attività “cardio”, così come una particolare cura nell’alimentazione.

Di fondamentale importanze è anche lo stretching, eseguito soprattutto per l’allungamento dei muscoli tonici (squadra a terra), o attraverso l’impiego di semplici posizioni prese dallo Yoga, molto efficaci nella risoluzione e gestione del dolore lombare e sciatico.

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