La TBS – Terapia Strategica Breve: cos’è e come funziona

terapia breve strategica

Ogni essere umano nel corso della propria vita attraversa momenti o periodi spiacevoli che provocano in lui un senso di malessere e sofferenza.
A volte, tali situazioni possono diventare sempre più difficoltose e trasformarsi, col tempo, in veri problemi. In tal caso, per superare adeguatamente i disagi, potrebbe essere utile un supporto di tipo psicologico.

E’ diffusa e radicata la convinzione che problemi e disagi che persistono da molto tempo, quali ad esempio depressione, fobie, panico, ossessioni, richiedano obbligatoriamente un trattamento terapeutico altrettanto lungo e sofferto. Non è sempre vero!

La Terapia Breve Strategica si differenzia da altri modelli terapeutici perché rappresenta un intervento breve e mirato per affrontare e risolvere le problematiche di tipo psicologico, utilizzando tecniche e tattiche molto efficaci ed efficienti.

Dove nasce la TBS – Terapia Strategica Breve

Nel 1990, con il primo libro di Giorgio Nardone e Paul Watzlawick, “L’arte del cambiamento”, diventato un bestseller della psicoterapia, nasce la moderna evoluzione della Terapia Breve Strategica.
Nel testo vengono presentati, per la prima volta, i protocolli specifici di trattamento per i disturbi fobici e ossessivo-compulsivi, delle sequenze di tattiche e manovre che, applicate durante la terapia con queste problematiche, ne favoriscono la soluzione in breve tempo.

Trent’anni di rigorosa ricerca empirico-sperimentale, portata avanti da Giorgio Nardone e dai suoi collaboratori presso il Centro di Terapia Strategica di Arezzo, ha permesso di mettere a punto diversi protocolli di terapia specifici per specifiche patologie. Caratterizzati da estrema efficacia e rapidità di intervento, nei protocolli il rigore del problem solving si unisce all’estrema flessibilità dell’intervento, per adattare lo specifico protocollo all’unicità e originalità del singolo individuo.

Come funziona la TBS

L’intervento strategico è in grado di produrre significativi miglioramenti già a partire dalle prime sedute. Grazie all’utilizzo di tecniche sofisticate di conduzione del primo incontro (dialogo strategico) e all’utilizzo di compiti (“prescrizioni”) che il paziente dovrà mettere in pratica nell’intervallo tra le sedute.
La Terapia Strategica Breve non si occupa della ricerca delle cause dei problemi nel passato (che nessuno può cambiare), ma si focalizza sull’introdurre cambiamenti nel presente (non su perché c’è un problema, ma su come funziona il problema).
Il fine è la risoluzione del problema presentato, che costituisce l’obiettivo dell’intervento terapeutico.

La Terapia Strategica Breve nella pratica

Talvolta, per affrontare difficoltà personali nel rapporto con gli altri o nel lavoro, la soluzione che ci sembra giusta è quella di adottare una “strategia” che si è rivelata utile in un passato recente o remoto, in situazioni simili.
A volte questa soluzione funziona ma, a volte invece, le aspettative vengono deluse ed è proprio allora che si pensa di non essere stati sufficientemente incisivi nello sforzo di raggiungere uno scopo risolutivo.
Il “fare più di prima”, tuttavia, generalmente non solo non risolve le difficoltà originarie, ma le complica ulteriormente, trasformandole in un vero e proprio problema strutturato: le tentate soluzioni disfunzionali alimentano il problema, invece di risolverlo!

Con la TBS, il paziente, attraverso un intervento di tipo strategico, viene guidato a correggere questi tentativi rigidi e fallimentari di gestione della realtà, acquisendo, nel corso del trattamento, una maggiore elasticità mentale e la capacità di fronteggiare i problemi, sviluppando nei loro confronti, un più ampio ventaglio di strategie risolutive.
Si tratta pertanto di un intervento terapeutico breve e focale (circa dieci sedute), orientato ad eliminare la sintomatologia che induce il paziente a ricorrere al terapeuta, ma anche a rendere permanenti i risultati in funzione di un obiettivo ancora più importante: quello di cambiare le proprie abitudini disfunzionali, ossia tutti quegli atteggiamenti mentali che vanno ad incidere negativamente sulla vita quotidiana e di relazione.

La Terapia Breve Strategica non è quindi una terapia superficiale e sintomatica, ma si propone come una terapia radicale e duratura.

Di seguito vi propongo una breve sintesi dei risultati di efficacia dei vari protocolli di trattamento (Nardone, Balbi, 2008):

Con le parole di William Shakespeare, a Giorgio Nardone piace ricordare:
“non c’è notte che non veda il giorno”.

Un valido aiuto per dormire meglio ci viene offerto dal Training Autogeno, una tecnica di autodistensione sviluppata negli anni ’30 dallo psichiatra tedesco Johannes Heinrich Schultz.

Perle di Salute – Affidarsi a un professionista non è sbagliato!

Quando qualche difficoltà individuale o relazionale comincia a causarti molta insoddisfazione e sofferenza e condiziona troppo la tua vita, non esitare a chiedere un aiuto professionale!
Lo fai in tanti ambiti della tua vita: riesci bene da solo a disinfettare una piccola ferita e ad applicarvi un cerotto, però, nel caso di una lesione più profonda, vai dal chirurgo per farti mettere dei punti.
Riesci da solo a cambiare una ruota dell’auto bucata, però, nel caso di un guasto al motore, la porti dal meccanico.
Anche in quello che riguarda gli aspetti psicologici della tua vita può capitare di non riuscire a superare qualche difficoltà da solo! Anche in questo caso, puoi affidarti a un professionista.

Hot Stone Massage: storia, applicazioni e benefici del calore nella terapia

Le giornate uggiose, i primi freddi, la diminuzione delle ore di luce… oltre alle foglie che cambiano colore, caratteristiche di questa stagione sono il senso di stanchezza e il forte desiderio di restare al caldo.
Non è un caso ricercare il calore quando ci si sente stanchi, affaticati, “scarichi”. Lo abbiamo sempre fatto, fin dall’antichità: i Romani si recavano alle terme, i Nativi Americani avevano le capanne sudatorie e le donne cinesi e hawaiane erano solite distendersi su pietre laviche scaldate dal sole, pratica ancora oggi molto diffusa. Mio nonno raccontava di quando andava a dormire con un mattone riscaldato nel camino, posto sotto le coperte, facendo molta attenzione a non toccarlo.

Il calore come energia vitale e strumento di guarigione

Il calore è una fonte di energia essenziale, indispensabile per consentire le reazioni chimiche che sostengono la vita. Quando ci raffreddiamo, infatti, sentiamo naturalmente il bisogno di calore per riportare il corpo a una temperatura ottimale.
Fin dall’antichità, le persone hanno utilizzato il calore in terapia: pensiamo all’istinto di riscaldare o raffreddare una zona lesionata per alleviare il dolore o accelerare la guarigione.
Tra i metodi tradizionali per applicare calore, uno consisteva nell’uso di oggetti riscaldati che, applicati sul corpo, trasferivano energia termica, contribuendo così al benessere e al recupero fisico.

Il potere del calore: dal trattamento tradizionale alle tecnologie moderne

Scaldare un corpo fa muovere più velocemente le particelle che lo compongono, aumentando così la velocità delle reazioni cellulari. Questo spiega perché il calore venga usato in terapia per accelerare alcuni processi di riparazione.
In oriente, per risolvere alcuni disturbi si scaldano aghi, composti di erbe o legni e pietre appuntite per poi passarli o premerli su specifici punti del corpo.
Oggi disponiamo di macchinari sofisticati, come la TECAR o gli ultrasuoni, che utilizzano il calore per favorire la guarigione e alleviare il dolore, impiegando tecniche moderne ma con il medesimo principio.
Sono comunque in uso altre terapie tradizionali legate all’idrobalneoterapia, molto apprezzate e diffuse, come impacchi caldi o freddi, bagni termali e bagni di paraffina. Tra queste, l’Hot Stone Massage continua a essere molto popolare per i suoi effetti benefici e rilassanti.

La nascita dell’Hot Stone Massage moderno

L’uso delle pietre calde per massaggiare il corpo è una pratica antica, da sempre integrata in varie metodologie di trattamento. L’Hot Stone Massage moderno nasce negli anni ‘90 grazie alla massaggiatrice Mary Nelson che ha sviluppato una tecnica chiamata LaStone Therapy.
La tecnica moderna prevede l’applicazione di pietre riscaldate o raffreddate sul corpo in modo statico, oltre all’utilizzo delle pietre per massaggiare la persona, offrendo una piacevole e avvolgente sensazione di calore.

Benefici del calore nella Terapia con le pietre

Alcune pietre, grazie alla loro forma particolare, possono essere utilizzate dal massaggiatore per raggiungere zone profonde ed eseguire manovre efficaci; il rilassamento dei tessuti indotto dal calore permette di lavorare in profondità.
Questo massaggio è ampiamente utilizzato nelle SPA per il suo potente effetto rilassante, ma i suoi benefici vanno ben oltre il semplice relax. Il calore applicato durante il massaggio stimola la circolazione, migliorando l’apporto di nutrienti e ossigeno ai tessuti. I tessuti si ammorbidiscono, diventano più elastici e quindi più facili da trattare; le tensioni muscolari si riducono, e con esse anche il dolore tende a diminuire.

L’applicazione di caldo o freddo esercita un’influenza significativa anche sul sistema nervoso, modulandone l’attività in base al tipo di trattamento.
Il calore ha un effetto calmante: abbassa la pressione sanguigna, rallenta il battito cardiaco e favorisce un respiro più profondo e rilassato.
Il freddo, al contrario, ha un effetto stimolante, risvegliando il corpo.
Le applicazioni fredde risultano particolarmente utili per problemi di circolazione venosa, per alleviare la sensazione di gambe gonfie o per ridurre infiammazioni locali.

L’Hot Stone Massage come strumento terapeutico completo

Un terapista, conoscendo a fondo gli effetti e le applicazioni dell’Hot Stone quale termoterapia, può utilizzare questo metodo per trattare numerosi disturbi o integrarlo come supporto ad altre terapie.
Ciò che spesso viene percepito come un semplice massaggio rilassante rivela, in realtà, un grande potenziale terapeutico. Nelle mani di un professionista, l’Hot Stone Massage diventa una risorsa versatile e preziosa in diversi ambiti terapeutici.

Perle di Salute – Hot Stone Massage “fai da te”

È possibile creare un kit “fai da te” per l’Hot Stone Massage.
Cercate pietre lisce, preferibilmente di fiume o di lago, assicurandovi che non abbiano bordi affilati. Lavatele accuratamente e poi scaldatele in una pentola d’acqua o su una superficie calda.
La temperatura deve essere moderata: testate sempre il calore sulla parte interna dell’avambraccio, e se troppo caldo, raffreddatele leggermente con acqua fredda.
Applicate un po’ di olio sia sulle pietre che sulla zona da trattare, e siete pronti per il massaggio! Sebbene le pietre di fiume trattengano il calore per meno tempo rispetto alle pietre basaltiche, offrono comunque un’esperienza piacevole e rilassante.