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Drenaggio Linfatico Manuale: applicazioni e controindicazioni

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Drenaggio Linfatico Manuale: applicazioni e controindicazioni

Probabilmente avete già sentito parlare di Drenaggio Linfatico Manuale; a qualcuno potrebbe essere stato persino consigliato.
Spesso il Drenaggio Linfatico Manuale (DLM) viene associato alla cellulite o ai gonfiori della gravidanza, ma il DLM presenta molte altre indicazioni, alcune delle quali meno conosciute.
Ma in quali casi può essere utile? Scopriamolo insieme!

Il Drenaggio Linfatico e il trattamento degli edemi

Il linfodrenaggio è particolarmente efficace in due ambiti:

  • il trattamento degli edemi (gonfiori causati da accumulo di liquidi) 
  • il miglioramento delle difese immunitarie

Gli edemi possono avere diverse cause:

  • alcuni sono di natura patologica, come il linfedema, un accumulo dovuto a un malfunzionamento del sistema linfatico,
  • o il flebedema, causato da difficoltà nella circolazione venosa.
    In entrambi i casi si possono osservare gambe gonfie, con segni lasciati da calze o vestiti. Tuttavia, nel linfedema la pelle appare pallida, fredda e dura, mentre nel flebedema è rossiccia, calda e più morbida, con possibile presenza di capillari visibili o vene sporgenti.
  • Un’altra patologia che causa edemi è il lipoedema, simile alla cellulite estetica.

Esistono anche edemi dovuti a cambiamenti ormonali come quelli legati al ciclo mestruale, alla gravidanza o alla menopausa.
In tutti questi casi, il linfodrenaggio può aiutare ad eliminare l’edema, migliorando l’efficienza del sistema linfatico.
I risultati possono essere sorprendenti: già dopo una seduta, gli arti possono ridursi di 1 o 2 centimetri grazie all’eliminazione dei liquidi in eccesso.

Edemi di origine traumatica o post-chirurgica

Oltre a questi tipi, possono presentarsi edemi di origine traumatica o post-chirurgica.
Dopo un trauma, il corpo reagisce con segni infiammatori: l’area si arrossa, si scalda, si gonfia, diventa dolente e risulta difficile da usare.
Una volta stabilita l’entità del danno, se non ci sono controindicazioni, si può utilizzare il linfodrenaggio per accelerare il recupero. In alcuni casi, è possibile iniziare il trattamento già 12-48 ore dopo il trauma, riducendo il gonfiore e rimuovendo le sostanze irritanti accumulate. Questo accelera i tempi di guarigione e migliora la qualità della riparazione.
Per questo motivo, il DLM è molto usato nello sport e nella riabilitazione.

Anche gli interventi chirurgici, pur finalizzati a migliorare la salute, rappresentano un trauma per il corpo. Il drenaggio manuale è consigliato, salvo controindicazioni, sia prima dell’intervento, per preparare i tessuti, sia dopo, per favorire il recupero.

Benefici del Linfodrenaggio per il sistema immunitario, l’apparato digerente e le affezioni respiratorie

Poiché il sistema immunitario è strettamente legato al sistema linfatico, il DLM può influenzarlo positivamente. Questo è particolarmente utile in ambito dermatologico, ad esempio per ridurre stati infiammatori cutanei come l’eritema. Il massaggio, applicato nelle immediate vicinanze dell’area interessata, elimina i rifiuti e le sostanze infiammatorie, riducendo così i sintomi.
 
Il DLM è utile anche per migliorare la peristalsi intestinale (i movimenti intestinali), aiutando a regolarizzare l’intestino in caso di stipsi o disturbi gastrointestinali.

Infine, il linfodrenaggio è nato per trattare affezioni respiratorie. Raffreddori, sinusiti e riniti allergiche possono trarre beneficio da trattamenti mirati al viso, sia come cura che in prevenzione, ad esempio, nel caso delle allergie stagionali.
Se correttamente eseguito, il DLM produce effetti rapidi e duraturi.

Controindicazioni e precauzioni del Drenaggio Linfatico Manuale

Come ogni terapia efficace, il drenaggio linfatico manuale non è indicato per tutti. Proprio per i suoi effetti significativi, va evitato in alcuni casi o applicato con cautela.

  • Un terapista esperto non tratterà mai un paziente con infezioni acute o malattie infettive, per evitare il rischio di propagare l’infezione.
  • Allo stesso modo, è controindicato in presenza di tumori maligni, salvo specifica indicazione medica, e in caso di trombosi venosa profonda recente.
  • In situazioni come insufficienze cardiache o renali, occorre particolare attenzione. Queste patologie, spesso associate ad edemi, richiedono un consulto medico prima di iniziare il trattamento, per valutare se il drenaggio sia sicuro e non rischi di affaticare cuore e reni.
  • Durante la gravidanza, è consigliabile evitare il drenaggio nei primi tre mesi, poiché il corpo della madre è sottoposto a numerosi e delicati cambiamenti. Dopo questo periodo, però, il linfodrenaggio diventa un grande alleato per ridurre gli edemi della gravidanza o eliminarli rapidamente dopo il parto.

Perle di Salute – L’importanza della valutazione preliminare

Il professionista esperto in drenaggio linfatico, prima di iniziare il trattamento, effettua un’attenta valutazione ponendo domande mirate per individuare eventuali controindicazioni e determinare l’idoneità del paziente alla terapia. Questo passaggio è cruciale non solo per garantire la sicurezza del trattamento, ma anche per comprendere a fondo la problematica e definire la strategia di intervento più efficace. La fase preliminare è un elemento imprescindibile che non dovrebbe mai essere trascurato.

In questo articolo ho presentato le principali indicazioni del linfodrenaggio. La decisione di applicarlo spetta comunque al terapista esperto e al medico curante, che valuteranno rischi e benefici per garantire la massima sicurezza e efficacia al paziente.

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