Fibromialgia: cos’è, sintomi, cause e terapia manuale
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Forse non tutti sanno che la fibromialgia è nota anche come “Sindrome di Atlante”. Questo suo nome si deve al noto Titano, dalla mitologia greca: dopo il suo tentativo di invasione dell’Olimpo, Zeus lo condanna a portare il peso della Volta Celeste sulle sue spalle. La prima vertebra cervicale deve a lui il suo nome, in quanto sostiene il peso della testa, come Atlante quello della sfera celeste.
Il paziente affetto da fibromialgia, proprio come il Titano, porta il peso di questa patologia caratterizzata da oppressione e dolore protratto, spesso nella zona cervicale.
La fibromialgia è una patologia in costante aumento e della quale, purtroppo, conosciamo ancora poco. Ne sono affetti circa il 5% della popolazione, e maggiormente di sesso femminile.
I sintomi che caratterizzano la Sindrome Fibromialgica sono vari: i più frequenti sono dolori diffusi cronici (continui da almeno 3 mesi) a livello muscolare e articolari, disturbi del sonno (difficoltà ad addormentarsi, sonno leggero con continue interruzioni, sensazione di stanchezza al risveglio) e la condizione di stress.
Ma si possono aggiungere anche: stanchezza cronica, difficoltà di concentrazione, disturbi dell’umore (irritabilità e depressione), problemi respiratori, disturbi gastro-intestinali, alla vescica, cardiaci, difficoltà circolatorie, perdita di capelli, ecc…
Tutti questi sintomi, però, nel paziente fibromialgico non sono riconducibili a nessuna patologia e gli esami diagnostici non mostrano nessuna alterazione della Salute.
Il paziente, quasi scoraggiato, vaga quindi per anni di medico in medico in attesa di una spiegazione per i suoi disturbi e, solo dopo vari esami negativi, per esclusione, arriva la diagnosi di fibromialgia.
Questa patologia, che sembra così nascosta, lascia però sintomi particolarmente fastidiosi ed oppressivi. I pazienti riferiscono la sensazione di costrizione, peso, data dalla continua rigidità muscolare avvertita in particolar modo a livello della schiena e del collo.
La fibromialgia è ritenuta parte della patologie reumatiche, cioè delle malattie che colpiscono il tessuto connettivo (un tessuto presente in tutto il corpo, nella cute, ma anche negli organi) e di cui spesso si ignora ancora la causa. Si presenta come una infiammazione di basso grado, ovvero una disfunzione diffusa in tutto l’organismo che non viene rilevata dai comuni esami medici perché sotto i livelli di allerta, pur dando dei sintomi molto fastidiosi.
Sulla causa della sindrome sono ancora in elaborazione alcune ipotesi. In realtà, la fibromialgia sembrerebbe dovuta ad una serie di motivazioni: tra i fattori più interessanti abbiamo la genetica, lo stress mentale e fisico, una carenza di alcune sostanze nutritive, la permanenza di tossine nel corpo ed il disinteresse verso una particolare patologia o dolore riscontrato.
A volte la fibromialgia viene confusa con una patologia simile, il reumatismo psicogeno. In questo caso, una patologia della psiche che scatena sintomi reali, simili a quelli della fibromialgia. Questo disturbo è pero gestibile, ed in alcuni casi risolvibile, tramite terapia psicologica, contrariamente alla fibromialgia.
La terapia utilizzata per la fibromialgia (che non porta risultati nel caso del reumatismo psicogeno) è caratterizzata da un approccio multidisciplinare.
Al momento, in Europa, non esiste un farmaco indicato per il trattamento della patologia, ma viene indicato un approccio a 360°.
Terapista e paziente collaborano per cercare un equilibrio nella salute di quest’ultimo.
Le terapie proposte vanno dalle tecniche di rilassamento e gestione del dolore, consigliate dalla psicoterapia, e dal Training Autogeno, alla nutrizione con alimenti disinfiammanti e, soprattutto, le tecniche manuali, che hanno mostrato una grande efficacia nell’affrontare questa sindrome.
Il Drenaggio linfatico manuale, nei momenti di maggior dolore, riesce a calmare e sedare il paziente, spesso anche conciliando il sonno ristoratore, aspetto che nel paziente fibromialgico manca.
Il Massaggio può essere usato per distendere le rigidità, dando sollievo immediato.
In particolare, il Massaggio del tessuto connettivo, oltre ad alleviare il dolore, può trattare in maniera riflessa alcuni disturbi di natura organica, come problemi circolatori, respiratori, gastrointestinali, e urogenitali, spesso associati alla patologia.
A queste terapie deve inoltre essere integrato l’esercizio fisico nell’ottica dell’elasticità e del potenziamento muscolare. Sono indicati tutti gli esercizi di stretching, come anche yoga e pilates, e gli sport come palestra (con programma apposito), aerobica, esercizio in acqua purché sia continuativo nei giorni e con inizio graduale per evitare di aumentare l’infiammazione.
Al momento non esiste una cura per eliminare questa patologia, ma con il trattamento multidisciplinare è possibile migliorare notevolmente la qualità di vita delle persone affette da questo disturbo altamente invalidante, consentendogli di ritornare padroni della loro vita, diminuendo i dolori ed i disturbi ad essa legati.
Come anticipato, oltre all’uso delle terapie manuali, per alleviare il dolore ed il senso di rigidità è consigliato svolgere alcuni esercizi di stretching, come quelli indicati in figura.