Il corpo ad alta quota: rimedi per semplici fastidi che insorgono durante il volo

Le tanto attese e meritate vacanze si avvicinano sempre di più e molti di noi, per raggiungere le loro mete, dovranno affrontare lunghe trasferte. Sebbene il viaggio sia già parte dell’esperienza, l’idea di passare molte ore in aereo, piuttosto che in auto o in treno, per tante persone rappresenta motivo di disagio.

Cosa accade al nostro corpo ad alta quota?

Nei viaggi aerei il nostro corpo subisce alcune variazioni, che vengono poco tollerate se la nostra Salute non è in equilibrio.

In cabina l’aria viene mantenuta sotto controllo con precise temperature e con bassissima umidità (25%), che comporta una maggiore secchezza di occhi, naso e gola.

Inoltre, la pressione dell’aria subisce variazioni, specialmente durante la fase di decollo e di atterraggio. Ad alcuni passeggeri potrebbe capitare di provare la sensazione di avere le “orecchie tappate” o fastidio a naso, gola ed orecchie. Le forti pressioni possono modificare momentaneamente quelle delle membrane interne al nostro corpo. Per questo motivo è consigliato masticare, deglutire o soffiare il naso durante queste fasi di volo.

La pressione inoltre agisce sulla circolazione, rendendo difficile il riassorbimento dei liquidi, causando per questo gonfiore, soprattutto alle gambe. Per chi soffre di problemi circolatori si può ricorrere alle calze a compressione graduata, prescritte dal medico o consigliate dal farmacista di fiducia, a seconda dell’importanza della problematica. Dei gambaletti con la stessa funzione sono venduti anche nei negozi di molti aeroporti.

E’ sempre sconsigliato mantenere una posizione troppo a lungo. L’immobilità può causare contratture e dolori muscolari, oltre che ai già citati gonfiori. Per questo è utile cambiare posizione, fare dello stretching e alzarsi, ogni tanto, se possibile.

Le terapie manuali ci aiutano a prevenire alcuni disagi

È fondamentale sapere che un corpo in salute è meno sottoposto a questi disturbi. Le terapie manuali sono in grado di preparare il fisico ad affrontare al meglio queste situazioni, nelle quali viene sottoposto a stress.

Delle sedute preventive di massaggio, drenaggio o di osteopatia possono mettere il corpo in condizioni di equilibrio e consentire di goderci la vacanza, fin dal primo minuto, dimenticando caviglie gonfie e cervicali doloranti!

Qualche semplice esercizio per alleviare i più comuni disagi

Alcuni semplici esercizi migliorano la circolazione e rilassano la muscolatura, rendendo il nostro viaggio più piacevole.

Si consiglia di ripeterli secondo necessità; si possono eseguire da seduti, senza disturbare gli altri passeggeri:

  1. rotazione delle caviglie: fate ruotare il piede, a destra e sinistra
  2. con il piede in appoggio, spingete sulle punte
  3. seduti e piegando le gambe, portate le ginocchia verso il petto
  4. spalle rilassate, fatele ruotare, in senso orario e antiorario
  5. stretching del collo 1:  ruotate lentamente la testa
  6. stretching del collo 2: piegate lentamente il capo verso destra e sinistra / in altro e basso, mantenendo la posizione per qualche secondo
  7. unite le mani e portatele sopra la testa; a braccia teste spingete verso l’alto, mantendo la posizione per qualche secondo

Buon viaggio a tutti!

HOLOS by CSTM di Elisa Bernacchi – docente e terapista CSTM – Diplomata in Massaggio del tessuto connettivo e in Drenaggio linfatico manuale

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SWISS WELFARE 2.0 by CSTM: Salute e Benessere in azienda – da Hugo Boss

swiss welfare by CSTM

Abbiamo raccolto una sfida accettando di partecipare alla Giornata della Salute proposta in HUGO BOSS Coldrerio, azienda leader del segmento upper premium del mercato globale dell’abbigliamento e attenta alla Salute dei suoi dipendenti.

Il tema di quest’anno è, guarda caso, uno dei motti principali di CSTM Synergie: “La nostra Salute nelle nostre mani“.

Ecco perché ci ha appassionato, ecco perché abbiamo subito accettato di far parte dei professionisti invitati in sede per promuovere la Salute, con le competenze con le quali affrontiamo tutti i giorni i nostri pazienti ed allievi.

E’ stato un vero piacere entrare in contatto con i collaboratori di Hugo Boss e, per loro, fare ciò che ci riesce meglio: ascoltare, tradurre, spiegare, insegnare e, soprattutto, risvegliare…

Sì, perché ciò che fa bene alla Salute non lo si impara, lo si ricorda… è scritto dentro ciascuno di noi.
Il difficile è trovare qualcuno che sia in grado di risvegliarne la memoria. E a noi, questo, riesce particolarmente bene!

Scopri il Benessere in azienda by CSTM Synergie: Swiss Welfare 2.0


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Amore e Digestione: trattare la Gastrite

Tutti i giorni facciamo provvista di cibo e di esperienze! E tutti i giorni dobbiamo digerire, sia il cibo che le esperienze. Mangiare è gradevole, la ricerca di “ghiottonerie” è un atteggiamento sano, ci spinge a essere curiosi, a sperimentare per conoscere. Vivere, avere relazioni, imparare cose nuove è come mangiare: bisogna digerire, introiettare, eliminare il superfluo.Ma se esageriamo, o il Sistema ha qualche difficoltà, avremo sensazione di pesantezza, gonfiore o dolore allo stomaco, difficoltà di deglutizione o rigurgiti acidi … Ciò che dovrebbe scendere, ristagna, se non addirittura risale! Oppure scende in modo incontrollato; compaiono scariche di diarrea, colite e stitichezza.

E quando arriva la maledetta gastrite?

La gastrite, comunemente detto mal di stomaco, può dipendere da una componente organica o funzionale dello stomaco. Sicuramente è uno dei visceri più sottoposti alla componente psicoemotiva. In particolare è l’ansia, dettata dall’incertezza, l’emozione che più lo colpisce!

In soccorso arrivano, della millenaria tradizione asiatica, i Canali e i Punti Energetici per risolvere situazioni di reflusso gastrico, gonfiore, meteorismo, stipsi, malassorbimento… Quindi:

  • Due Meridiani che rappresentano la Terra, la capacità di nutrimento nell’uomo, il canale dello stomaco e il canale della milza-pancreas.
  • I Punti, la loro localizzazione e trattamento per la motilità, per far scendere e far salire, per stimolare la funzionalità dell’apparato.
  • L’interpretazione taoista dei punti: come ST23 Tai Yi, Unità suprema, coerentemente con il suo nome, è in grado di “armonizzare il QI gastrico, tranquillizzare lo spirito e rinfrescare il Calore del Cuore”; ovvero gestire la componente emotiva della gastrite.
  • Uno strumento diagnostico alla portata di tutti: la valutazione delle feci!

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Alcune possibili cause del dolore alla spalla

Il tuo paziente ha un dolore alla spalla? Si sveglia la notte o non trova una posizione in cui dormire?
Di giorno movimenti semplici come indossare una giacca o sollevare il braccio sono dolorosi?

Quali sono le possibili cause del dolore alla spalla?

Devi sapere che il dolore della spalla, per diffusione, è secondo solo al mal di schiena; è uno dei sintomi più comuni per cui il paziente si rivolge al terapista e può essere molto invalidante, poiché quest’articolazione è indispensabile per la maggior parte delle azioni della vita quotidiana.

Le cause della spalla dolorosa sono molteplici, fra queste vanno ricordati:

  • I disturbi posturali
  • I punti trigger miofasciali e le tendiniti
  • In alcuni casi persino i visceri possono provocare dolore alle spalle.

Saper valutare e trattare una spalla, da molteplici punti di vista, è un occasione irrinunciabile per ogni terapista! 

Nevralgia e Riflessologia Plantare

Il dolore provocato da una nevralgia del trigemino può essere talmente acuto da superarne qualunque altro, provocando, in chi ne soffre, letteralmente terrore di un nuovo episodio!
Non sempre la cura farmacologica riesce a contenere il dolore e spesso la soluzione invasiva è quella che offre la maggior garanzia di successo, grazie anche alla grande evoluzione della chirurgia neuro- vascolare.

Ciò non toglie che, prima di operare, forse è opportuno tentare anche con le terapie complementari. Se l’agopuntura è annoverata tra le terapie che hanno un discreto successo su questa patologia, significa che anche la riflessologia plantare può essere efficace, in quanto anch’essa agisce per via riflessa, mediante la stimolazione di determinati punti che portano ad un deciso miglioramento dello stato acuto del dolore.

Un approfondimento delle conoscenze in campo neurologico, abilità nell’analizzare ed interpretare elementi utili all’identificazione di un corretto protocollo riflessologico specifico forniranno a tutti i terapisti interessati maggiori competenze per il trattamento del paziente in caso di nervralgie del Trigemino.

Scopri il corso: “Le nevralgie del nervo Trigemino

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Combattiamo i disturbi del sonno con il Training Autogeno

In età adulta dedichiamo al sonno circa un terzo di ogni giornata vissuta. Non è una perdita di tempo!

Dormire è una necessità primaria come mangiare e bere. Un valido aiuto per dormire meglio ci viene offerto dal Training Autogeno. Una tecnica di autodistensione sviluppata negli anni ’30 dallo psichiatra tedesco Johannes Heinrich Schultz.

Alcuni benefici del Training Autogeno

Il sonno regola la rigenerazione del corpo e del cervello, l’eliminazione delle tossine del metabolismo e il riordino dei conflitti emozionali. Per questo motivo, i disturbi del sonno rappresentano una vera e propria minaccia per la salute e compromettono l’efficacia delle nostre attività da svegli.

Alcuni benefici per chi soffre di disturbi del sonno:

  • migliora l’equilibrio neurovegetativo
  • smorza l’eccitazione eccessiva
  • favorisce un senso di rilassamento e di benessere

Inoltre, è possibile:

  • ridurre il tempo di addormentamento e i risvegli notturni
  • regolarizzare il normale ciclo sonno-veglia
  • aumentare le energie e la qualità del risveglio al mattino
  • oltre ad intervenire positivamente sugli stati emotivi che possono a loro volta sfociare in insonnia.

Naturalmente la terapia non agisce subito, ma va praticato con costanza affinché abbia un’efficacia completa, favorendo un sonno piacevole ed appagante.

Cosa può fare il Training Autogeno

Il Training Autogeno ci viene in aiuto anche quando abbiamo bisogno di riprendere le forze rapidamente, per esempio durante i periodi di lavoro particolarmente intensi o dopo i  viaggi importanti che ci provocano la sindrome da fuso orario (Jet Lag). Svolgendo gli esercizi classici di questa pratica eliminiamo le tensioni, arrivando alla sensazione di benessere, al recupero delle forze, all’aumento della capacità lavorativa. Forse non tutti sanno che 10 minuti di Training Autogeno corrispondono al recupero energetico di 1 ora di sonno.

Dott.ssa Olga Igochina
Docente e consulente CSTM
Psicologa – Psicoterapeuta – Specializzata in Psicoterapia Breve Strategica e Consulente in Salute Olistica

La cellulite: da inestetismo a disfunzione

La cellulite, patologia o mero inestetismo? Ecco, come liberarsene

“Gli specchi dovrebbero pensare più a lungo prima di riflettere!” (Jean Cocteau)

Dal corpo allo specchio il passo è breve. Tra i difetti estetici più combattuti e detestati dalle donne c’è sicuramente la cellulite. Lo specchio nello svolgere la sua “opera di verità”, tanto puntuale quanto frustrante, a volte confonde la nostra capacità di percepire il nostro organismo nella sua totalità. Spesso, infatti, ci si sofferma alla superficialità degli inestetismi dimenticando che questi possono rappresentare sintomi di disfunzioni più profonde.

Definire la cellulite una vera e propria patologia è, ancora oggi, un azzardo. Allo stesso tempo, però, considerarla un solo problema estetico lo è ancora di più!

Il segno tipico che la contraddistingue, la pelle a buccia d’arancia, testimonia una condizione di sofferenza del tessuto sottocutaneo, caratterizzato sempre da una modificazione del pannicolo adiposo che porta alla creazione di agglomerati di noduli fibrosi, tendenti ad infiammarsi e quindi a provocare dolore e fastidi.

L’evoluzione degenerativa che la contraddistingue dovrebbe indurre chi ne soffre ad intraprendere un percorso di intervento serio per sconfiggere la cellulite ed evitare che i disturbi diventino cronici al punto tale da compromettere non solo la propria qualità della vita, ma anche la propria autostima.

Un terapista attento e scrupoloso, invece, non può esimersi dall’acquisire quelle competenze specifiche sulla cellulite che lo rendano capace di aiutare il paziente a riconoscerla e contrastarla.

La cellulite non è una condanna, ma è un problema che ha una soluzione, basta rivolgersi agli esperti che sapranno indicarvi il rimedio giusto per eliminare la cellulite definitivamente.

 

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LA CERVICALGIA CI DISTOGLIE LO SGUARDO DALL'ORIZZONTE

Cervicalgia e Massoterapia

“Un guerriero non può abbassare la testa, altrimenti perde di vista l’orizzonte dei suoi sogni!”

In questa frase di Paulo Coelho sembra celarsi, in maniera incredibilmente efficace e poetica, quale sia il rischio principale corso da chi soffre degli effetti della cervicalgia, quel famigerato mal di testa.

Di fronte ai tipici sintomi della cervicalgia, quali offuscamento della vista, formicolii e intorpidimento, rigidità del collo specie al mattino, vertigini o ronzii alle orecchie e senso di nausea, le attività quotidiniane divantano delle verie e proprie sfide, al punto da compromettere anche l’umore di chi soffre di dolore cervicale. I sintomi posso avere entità variabile, ma in genere si percepisce un aumento del peso del proprio cranio, che induce ad un abbassamento del volto e degli occhi capace di ostacolare uno dei fondamentali compiti della struttura muscolo-scheletrica: quello di mantenere l’orizzontalità dello sguardo.

Il cranio è la parte più elevata del corpo umano, oltre che quella più pesante e, per la sua conformazione scheletrica e muscolare, soffre delle anormali tensioni a carico dei muscoli del dorso, delle spalle e del collo. Imparare nuovi strumenti per mantenere la capacità contrattile di questi muscoli diviene, dunque, fondamentale per diminuire il dolore tipico della cervicalgia, per contenerne gli effetti e per ridurne gli episodi, ridando così ai “guerrieri” la loro capacità di guardare dritti in faccia i propri sogni.

Massoterapia per risolvere i disturbi del dolore cervicale

Un ottimo alleato per risolvere i fastidi della cervicalgia è la massoterapia cervicale che valuta l’interessamento dell’intera area anatomo – funzionale e la tratta mediante diverse tecniche fisioterapiche.

IL TATTO: ESPERIENZA DI RELAZIONE UNICA

In un’epoca sempre più virtuale, in cui il controllo della realtà passa soprattutto attraverso la vista, il senso del tatto è spesso ignorato e sottovalutato!

Il tatto è in realtà il senso più antico, il primo che rende possibili i rapporti con il mondo esterno.
La pelle di cui il nostro corpo è ricoperto veicola informazioni e sensazioni tattili di varia origine e natura, aprendo la strada al fluire dentro di noi delle più svariate emozioni.

Il tatto è anche un senso “attivo”, che implica un’azione sull’altro e che mette in moto una risposta: è dunque un senso che ci pone necessariamente in relazione. Essere toccati può rappresentare un’esperienza gradevole o sgradevole a seconda di cosa rappresenta per noi. La nostra percezione del mondo è quindi condizionata da una serie di variabili connesse alle nostre esperienze passate, al nostro stato di malessere o benessere presente e via dicendo.
Non ultimo, “toccare” significa entrare in relazione non solo con il corpo dell’altro, ma anche con il nostro corpo, che spesso conosciamo troppo poco.

Risulta quindi evidente che la padronanza ottimale delle tecniche di massaggio non è sufficiente, se non siamo allenati a cogliere tutto ciò che scorre nel contatto con l’altro!