La Salute in cucina: la Dietetica Cinese, preventiva e di supporto

dieta tradizionale cinese

Il cibo è la fonte primaria, insieme all’aria che respiriamo, per procurarci Energia, ma è anche una grande risorsa terapeutica, in grado di sostenerci, di bilanciare le nostre forze e di darci vitalità!

Quando vogliamo assicurarci che le piante di casa stiano bene, la prima cosa che facciamo è garantire loro delle condizioni favorevoli: luce, acqua, aria.
Ci curiamo della nostra pianta, dal fusto fino alle foglie, ci assicuriamo che la linfa possa scorrere senza ostacoli: se tutto funziona, l’aspetto delle foglie sarà lucente e ci sarà una bella fioritura.
Nello stesso modo, per cogliere il benessere dei nostri figli e di chi ci circonda ne guardiamo il viso, la pelle, lo sguardo, il colorito … e se vogliamo esser sicuri di tutelare la loro Salute, sappiamo bene quanto sia importante un’alimentazione sana e appropriata!

Gli alimenti sono alleati fedeli che ci accompagnano per tutta la vita

La dietetica cinese fa parte delle strategie della Medicina Cinese per il mantenimento della Salute.
In Cina si ritiene che gli tutti gli alimenti abbiano:

  • una Natura (fredda, fresca, neutra, tiepida, calda)
  • un Sapore (amaro, salato, acido, dolce e piccante)
  • la capacità di dare direzione all’energia (ascendere e discendere, emergere o interiorizzare)
  • un Impatto determinato su uno o più Organi

Un esempio, il limone:

  • Natura Fresca
  • Sapore Acido
  • Movimento dell’energia nei Meridiani destinatari: Stomaco e Fegato
  • Azione: rigenera i Liquidi e tonifica lo Yin, allevia la sete, rimuove la stasi dei catarri

Troveremo dunque alimenti riscaldanti e rinfrescanti, dolci e salati, acidi, amari e salati che, combinati nel migliore dei modi, avranno lo scopo di nutrire e apportare energia al corpo fisico e spirituale.

I cibi riscaldanti tonificano e aumentano il metabolismo. Li preferiamo d’inverno e in presenza di sintomi dovuti al freddo.

I cibi rinfrescanti purificano il calore in eccesso, sono antinfiammatori e detossificanti. Sono preferibili in estate e in presenza di sete e febbre

I cibi di origine animale hanno una natura più Yang, riscaldano e muovono. Sono indicati per chi ha una tendenza più Yin, femminea e portata all’introversione.

I cibi di origine vegetale hanno una natura più Yin, rinfrescano. Sono adatti alle persone con tendenza Yang, calorose, estroverse e maschili.

dietatica cineseMA ATTENZIONE…

Ciò che fa bene a qualcuno non è detto che faccia bene a tutti!

Oggi, ad esempio, è di gran voga lo Zenzero. Molti lo usano convinti che faccia bene alla digestione. Come qualsiasi alimento, lo zenzero possiede proprietà e caratteristiche ben precise: muove e disperde.
Ma se una persona, per le cause più disparate, ha poca energia allo Stomaco? Forse la sua difficoltà digestiva non è dovuta a pienezza o ristagno, ma ad una carenza. A questa persona lo zenzero non farà bene!
Infatti, a disperdere quel poco di energia che c’è, si rischia che il povero Stomaco non riesca a far scendere il cibo, l’energia va in controcorrente e… viene la nausea.

Ciò che fa bene in un determinato momento, non è detto che rimanga così per tutte le stagioni, i luoghi o le occasioni!

Ecco qui un esempio: d’inverno si ha la tendenza a raffreddarsi, a sviluppare catarri. In prevenzione, meglio togliere o limitare molto il latte e i latticini, alimenti che i catarri li producono.
Ma se avete già l’influenza, il catarro ormai c’è, il processo d’infiammazione è incominciato! Allora, quel che ci vuole è un cibo riscaldante, tonificante, che faccia fare una bella sudata e, soprattutto, metta in moto la stagnazione per veicolare fuori l’energia patogena. Avanti con la zuppa di cipolla che riscalda, tonifica e fa sudare e… pediluvio caldo con limone e bicarbonato!!
E se è tardi per correre ai ripari e si è già manifestata la febbre?
Cambio di programma: bisogna mantenere una buona idratazione, con tisane e bevande calde o tiepide, per evitare che i catarri si addensino. Mangiare cibi leggeri (del pesce bianco, ad esempio), in piccole quantità e solo se ne abbiamo voglia.

Dietetica cinese per ogni stagione

medicina cinese stagionalità

A Primavera c’è la rinascita: risveglio e movimento

Per essere in sintonia con questa stagione è bene limitare al minimo il sapore acido che astringe (secca, potrebbe indurre stitichezza), il freddo che blocca e assumere invece il piccante che superficializza.
Preferire cibi più leggeri di quelli invernali, diminuire i legumi e i grassi e aumentare le verdure: molto indicati sono carciofi e spinaci, piselli e fave fresche, porri.
L’organo chiamato in primavera è il Fegato. In prevenzione è bene depurare il fegato, affinché sia depurato il Sangue. Se il sangue è depurato non si avranno pruriti in estate.


L’Estate è la stagione della prosperità: la natura è espansiva, rigogliosa e gioiosa

Lo Yang raggiunge il suo massimo. Non bisogna bloccare i movimenti di esteriorizzazione, ma nemmeno esasperarli, altrimenti si crea il Vuoto e in Autunno sarà un problema…
È bene ridurre le quantità e consumare alimenti leggeri e facili da digerire.
Ok per frutta e verdura, molto idratanti e indispensabili per apportare i Liquidi necessari.
Sì ai cereali, rinfrescanti, come il mais.
Sì anche a sorbetti e gelati, ma non a fine pasto.
Infine, il sapore salato rinfresca: sì, dunque, ai frutti di mare, alle cozze, alle vongole…


L’Autunno è l’epoca della raccolta di ciò che è stato seminato

In autunno è necessario favorire la vita serena e tranquilla: riduciamo il piccante, eliminando pepe e peperoncino, ed aumentiamo l’acido (consumiamo, ad esempio, le olive verdi, i pomodori e le carni come la selvaggina).
Se in Primavera il focus era acceso sul Fegato e sull’importanza di purificarlo, qui parliamo di Intestino e dell’importanza di pulirlo! Mangiamo i fichi freschi che purificano l’Intestino!
Bisogna fare le pulizie, svuotare gli armadi e liberarsi del superfluo.
E se l’autunno è secco? Usiamo cibi che umettano, come il miele e i latticini


D’inverno, quando fa freddo, ci si ritira, tutto condensa, ghiaccia, si interiorizza

In questa stagione bisogna evitare le nature fredde e ricercare, invece, il dolce e il calore.
Sì al pane speziato dei popoli del nord e ai cibi cotti. Da dimenticare le insalate!
Cerchiamo di evitare la fatica, fisica e nervosa, e proviamo invece a riposare, dormendo molto. Quindi sì al sedano, che calma il sistema nervoso.

Dietetica cinese vs dietetica occidentale

dieta cinese e dieta occidentaleSe volessimo fare un confronto tra dietetica cinese e dietetica occidentale, a grandi linee potremmo dire che quest’ultima definisce le quantità corrette di nutrienti (quante calorie) e di quali categorie: proteine, carboidrati, lipidi…
In dietetica cinese il consiglio è, per esempio, quale tipo di carne è più indicato per procurarsi le proteine, quali scelte fare in base alla stagione in cui ci si trova, quale tipo di cottura adottare.

La differenza tra dietetica tradizionale cinese ed occidentale non deve essere però considerata come uno svantaggio, anzi ne favorisce un loro utilizzo simultaneo in molte disfunzioni, con l’effetto di potenziarne reciprocamente gli effetti.

Provare per credere!

Sciatalgia: sintomi, cause e terapie

Sciatalgia: di cosa si tratta

Con il termine sciatalgia viene indicato un dolore che la persona avverte lungo il territorio innervato dal nervo sciatico (vedi figura a lato).

Il nervo sciatico è un nervo spinale, ossia origina dalla colonna vertebrale; in particolare appartiene a quei nervi della regione lombare che si dirigono verso l’arto inferiore innervandolo al fine di controllarne movimenti e sensibilità.

 

Sciatica o sciatalgia: sintomi e complicazioni

I sintomi peculiari di una sciatica sono un dolore che origina nella colonna lombare e che si estende o si irradia generalmente alla regione glutea, alle parti posteriori e talvolta anche anteriori o laterali, della coscia, della gamba e del piede.

I sintomi non si limitano solo al dolore ma possono comprendere disturbi della sensibilità, la quale può essere:

  • aumentata, perciò si parla di iperestesia
  • diminuita (ipoestesia)
  • disturbata: pertanto il paziente può percepire, nel territorio dello sciatico, sensazioni tipo formicolio, bruciori, sensazioni di punture di spillo, etc…

Questi disturbi di tipo percettivo cadono sotto il nome di disestesie o parestesie.

In alcuni casi  si può arrivare alla completa mancanza di sensibilità in parte od in tutto il territorio del nervo sciatico. In queste situazioni si parla di anestesia.

Altri sintomi, decisamente più gravi, possono riguardare la forza, la quale può diminuire sino alla perdita totale; in questo caso si parla di paralisi dei muscoli innervati dallo sciatico.
Il paziente può manifestare una difficoltà/impossibilità a rimanere o camminare in punta di piedi, sui talloni o manifestare una zoppia o uno “steppage”, ossia un cammino caratterizzato dal dover sollevare in modo eccessivo il piede dal pavimento poiché non più funzionanti i muscoli che sollevano la punta del piede.

Principali cause della sciatalgia

Solitamente le cause che provocano una sciatalgia sono da ricondurre ad una compressione del nervo sciatico in un punto del suo percorso.

Molto spesso questa compressione avviene a livello lombare, presso le strutture dalle quali origina; queste vengono chiamate “radici”.

Le cause più frequenti comprendono:

  • erniazione (figura) del disco intervertebrale
  • artrosi complicata dalla presenza di particolari sporgenze ossee (osteofiti) che si generano vicino alle radici dello sciatico comprimendolo
  • restringimento del canale vertebrale (stenosi spinale).

 

Altre cause possono essere problematiche legate alla mobilità delle articolazioni della colonna lombare o a carico dell’articolazione fra sacro e bacino (articolazione sacro-iliaca), oppure patologie reumatiche.

 

Persino i muscoli possono provocare un dolore di tipo sciatico, in particolare il muscolo piriforme (figura), i muscoli piccolo e medio gluteo ed i muscoli posteriori della coscia.
Questi muscoli possono essere semplicemente induriti o contratti, oppure possono ospitare dei “trigger point”, ossia dei punti grilletto miofasciali che fra le loro caratteristiche hanno quelle di proiettare il dolore a distanza e vanno opportunamente trattati.

Valutazione e terapia della sciatica

Come si può comprendere facilmente, la sciatalgia è un disturbo piuttosto complesso e che interessa parecchie strutture, dalla zona lombare sino al piede.
Quindi, al fine di impostare la cura migliore è essenziale una corretta diagnosi.

Oltre alla valutazione clinica del medico (soprattutto ortopedico, reumatologo, anestesista, neurologo o neurochirurgo), i mezzi diagnostici strumentali normalmente utilizzati vanno dalla semplice radiografia alla  TC, alla Risonanza Magnetica sino ad un esame della funzionalità del nervo chiamato Elettro-Mio-Grafia (EMG).

Le terapie, a seconda della gravità, si dividono essenzialmente in:

  • chirurgiche
  • conservative

Fra quelle conservative, una menzione particolare la si deve alle terapie manuali, e nello specifico all’osteopatia, che, quando indicata, può  apportare rapidi benefici, migliorando il dolore, la mobilità del paziente ed infine la qualità della vita del paziente.
L’osteopatia consta di tecniche manuali che si rivolgono sia ai tessuti molli che alle articolazioni, ripristinandone l’equilibrio funzionale.

Recenti studi scientifici incoraggiano inoltre a ricorrere all’agopuntura in caso di sciatalgia, dato gli ottimi risultati in termini di efficacia e l’assenza di effetti collaterali.

Perle di Salute – Sciatica e autotrattamento

Quando siamo in presenza di un dolore in regione glutea di origine muscolare, è spesso utile eseguire un autotrattamento con una pallina da tennis, secondo le seguenti indicazioni:

  • Sdraiati e individua il punto dolente nei tuoi glutei o sulla schiena.
  • Posiziona la palla da tennis in quel punto.
  • Rilassati e muovi lentamente la palla con il tuo corpo.
  • Premi la palla sul punto prescelto per 30-60 secondi o fino a quando il dolore inizia ad attenuarsi.

La terapia dell'acqua

L’acqua è uno strumento valido per aiutare ognuno a ritrovare consapevolezza del proprio corpo, poiché aiuta a porre attenzione su alcuni effetti che gli stimoli provocano in noi e, da qui, procedere per migliorare alcune delle sue fisiologiche funzioni.

La cura dell’acqua, come tradizionalmente intesa e poi più recentemente rifondata a partire da Kneipp in poi, è più di un semplice ciclo di trattamenti complementari ad altre tecniche, è un vero e proprio stile di vita in cui il soggetto paziente è altamente responsabilizzato nell’assunzione della cura quotidiana del proprio stato di salute.

La maggior parte delle applicazioni consigliate possono essere facilmente riprodotte e personalizzate a seconda del grado di intensità degli effetti che vogliamo indurre e adeguabili alle condizioni e possibilità di reazione della persona; i benefici sulla regolazione dei processi che guidano il corpo sono sempre più evidenti.

Come terapisti contemporanei possiamo riprendere alcune delle indicazioni delle tecniche idroterapiche (tradizionali e della recente trasposizione in chiave scientifica) di questa affascinante disciplina come coadiuvanti delle tecniche manuali e come utili consigli di igiene quotidiana da proporre ai nostri pazienti.

Sfruttando le capacità chimiche, meccaniche e termiche dell’acqua è possibile definire il percorso di trattamento più adatto per la gestione di alcune tra le più comuni patologie, combinando in maniera adeguata uno o più delle reazioni causate da questi stimoli, dosando accuratamente la somministrazione nel tempo e nell’intensità.

I 5 colori del benessere: cosa sono, caratteristiche e consigli alimentari

Chi non sa che frutta e verdura fanno bene alla salute?
È ormai consolidato che un consumo regolare di frutta e verdura sia un grosso alleato per prevenire alcune malattie cronico degenerative.

Organismi internazionali come la FAO e l’OMS consigliano 5 porzioni di frutta e verdura al giorno (pari a circa 400g) da consumare in momenti diversi della giornata.

Fonte di minerali e vitamine, sono anche ricchi di fibra che aiuta la funzionalità intestinale e di acqua che contribuisce ad idratare il corpo.
Inoltre facilitano il controllo del peso corporeo, con una diminuzione dei rischi di ipertensione, diabete e infarto, contrastano i danni prodotti dai radicali liberi, grazie alla ricchezza in vitamine A e C, aiutano a mantenere il giusto equilibrio acido-base nell’organismo grazie alla presenza di acidi organici deboli (malico, citrico…).

Frutta e verdura sono tutti uguali?

La risposta è no!
Ciascun frutto e ciascuna verdura è caratterizzato dalla presenza principale solo di alcuni principi nutritivi.
Per esempio un’arancia è ricca in vitamina C ed A, ma non contiene vitamina K che invece è presente in verdure a foglia verde o nei cavolfiori.

Non solo non hanno lo stesso contenuto in vitamine e minerali, ma varia anche la presenza di sostanze bioattive indicate genericamente col termine di “fitocomposti: Flavonoidi, Polifenoli, Fitoestrogeni, Fitosteroli, Glucosinolati, Solfuri e tioli, Carotenoidi, Terpeni e Fenoli sono i nomi di questi fitocomposti con azione antiossidante, antitumorale, antibiotica.

I 5 colori del benessere

Come ottenere il giusto cocktail di vitamine, minerali e fitocomposti?
Giocando con i colori… i 5 colori del benessere.

Bianco, giallo-arancio, rosso, verde e blu-viola sono i 5 colori che contraddistinguono frutta e verdura e che sono caratterizzati da diverse quantità di queste sostanze benefiche.

Bianco

Il bianco fa riferimento a ortaggi e frutta quali aglio, cipolla, porri, cavolfiori, sedano finocchio, funghi, mele, pere.Il composto fitochimico tipico di frutti e verdure bianche è la quercetina, antiossidante nemico dei tumori, ci sono anche gli isotiocianati, che aiutano a prevenire l’invecchiamento cellulare e l’allicina (nell’aglio per l’appunto) che è un antibiotico naturale.

Giallo-Arancio

In questo gruppo troviamo albicocche, arance, carote, clementine, kaki, limoni, mandarini, meloni, nespole, nettarine, peperoni, pesche, pompelmi e zucche.Il beta-carotene è sicuramente il composto fitochimico tipico di questo colore: è la pro-vitamina A che nel nostro corpo viene rimaneggiato e trasformato in vitamina A.
La vitamina A contribuisce al normale metabolismo del Ferro e al mantenimento della pelle, della capacità visiva e della funzione del sistema immunitario nella normalità.
Nella squadra del giallo-arancio il peperone, il limone e l’arancio, sono ricchi di vitamina C potente antiossidante.
Albicocche e banane, invece, sono ottime fonti di potassio, che contribuisce al normale funzionamento del sistema nervoso e al mantenimento di una pressione sanguigna nella norma.

Rosso

Nel gruppo del colore rosso sono presenti frutti e verdure quali anguria, arancia rossa, ciliegia, fragola, pomodoro, ravanello, rapa rossa.Grazie alla presenza di due composti fitochimici, il licopene e le antocianine, agiscono come potenti antiossidanti.
Anche i prodotti facenti parte del gruppo rosso contengono la vitamina C (in particolare fragole e arancia rossa) che aiuta a stimolare le difese immunitarie, cicatrizzare le ferite e incrementare l’assorbimento del ferro contenuto nei vegetali.

Verde

Di questo gruppo fanno parte asparagi, bieta, agretti, broccoli e broccoletti, basilico, carciofi, cavoli, cetrioli, cicorie, cime di rapa, indivia, kiwi, lattuga, prezzemolo, rughetta, spinaci, uva, zucchine.Il colore verde è dato dalla presenza di clorofilla, potente antiossidante.
Gli ortaggi a foglia verde sono una grande fonte di acido folico (vitamina B9), che consente di prevenire l’incompleta chiusura del canale vertebrale dei neonati durante la gravidanza.
Nel verde c’è anche il magnesio, un minerale che aiuta il metabolismo energetico riducendo la stanchezza e l’affaticamento e che aiuta il corretto funzionamento del sistema nervoso e di quello muscolare.
Altro composto benefico di frutta e verdure del gruppo verde è la presenza di vitamina K necessaria per avere una corretta coagulazione del sangue.

Blu-Viola

Di questo gruppo fanno parte frutti e verdure come fichi, frutti di bosco, melanzane, prugne, radicchio, cavolo cappuccio viola, barbabietola e uva nera.Il fitocomposto che prevale e che determina questa intensa colorazione sono le antocianine, ottime sostanze antiossidanti in grado di contrastare la fragilità capillare.
Uno degli alimenti più interessanti di questo gruppo è il radicchio, il quale contiene beta-carotene, potassio e vitamina C.
Anche fichi, ribes, more e prugne sono ottime fonti di potassio.
Mentre il ribes è un dei frutti più ricchi di vitamina C (più dell’arancia).

Il tuo nutrizionista saprà sicuramente consigliarti su come organizzare la tua dieta, partendo da un’organizzazione equilibrata dei pasti della giornata e della settimana. Perché, ricordandoci che la Salute inizia dal carrello, è bene trovare un equilibrio che ci consenta di mantenerci in Salute, anche d’inverno!

Perle di Salute – Godiamoci i colori della natura per stare in Salute

Utilizzare almeno 2-3 colori diversi al giorno è un ottimo inizio.
Si può iniziare il pasto con una bella insalata multicolore che, oltre a dare tutti i nutrienti giusti, permette di mangiare meno voracemente durante il pasto.

Rallegrare un primo piatto con verdure colorate, per esempio farro con pomodorini freschi, peperoni rossi e peperoni gialli, lo rende più appetitoso (soprattutto se in famiglia è difficile proporre nuovi piatti).

È sempre buona regola usare frutta e verdura di stagione, per cui nel periodo invernale si può sfruttare il bianco del cavolfiore e l’arancio degli agrumi oppure il viola del cavolo cappuccio.

Ricordate che una tavola piena di colori dà gioia, sapore e… benessere!

La Dieta dello sportivo: alimentarsi correttamente per ottenere il massimo!

Secondo la definizione dell’OMS – Organizzazione Mondiale dello Salute, per attività fisica si intende ogni movimento corporeo prodotto dai muscoli scheletrici che comporti un dispendio energetico, incluse le attività effettuate lavorando, giocando, dedicandosi alle faccende domestiche, viaggiando e impegnandosi in attività ricreative.
Lo #Sport andrebbe visto quindi come divertimento e stile di vita che apporta benefici significativi alla Salute.

I benefici dell’attività fisica

Livelli di attività fisica regolari e adeguati

  • aumentano il benessere muscolare e cardiorespiratorio
  • sono fondamentali per l’equilibrio energetico e il controllo del peso
  • migliorano la Salute ossea e funzionale
  • riducono il rischio di ipertensione, malattie cardiache coronariche, ictus, diabete, tumore della mammella e del colon
  • riducono il rischio di depressione
  • riducono il rischio di cadute e di fratture dell’anca o delle vertebre

L’#alimentazione interviene in modo importante nell’ottenimento dei benefici elencati!

Un supporto fondamentale nel massimizzare gli obiettivi dell’attività sportiva, sia per attività aerobiche che per attività anaerobiche di tonificazione, è la corretta scelta degli alimenti e dei tempi in cui questi vengono consumati.

Cosa può fare l’alimentazione per lo sportivo?

L’alimentazione per lo sportivo può, innanzitutto, favorire il rendimento nell’allenamento, migliorare la prestazione, accelerare il recupero e prevenire/alleviare i traumi ed i danni.

La miscela di “carburante” che alimenta l’esercizio dipende dall’intensità, dalla durata, dallo stato di allenamento del soggetto e dallo stato di nutrizione dello sportivo.

Sempre più si utilizza il termine di Nutrient Timing che racchiude non solo la ricerca dei giusti nutrienti, ma anche il tempo e le modalità in cui questi sono somministrati.
Infatti, l’alimentazione dello sportivo non si discosta molto dal concetto di alimentazione corretta ed equilibrata, ma occorrono alcuni accorgimenti che preparino il corpo all’attività, dando nutrienti e calorie corrette senza appesantire la digestione nella fase pre-attività, fornendo carburante durante l’esercizio (soprattutto se prolungato) ed intervenendo rapidamente per il recupero nella finestra “anabolica” post-attività.

La scelta di carboidrati con indice e carico glicemico diverso in base al Timing; le  fonti proteiche per il recupero e l’uso di alimenti ricchi in vitamine ed omega3 per prevenire lo stato infiammatorio degli atleti sono alcuni degli accorgimenti suggeriti.

Capire come poter intervenire, adeguando pasti e spuntini ai propri orari (che a volte possono essere complicati) è necessario per avere le giuste energie prima, non essere appesantiti durante, ed ottenere il massimo recupero nella fase successiva all’attività sportiva svolta!

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Dentizione e Terapia Craniosacrale

Le disfunzioni craniche possono influenzare la posizione dei denti e perciò un’accurata ispezione della dentatura può, di riflesso, fornire numerose informazioni riguardanti la condizione del cranio.

Lo sviluppo della forma delle arcate dentarie e del volto è significativamente influenzato anche dalla muscolatura che le circonda, internamente ed esternamente (le ossa del bambino sono ancora molto deformabili). Se, durante la crescita, questi muscoli non vengono adeguatamente stimolati, l’intero sistema potrebbe risentirne.
In questo senso, l’alimentazione riveste un’importanza assoluta: l’allattamento al seno contribuisce ad uno sviluppo armonico delle strutture ossee e condiziona positivamente la deglutizione. La suzione richiede al neonato uno sforzo che, creando pressioni notevoli all’interno del cranio, aiuta al corretto e fisiologico posizionamento delle strutture e alla gestione di eventuali lesioni.

Questo è un fattore molto importante per lo sviluppo del sistema craniomandibolare in generale.

Intorno al quinto anno di vita comincia il riassorbimento della prima dentizione: si formano diastasi fisiologiche (soprattutto tra gli incisivi) per creare spazio sufficiente per la dentizione permanente. Questo momento presenta un’alta variabilità temporale riguardante la sequenza tipica di comparsa dei denti.
Parallelamente allo sviluppo dei denti avviene una crescita coordinata delle lunghezze delle arcate dentali, delle ossa del palato e, conseguentemente, di altre ossa del cranio a queste relazionate.

Le terapie manuali, e nello specifico la Terapia Cranio Sacrale, consentono un monitoraggio di tutti quegli elementi chiave che possono determinare la salute della dentizione, prevenire e ridurre eventuali disfunzioni presenti, soprattutto se cominciate già in tenera età

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Rispetta la natura e supera l'inverno con successo: consigli dalla MTC

In Medicina Cinese l’uomo è in strettissima relazione con l’ambiente in cui vive: la sua salute non prescinde da clima, ambiente, paesaggio e società.
Le “Leggi” che regolano l’ordine del Creato, sono le stesse che regolano l’andamento dei cicli nell’uomo.

Adeguarsi al ritmo della natura è la garanzia per rimanere vitali e in buona Salute.

Stagione invernale: cambia l’alimentazione

In inverno gli animali vanno in letargo, ben protetti nelle loro tane; gli alberi si sono spogliati della fronda e la loro linfa è ben protetta nella profondità del tronco; i semi riposano all’interno della terra, portando avanti, nell’oscurità, il mistero del futuro.
Anche nell’uomo le energie più dinamiche si ritirano per lasciar spazio a quelle più introspettive: questo è il tempo in cui si sta volentieri ritirati, al calduccio.

Gli alimenti dell’inverno ci accompagnano in questo processo di riposo, riparazione e ricostituzione delle energie:

  • Le radici, che crescono sotto la superficie della terra: rape bianche e rosse, topinambur, sedano rapa, cavolo rapa, barbabietole e carote, zenzero, ecc.
  • La frutta in guscio: noci, nocciole e mandorle, racchiuse e protette.

L’inverno è il momento di rallentare, di fare una pausa. Adeguiamo anche il carrello della spesa alla stagione: se fa freddo, ci vuole un cibo che riscaldi.
Gli alimenti riscaldanti sono quelli che provocano un’azione di tepore, che contrastano la sensazione di mancanza di calore interno.


L’ideogramma per il termine Qi, che noi traduciamo con la parola “energia”, significa trasformazione. Opporsi al cambiamento, anche nella dieta stagionale, è, per il nostro Qi, estremamente faticoso oltre che dannoso.

I cibi per riequilibrare il nostro organismo e resistere ai mali di stagione

Piuttosto che iniziare una dieta “estrema” è meglio riequilibrare la tavola con i cibi di stagione per assicurarci difese immunitarie all’altezza del periodo. È il momento in cui le risorse vanno conservate e protette, non disperse con una dieta.

Semaforo verde:
  • alle zuppe
  • a frutta e verdura cotta, sempre di stagione: carota, patata, cipolla, aglio, rafano, rapa, sedano-rapa, tarassaco, tuberi, radici, porri e zenzero.
  • perfetta per questo periodo anche la frutta secca.

E’ invece meglio evitare alimenti conservati sotto sale e gli insaccati.

Eventuali segnali che ci fanno capire se il nostro corpo sta producendo troppo calore (o peggio, più che un “sano” calore, sta producendo infiammazione):

  • sete aumentata o sete di bevande fredde, fame eccessiva, afte in bocca, bruciore in bocca, gengive che sanguinano, alitosi, acne su viso e petto, bruciore di stomaco, calorosità, potrebbero essere segni di calore nello stomaco
  • irritabilità, nervosismo, scoppi di rabbia, sonno turbato, bocca amara, acne nella zona del mento, calorosità, potrebbero essere segni di calore del fegato
  • un flusso mestruale abbondante o fuori periodo o prolungato potrebbero essere segni di calore all’utero
  • orticaria, comparsa di pomfi, alcuni tipi di psoriasi, pruriti vari potrebbero essere segno di calore nel sangue.
  • ansia, agitazione, incapacità di stare nel “qui e ora”, potrebbero essere segni di calore che agita la psiche (Shen).

L’inverno è la stagione dei Reni

I Reni, in MTC, sono la sede della nostra vitalità, la forza motrice della nostra vita.
La vita moderna, fatta di code in auto, inquinamenti vari, aumento dei ritmi e richiesta di performance, non sostiene di certo la vitalità dei nostri Reni.

Poca luce, molto riposo: il sonno è il più potente degli anti aging.
Durante il sonno, non solo il fegato depura l’organismo, ma la mente fa le pulizie e il sogno (come insegna l’interpretazione in medicina tradizionale cinese) ci avvisa se qualcuno dei nostri organi non è in armonia, e quindi potrebbe ammalarsi.

Se i nostri Reni chiedono aiuto, faranno percepire al nostro inconscio, tramite il sogno, il loro messaggio.

Sognare masse d’acqua, sognare di essere inondati
significa che qualcosa nella funzionalità dei Reni non va.

Se a questo si aggiungono sogni di pioggia torrenziale … ahi, ahi è segno che anche i Polmoni sono in disarmonia e presto si manifesterà la raucedine, il bruciore alla gola, i primi sintomi influenzali.

La prima regola è rallentare. I tuoi Reni ti ringrazieranno!
I Reni Shen sono le nostre batterie!

Se i reni sono forti, vitali e flessibili, a primavera saremo invasi di coraggio, dalla forza di volontà, da una salutare energia sessuale, le capacità rinnovate, pronti a far fruttare le forze, germogliare nuove idee lasciar schiudere i progetti.

Tonifichiamo per aumentare le difese

Bu tong ze tong, tong tong ze bu“, frase tradizionale della MTC, significa “libero flusso-nessun dolore, nessun libero flusso-dolore”.

Il dolore è dato dall’interruzione del libero flusso dell’energia.
L’azione sui Meridiani, sia nel massaggio Thai (o nelle altre tecniche asiatiche) sia nello Yoga, serve per sciogliere i blocchi dai canali, per ridare dinamicità all’energia, al QI.
I gonfiori sono un esempio di questi ristagni: sia si si tratti di gonfiori alle caviglie, sia di un gonfiore all’addome o al viso, o anche alle sole palpebre.

Se l’organismo tende alla stasi e al ristagno e si manifestano i dolori, è bene utilizzare alimenti piccanti che mobilizzano, ed evitare quelli di sapore astringente, che trattengono.
Se, al contrario, non c’è dolore, ma piuttosto spossatezza e scarsa vitalità ci vogliono i tonici, il sapore piccante è controindicato.

Il tonico per eccellenza della medicina cinese è l’astragalo

L’azione dell’astragalo si dirige a quei meridiani che devono proteggere dalle aggressioni del vento-freddo. Inoltre tonifica l’organo polmoni.
Anche nella tradizione occidentale l’astragalo è considerato in grado di contrastare l’atrofia degli organi connessi al sistema immunitario: milza, timo e linfonodi intestinali e di favorire la capacità fagocitaria e la trasformazione dei linfociti T.

Attenzione: come sempre, quando ti avvicini a un integratore o ad un fitoelemento, verifica con il tuo terapeuta se è adatto alla tua costituzione.

Perle di Salute – Rinforzare i Reni: la cannella

Usata nei dolci, la cannella (cinnamomum cassia – cortex) dirige il proprio potere ai meridiani di milza, rene, fegato e vescica.
Natura e sapore donano: mobilità perché un po’ piccante, armonia perché dolce e potere riscaldante.
Tra le sue indicazioni, poiché riscalda il rene e fortifica lo yang:

  • contrasta la lombalgia e la debolezza delle gambe
  • contrasta l’asma
  • allontana influenza e spossatezza

poiché riscalda:

  • contrasta i dolori addominali
  • contrasta la diarrea
  • risolve lo squilibrio che da calore in alto e freddo in basso

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Podopatologie: cosa sono, relazioni e azioni con la riflessologia

Il termine podopatologie è stato coniato per significare stati patologici che affliggono i piedi, strutture corporee di importanza fondamentale che sostengono il nostro corpo, fondamentali nella funzione di locomozione e, soprattutto, organi di senso alla base dell’equilibrio e che si interfacciano con tutto il nostro sistema posturale.
Marco Caldironi, docente e terapista CSTM: “Ho sempre notato che alcuni argomenti, come ad esempio l’alluce valgo, suscitano sempre molto interesse in diversi ambienti, spesso anche al di fuori di un ambito didattico formativo, addirittura riesce ad essere di intrattenimento anche in qualche salotto. Ciò dimostra quanto sia impattante una patologia del genere, colpisce una buona fetta della popolazione, maggiormente quella femminile. Al di là dell’aspetto estetico, quando oltre la deviazione in valgo del 1°dito del piede si associa anche il dolore, diventa impossibile ignorare il problema.
Non c’è niente da fare, quando i piedi fanno male, hai quel dolore che ti arriva fino alla testa!Io dico sempre che i piedi sono come i denti: quando fanno male il dolore è insopportabile e, di solito, vuol dire che il danno è fatto. Ci si rende conto della loro importanza solo quando la loro funzione viene a mancare…”.

Siamo sicuri di dedicare loro le cure necessarie e che si meritano?

La biomeccanica del piede

I piedi sono strutture muscolo-scheletriche molto complesse.
Se li analizziamo sotto un profilo biomeccanico, possiamo percepirne la complessità dei movimenti che sono in grado di realizzare.
Basti pensare che a tutt’oggi non esistono endoprotesi in grado di sostituirne completamente la struttura scheletrica. Anche le protesi esterne, tipicamente quelle utilizzate nei casi di amputazione dell’arto inferiore, anche quelle tecnologicamente più avanzate, non sono in grado di riprodurre fedelmente ciò che fanno i nostri piedi.

Troppo complessi: un piede ha 26 ossa e 33 articolazioni!

Ecco che si apre un argomento di dimensioni gigantesche: la biomeccanica articolare del piede.
Pur essendo una materia molto complessa, può risultare affascinate scoprirne alcuni segreti.

Uno studio e una comprensione dei meccanismi principali, perlomeno alle linee essenziali, possono aiutare decisamente a capire quale sia la causa di molte patologie, soprattutto di quelle patomeccaniche, ossia quelle in cui un cattivo funzionamento meccanico sia fonte del danno.

Riflessologia e olismo

La visione olistica di un terapista dovrebbe spingerlo a vedere a 360 gradi non solo la persona che tratta, ma anche la conoscenza della propria disciplina, allargando le proprie conoscenze a tutto ciò che può interagire con la propria tecnica, la riflessologia plantare.
Questo, ad esempio, è il caso del riflessologo del piede che non può non annoverare tra le sue conoscenze nozioni di carattere ortopedico, vascolare, nervoso e dermatologico.

Una più profonda conoscenza della struttura del piede fornisce una maggiore consapevolezza di quello che si sta facendo. La presenza di una determinata patologia del piede può alterare qualsiasi lettura di una risposta riflessa, può inficiare la qualità del trattamento stesso, può forviare il terapista nella sua scelta terapeutica.
In buona sostanza, si tratta di capire se un punto o un’area riflessa fornisce una risposta dolorifica a causa di un problema presente al corrispondente organo o apparato, oppure se sotto quel punto o area c’è un problema intrinseco al piede.
Maggiori conoscenze poi si traducono in maggiori competenze, riducendo il rischio di trarre conclusioni sbagliate circa l’origine dei disturbi cui può essere affetto un soggetto, non basta la sola interpretazione riflessologica.

Perle di Salute: conoscere potenzialità e limiti

Il terapista riflessologo conosce le potenzialità della sua tecnica, ma è corretto che ne conosca anche i limiti.
Lo studio delle principali patologie del piede richiede qualche sforzo, l’argomento è decisamente vasto. Per non spaventarsi, si può provare con un semplice studio da autodidatta assumendo le nozioni con piccole letture quotidiane.

In alternativa, specifici corsi di aggiornamento professionale possono rilasciare tali conoscenze in tempi molto più brevi e fungere da “rompighiaccio” in quel mare di informazioni.

Congestioni nasali e raffreddore: liberi di respirare con le tecniche manuali

raffreddore

L’inverno, si sa, porta con se i malanni di stagione soprattutto congestioni nasali e raffreddore. Quello che si conosce meno è che spesso, soprattutto nel caso in cui essi vengano trascurati, possono protrarsi anche oltre la primavera!

Molte persone si avvicinano alla cura solamente dopo aver raggiunto livelli sintomatologici insopportabili.  Questo è particolarmente vero nel caso di patologie come raffreddore, tosse, sinusite, rinite, bronchite, i cui effetti arrivano addirittura a condizionare profondamente le capacità respiratorie dell’individuo, tanto da indurlo ad intraprendere un percorso, spesso tardivo, che gli consenta di tornare a respirare profondamente ed efficacemente.

Trattare le patologie respiratorie con le tecniche manuali

Con le tecniche manuali è possibile trattare le congestioni e le densità tissutali che si sviluppano dopo queste patologie, accelerando i tempi di guarigione, diminuendo le possibilità di ricaduta ed interrompendo la conservazione di uno stimolo antalgico.

Liberi dalle congestioni, liberi di respirare… a pieni polmoni!

Il sistema immunitario in Medicina Tradizionale Cinese: rafforzarlo con l'agopuntura

Il sistema immunitario in MTC

In Medicina Tradizionale Cinese (MTC) il Sistema Immunitario è considerato come la seconda intelligenza dell’Uomo, un complesso integrato di organi e sistemi che si è evoluto in mezzo miliardo di anni, perfezionandosi in un “automatismo intelligente”, che protegge l’organismo dall’aggressione di antigeni (sostanze estranee), mediante la sintesi di molecole specializzate (anticorpi) e l’azione di cellule specifiche.

Il sistema immunitario, nel corso del tempo, ha evoluto cinque facoltà perfezionate: “riconoscere” nel senso di “vedere” ed “identificare” in maniera specifica l’antigene (la Vista è del Legno, il Riconoscimento è il divampare del tatto-contatto, insito nel Fuoco), ma anche “ricordare” (la Memorizzazione rappresenta la Terra).
La “successione ordinata” di risposte sempre più efficaci, è invece la funzione del Metallo. Infine, la partecipazione alla crescita di “specifici gruppi cellulari” si esplica entro l’Acqua Ancestrale, intesa in questo caso come funzione di sorveglianza e di allarme e quindi come facoltà di scatenare reazioni di rigetto contro tutto ciò che è estraneo al progetto genetico originario di ogni individuo.

Sistema immunitario innato e acquisito

Il sistema immunitario innato è una modalità difensiva “non specifica”, filogeneticamente antica e rappresenta la prima barriera difensiva fisico-chimica. La pelle e le mucose sono deputate alla prima protezione dalle aggressioni esterne.

Il sistema immunitario acquisito, invece, rappresenta una difesa “specifica” che innesca, per ogni diverso stimolo antigenico, una risposta “mirata” (intelligente). La caratteristica di specificità è quindi acquisita, assicura un alto grado di efficienza e comprende sia risposte umorali che cellulari.

 

Risposte immunitarie e reazioni in MTC

Analizzando i diversi tipi di risposte, si distinguono in MTC reazioni:

  • Yang: rapide ed immediate, operate dal Wei Qi (energia difensiva) ubiquitaria e circolante. Sono le risposte contro antigeni estranei, batteri ed agenti patogeni extracellulari in generale.
  • Yin: ritardate, lente, cellulo-mediate. Sono le risposte da parte dei linfociti T e altre cellule immunitarie nei confronti di funghi, cellule infettate da virus ed agenti patogeni intracellulari in generale, cellule neoplastiche e trapianti.

Il Legno rappresenta tutti gli elementi coinvolti nelle reazioni motorio-difensive, intese sia come attivazione delle cellule del sistema immunitario che come meccanismi allergici e/o autoimmunitari.

Il Legno genera il Fuoco, che si espande nei rapporti affettivi, emotivi e spirituali con gli altri e con l’ambiente per determinare l’adattamento. Il Fuoco reagisce agli stimoli con il calore dell’infiammazione.

Il Fuoco genera a sua volta la Terra, sede della razionalità, del pensiero logico, della “nutrizione”, dove il Sangue e l’Energia sono assemblati. La Terra è dominata dal Legno.

Il Legno è a sua volta dominato dal Metallo, rappresentato dall’organo Polmone (con la respirazione e l’odorato) e dal viscere accoppiato Grosso Intestino (colon), sede delle resistenze psichiche ed organiche, dove risiede fisicamente la preziosa flora batterica intestinale, altra barriera difensiva tra corpo e ambiente esterno.

Tradizione cinese e alimentazione

Nella tradizione cinese, nello specifico nella Dietetica Cinese, si afferma che gli alimenti vengono progressivamente distillati e concorrono con la loro parte più pura alla formazione di Energia Nutritiva e con la sua parte più impura alla formazione di quella difensiva.

L’intestino infatti è il luogo privilegiato di contatto interno-esterno dove si estraggono i nutrimenti e dove risuonano tutte le emozioni.
Nella struttura complessa dell’intestino, dove le energie “del Cielo e della Terra” si incontrano per formare l’Energia acquisita, esiste una correlazione stretta tra sistema nervoso, immunitario ed endocrino.

Equilibrio dei Sei Eccessi e i Sette Sentimenti

In MTC si afferma inoltre che i Sei Eccessi e i Sette Sentimenti hanno impatto sull’Energia Vitale e quindi sulla qualità della risposta immunitaria nei confronti del self-not self.

I Sei Eccessi sono costituiti dalle Energie Perverse esterne quali Vento, Freddo, Umidità, Calore, Secchezza, Fuoco, ma anche da fattori ambientali, ecologici, onde elettromagnetiche, radioattività.

I Sette Sentimenti sono invece: Gioia, Collera, Preoccupazione, Inquietudine, Tristezza, Paura, Spavento e comprendono gli aspetti socio-psicologici e le scelte operate nella vita che portano con sé soddisfazione personale e convinzioni morali.

Agopuntura e Wei Qi

L’agopuntura è in grado di rafforzare il sistema immunitario riequilibrando l’attività difensiva dei vari organi e stimolando il “wei qi”, ovvero l’energia che è nel nostro corpo e che regola tutto il corretto funzionamento del nostro organismo.

Il Wei Qi è una forma di energia che circola appena sotto la superficie della pelle, che è ritenuta responsabile della protezione del corpo dagli agenti patogeni nocivi, specialmente durante la stagione fredda, quando è più facile contrarre i virus influenzali ed altre patologia strettamente collegate con l’apparato respiratorio.

L’agopuntura è una pratica medica che richiede studi approfonditi e molta esperienza, pertanto è fondamentale affidarsi a professionisti specializzati.

Perle di Salute: stile di vita e alimentazione, ma soprattutto riposo

Uno stile di vita sano ed una alimentazione corretta, soprattutto cibo fresco di stagione, rafforzano il sistema immunitario.

In qualunque malattia, ma specialmente in quelle che richiedono maggior integrità del sistema immunitario come quelle virali, è indispensabile un riposo adeguato.
L’esaurimento fisico instaura un progressivo sfasamento immunitario.
La flora batterica, inoltre, si modifica profondamente dopo uno stress rispondendo con una proliferazione dei ceppi più patogeni e una maggior suscettibilità alle infezioni.


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