La prostatite è un processo infiammatorio a carico della ghiandola endocrina dell’apparato uro-genitale maschile conosciuta come prostata.
Prostatite, acuta o cronica: i principali sintomi
Prima di tutto occorre specificare che, clinicamente, i sintomi variano a seconda della natura della patologia. Esiste infatti una prostatite acuta e una cronica che si presentano con sintomi diversi.
La prostatite acuta si manifesta frequentemente con difficoltà a iniziare la minzione, bruciore (stranguria), aumentata frequenza (pollachiuria), anche notturna (nicturia), senso di urgenza ad urinare e di vescica non vuota.
In alcuni casi ci può essere febbre con brivido e sangue nello sperma o eiaculazione dolorosa.
È una delle infezioni più comuni dell’apparato genito-urinario maschile.
Si presenta con maggior frequenza fra i 18 e i 50 anni
La prostatite cronica rappresenta una entità clinica di frequente riscontro ed è caratterizzata da sintomi dolorosi nella regione della prostata che perdurano per almeno 3 mesi.
È quasi sempre un esito della prostatite acuta.
Gli agenti eziologici sono gli stessi delle forme acute.
Ulteriore causa è anche un reflusso di urina infetta nei dotti prostatici che si riversano nell’uretra posteriore.
Altri fattori scatenanti dell’infiammazione sono:
- disfunzioni intestinali
- alimentazione irregolare
- fumo
- sedentarietà
- emorroidi
Solitamente non c’è febbre, ma sono presenti sintomi irritativi (aumento delle minzioni, sensazione di incompleto svuotamento, bruciori e/o dolori durante la minzione) e dolore pelvico.
Trattamento farmacologico delle prostatiti

Le prostatiti non trattate riducono la fertilità maschile e favoriscono l’insorgenza di ipertrofia prostatica.
La terapia farmacologica della prostatite cronica prevede l’utilizzo di varie categorie farmacologiche: antibiotici, antinfiammatori non steroidei, alfa litici e farmaci neuromodulatori.
In genere, visto che non si vedono risultati con 1 o 2 mesi di trattamento, la medicina ufficiale tende a prolungare per qualche altro mese il ciclo di antibiotici. Spesso, ancora con scarsi o addirittura pessimi risultati e palesi aggravamenti.
Le conseguenze sono un indebolimento generale dell’organismo a causa dell’antibiotico che, oltre a danneggiare la flora batterica intestinale, indebolisce fortemente il sistema immunitario il quale stava già combattendo l’infezione in corso.
Trattamento con la MTC: agopuntura e fitoterapici

La Medicina Cinese cura le infiammazioni della prostata sia con l’agopuntura sia con preparati fitoterapici per “calmare il Fuoco” che la genera.
In altre parole, la prospettiva cinese individua come causa della prostatite un accumulo di Calore con sviluppo di Fuoco tossico accompagnato da stasi di Sangue.
I rimedi e i trattamenti mirano quindi a purificare il Calore, promuovere la circolazione del sangue.
Dopo un’attenta osservazione delle manifestazioni che accompagnano il disturbo, come lingua rossa senza patina o con patina gialla appiccicosa alla base della lingua (zona dei reni), e dopo la lettura del polso e l’analisi dei precursori patologici, si avvia un trattamento finalizzato a tonificare il Qi, nutrire il Rene, drenare l’Umidità/Calore, muovere il Sangue.
In questo modo, più che curare la malattia, si stimola il sistema energetico e viene così ripristinato il suo funzionamento.
Il corpo energetico, infatti, si riflette sul corpo fisico. Questo trattamento può portare, nel tempo, alla guarigione totale di una prostatite cronica se vengono risolti completamente i conflitti biologici che stanno alla base.
Inoltre, il trattamento con agopuntura è in grado di alleviare notevolmente i sintomi, soprattutto per chi ha dolori molto forti.
Agopuntura e prostatiti: i meccanismi del trattamento
Una recente ricerca dell’ospedale San Raffaele di Milano, pubblicata sulla prestigiosa rivista “Urology“, mostra come il trattamento con agopuntura sia sicuro ed efficace nei pazienti con prostatite cronica – sindrome da dolore pelvico cronico – attraverso più meccanismi:
- decongestiona la prostata, eliminando l’edema
- migliora la circolazione all’interno della ghiandola
- normalizza le terminazioni nervose a livello genitale e vescicale
- migliora il tono muscolare della vescica.
Inoltre, l’agopuntura non mostra gli effetti collaterali dei farmaci e aiuta anche a risolvere altri disturbi, spesso associati al dolore pelvico cronico, quali la depressione, la stanchezza, il mal di schiena e la scarsa qualità del riposo notturno.
Perle di Salute: Sì a vitamina A+D+E – NO a caffè, fumo e alcool
Un’alimentazione equilibrata, cioè povera di grassi e ricca di frutta e verdura (in particolar modo di ortaggi, pomodori e peperoni, in quanto dotati di proprietà antiossidanti e sostanze ricche di vitamina A, D, E e di Selenio) contribuisce sia a migliorare i sintomi della prostatite sia a prevenirla.
Ricordate che le bevande con caffeina irritano la prostata, così come una scarsa idratazione, il tabacco e l’alcool.


Le cause dell’insonnia sono varie:
Per la cura dell’insonnia esistono trattamenti farmacologici, purtroppo sempre compresi di effetti collaterali, spesso anche importanti.
Il burnout insorge gradualmente e si aggrava a causa dei tentativi di gestire lo stress lavorativo in modo poco efficace o addirittura disfunzionale.





Accanto alla deformità del piede, i principali disturbi sono:
Le ragioni che generano la deformità del piede non sono del tutto conosciute: spesso alla base vi sono fattori ereditari o familiari aggravati dall’utilizzo di calzature non adeguate. Ma il solo utilizzo di scarpe con i tacchi alti non giustifica la presenza o la formazione della patologia: infatti, non tutte le persone che li portano accusano il disturbo.
Prevenire l’alluce valgo è tutt’altro che semplice poiché la patologia si sviluppa lentamente, in modo progressivo e per un lungo periodo dà disturbi rilevabili solo da operatori esperti.
Poni delicatamente le dita della tua mano fra quelle del piede ed effettua qualche rotazione: quest’esercizio rilassa i muscoli del piede, muove le articolazioni e allontana il primo dito dal secondo.


Alla base della discalculia vi sono essenzialmente difficoltà:

Un alunno affetto da discalculia fatica a rendere concrete le spiegazioni astratte e complesse riguardanti i numeri e loro funzioni: risulta quindi importante cercare di riportare ad un livello di estrema semplicità e concretezza queste teorie.
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