Sovrappeso e obesità: affrontarli con alimentazione e stile di vita adeguati

Con il termine obesità si indica una condizione caratterizzata da un eccessivo contenuto di grasso corporeo.
Nel 2001 l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha coniato il termine “Globesity” per sottolineare la gravità della situazione a livello mondiale. Si parla appunto di epidemia mondiale, dove circa 1 miliardo di persone sono sovrappeso e di queste 300 milioni obese.

L’indice di massa corporea IMC (body mass index BMI) è l’indice per definire le condizioni di sovrappeso-obesità più ampiamente utilizzato, anche se dà un’informazione incompleta (ad esempio non dà informazioni sulla distribuzione del grasso nell’organismo e non distingue tra massa grassa e massa magra).

L’IMC è il valore numerico che si ottiene dividendo il peso (espresso in Kg) per il quadrato dell’altezza (espressa in metri). Valori superiori a 30 Kg/m2 definiscono l’obesità (che ha 3 gradi differenti).

In alcuni momenti storici i canoni di “bellezza” associavano il sovrappeso a ricchezza e fertilità: i ricchi potevano mangiare, le donne corpulente erano maggiormente in grado di garantire una gravidanza sana.

Sovrappeso e obesità: un problema che va oltre l’aspetto puramente estetico

L’obesità non è un problema estetico, ma di Salute. Infatti è correlato a molte malattie quali:

  • metaboliche (ipertensione arteriosa, dislipidemia, diabete mellito, sindrome metabolica)
  • vascolari (ictus cerebrali, infarto del miocardio)
  • gastrointestinali (reflusso esofageo, colelitiasi, pancreatite, epatopatie)
  • respiratorie (apnee, insufficienza respiratoria)
  • oncologiche (maggior incidenza di tumori e peggioramento della prognosi)
  • osteoarticolari (artrosi, iperuricemia, gotta)

Aggiunto ai precedenti, vi è anche un problema psicologico: problematiche relazionali, bassa autostima, depressione.

L’obesità è una patologia multifattoriale: fattori dietetici, stile di vita e genetica sono tutti implicati nell’eziologia dell’obesità.
Se sulla genetica non si può intervenire, sicuramente sulla dieta e sull’attività fisica si può fare molto!

Seguire un regime dietetico corretto non è semplice!
Se nelle prime fasi della vita alimentarsi non è un problema, basta affidarsi al seno materno, dopo, la disponibilità e le pressioni  pubblicitarie non aiutano. A complicarci ulteriormente le cose ci sono poi gli odori, i colori, i sapori dei cibi, ma anche tutti gli altri infiniti significati di cui li abbiamo rivestiti e che poco o nulla hanno a che vedere con le loro caratteristiche nutrizionali.

Attualmente l’approccio verso questa malattia è multidimensionale (bio-psico-sociale), proprio per intervenire su vari aspetti che la caratterizzano.

Attraverso l’azione sinergica di alimentazione e stile di vita è possibile scardinare il circolo vizioso che sottende questi disturbi.

Affrontare l'inverno con l'alimentazione corretta

Con l’arrivo dell’inverno il nostro corpo deve fronteggiare le basse temperature che lo mettono a dura prova.
Quest’anno, più di altri anni, con l’emergenza in corso è necessario arrivare con un sistema immunitario ben preparato.

Rinforziamo il sistema immunitario con l’alimentazione

Alcuni micronutrienti (vitamine e minerali) sono particolarmente indicati per rinforzare il sistema immunitario con la loro azione antiossidante e protettiva, senza però trascurare il giusto ed equilibrato apporto energetico dei macronutrienti (proteine, carboidrati e lipidi) che durante l’inverno aumenta, in quanto il nostro corpo attiva la termoregolazione.

Ecco un breve elenco dei micronutrienti che non possono mancare nella nostra dieta invernale e nella lista della spesa :

Le vitamine A, E e C

Le vitamine A, E e C sono le vitamine con la maggiore azione antiossidante; in particolare la vitamina E e la vitamina C agiscono in sinergia tra loro difendendo così le nostre cellule in ogni loro parte strutturale.

  • LA VITAMINA A
    La vitamina A è presente in tutte le verdure e la frutta color arancio o verde scuro (sotto forma del precursore b- carotene che nel nostro corpo viene poi convertito).
    Quindi peperoni gialli o rossi, carote, zucca oppure tarassaco, spinaci, rucola, radicchi verdi e broccoli sono alcuni esempi di verdure ricche in questa provitamina.
  • LA VITAMINA E
    La vitamina E è presente invece negli oli vegetali (di germe di grano, nocciola, girasole, di oliva) e nei semi secchi oleosi (mandorle, noci, semi di girasole ecc..).
  • LA VITAMINA C
    La vitamina C è particolarmente presente negli agrumi, nei kiwi e nelle brassicaceae (verza, broccoli, cavolfiori, cavolo cappuccio, cavolini di bruxelles).

La vitamina D

Non dimentichiamo la vitamina D che modula il sistema immunitario e di cui dovremmo fare “il pieno” durante l’estate (stando al sole) per poter affrontare poi l’inverno.
E’ sempre più difficile fare questo carico estivo perché ci si espone sempre meno al sole e, quando lo si fa, si utilizzano creme protettive.

Se l’autunno lo permette, quindi, continuate a uscire alla luce del sole per 20-30 minuti (a maniche corte sarebbe meglio, ma solo se le temperature sono miti!) così da mantenere più elevata la quantità circolante di vitamina D.
Negli alimenti è presente soprattutto nei pesci.

Zinco e Selenio

Tra i minerali, molto importanti sono zinco e selenio che intervengono in aiuto del sistema immunitario in sinergia con la vitamina E.
Essi sono presenti nei semi secchi, ma anche nei legumi, nei cereali integrali e nei latticini.

Prevenzione prima di tutto

La preparazione inizia prima dell’inverno e dovrebbe essere fatta durante tutto l’anno.
Una corretta e completa alimentazione dovrebbe essere seguita tutti i giorni, come abitudine consolidata.
Consumare maggiormente i cibi che possono rinforzare le nostre difese può essere un buon accorgimento solo se fatto nei tempi giusti.

Un’attenzione all’assunzione delle vitamine e dei minerali sopra citati va quindi prestata con anticipo: la prevenzione con gli alimenti deve cominciare poco prima dell’autunno.
Infatti, la vitamina C, ad esempio, non può avere alcun effetto se abbiamo già preso l’influenza, mentre può essere preziosa se viene assunta quotidianamente prima dell’arrivo del freddo.

La prevenzione gioca un ruolo fondamentale per affrontare le sfide invernali, quindi non corriamo ai ripari a dicembre con litri di spremuta di arancia (che per altro non servirebbe…), ma diamo al corpo i giusti tasselli tutto l’anno affinché funzioni in armonia ed equilibrio.

Perle di Salute: come prepararsi all’inverno per resistere a freddo, batteri e virus?

Intanto, assicuriamo al nostro corpo prodotti il più freschi possibile, evitando tutto ciò che è confezionato e/o industrialmente trattato che li impoverirebbe di quei nutrienti di cui necessitiamo maggiormente.
Quindi frutta e verdure fresche, assicurando le 5 porzioni al giorno, crude o cotte in modo semplice.

Aggiungiamo qualche noce o mandorla o altro seme gradito da aggiungere, per esempio, ad un’insalata oppure ad uno yogurt.

Ricordiamoci dei cereali integrali come farro, orzo, kamut, riso e dei legumi come lenticchie, fagioli, ceci che ci garantiscono la giusta energia unitamente a zinco e selenio.

Infine utilizziamo le spezie per cucinare, ricche in minerali e vitamine, ed aggiungiamo germe di grano o soia ai piatti.

Il tuo nutrizionista saprà sicuramente consigliarti su come organizzare la tua dieta, partendo da un’organizzazione equilibrata dei pasti della giornata e della settimana. Perché, senza esagerare con le privazioni, è bene trovare un equilibrio che ci consenta di mantenerci in Salute, anche d’inverno!

Consigli dalla MTC per affrontare al meglio la stagione fredda

Arrivate le pioggie intense, la stagione calda comincia a scricchiolare e si entra a tutti gli effetti nel periodo autunnale, che inevitabilmente ci porta al pensiero i periodi più freddi dell’anno.
Ecco allora qualche consiglio proveniente dalla Medicina Tradizionale Cinese per affrontare al meglio la stagione fredda.

Quando fa freddo la natura rallenta, la linfa negli alberi si ritira in profondità, molti animali vanno in letargo.
La minor durata delle ore di luce e il freddo invogliano a rimanere a casa, stimolano attività di riflessione, di interiorizzazione. È la stagione Yin, a cui appartengono, oltre al freddo e al rallentamento, il basso, il buio, la femminilità con le sue istanze di ricettività.

L’inverno è il Regno dell’acqua

In Medicina Cinese l’inverno appartiene al Movimento ACQUA.
Simbolicamente questo movimento è associato alla profondità degli oscuri abissi marini, del buio da cui non si può che riemergere; è il nostro lato misterioso.
Acqua è fedele alla natura fluida dello scorre incessante, inarrestabile, sempre puro e vitale; regala la capacità di non fissarsi troppo, di scorrere in avanti.
E’ la capacità di adattarsi: l’acqua non avendo forma si adatta al recipiente che la ospita, senza però identificarsi con esso, senza perdere il proprio obiettivo. Ma è proprio il dono dell’adattabilità che contrasta lo stress!

Acqua è la capacità di accettazione, di sé e degli altri, la facoltà di non farsi spaventare dagli eventi della vita, la forza di tener duro; è l’empatia;  si può fare grazie alla connessione profonda tra il proprio Sé e l’immensità.

L’Acqua ci regala il senso del Sé e quello di appartenenza all’umanità e al pianeta.
Ogni organo del nostro corpo è sotto il controllo di una delle energie dei cinque elementi. Se manca o abbonda questa energia, quell’organo inizia a soffrire.

L’energia dell’acqua si rivela ai Reni, alle Ossa e alle Orecchie

L’Organo associato all’Acqua è il RENE, il “Ministro della Forza”,  la sede dello Yin-Yang di tutto il corpo. Il Viscere associato è la VESCICA URINARIA che ha l’incarico “dei territori e delle città”.

L’Acqua rappresenta la capacità di adattamento, la morbidezza, il cambiare forma facilmente.

Vescica, tramite il suo meridiano, organizza l’acqua sul territorio, ripartisce le acque e sovrintendere al loro assorbimento ed eliminazione; sceglie le regioni che restano a secco e i luoghi dove sono i laghi e i mari.
Regola, a tutti i livelli, ripartisce le informazioni, un compito paragonabile al  nostro midollo spinale.

Quando l’energia dell’Acqua è in salute abbiamo molta capacità di adattamento. Quando siamo spossati e ci sentiamo sopraffatti dagli avvenimenti, bisogna tonificare l’energia dell’Acqua.

Prevenire è meglio che curare

Come sempre, fondamentale per le difese immunitarie è l’azione preventiva, fatta di un cambio nelle nostre abitudini, nello stile di vita come a tavola nell’appropriata ginnastica per rinforzare i meridiani.

Quindi, innanzitutto, non permettere al freddo di penetrare in profondità, non è il freddo in sé che fa ammalare, ma il freddo improvviso che coglie impreparato l’organismo.
Proteggere in basso i piedi, in alto il collo e la gola, al centro l’area lombare.
È ora di mettere i calzini: spesso indugiamo ad infilarci le calze, nel vano tentativo di trattenere l’estate…
Per quei momenti in cui si alza un certo venticello oppure quando andiamo a correre è meglio mettere una bandana o una sciarpa sulla bocca e sul naso per riscaldare l’aria e prevenire la tosse.

Attenzione ai ragazzi con quei pantaloni con la vita così bassa da tenere scoperto tutto il tratto lombare!!

Cosa indebolisce l’Acqua?
La mancanza di sonno, la vita sregolata, le paure. Lo stress. La tensione continua e l’eccesso di stimolazioni.
I videogame per troppe ore, tutti i giorni, sono un concentrato di eccessi visivi, uditivi, di tensione.

Lo Stetching dell’Acqua

Il meridiano della Vescica Urinaria, con i suoi 67 punti è lungo dalla testa ai piedi.
È il primo Canale Energetico (insieme a quello di Intestino tenue) che si attiva per proteggere dalle aggressioni di Freddo e Vento. Svolge un’importante azione di difesa, antinfettiva.

È importante l’azione preventiva mirata a sostenere la coppia maggiormente sollecitata in inverno: il Rene e la Vescica Urinaria, responsabili di molte lombalgie e sciatalgie.
Stare per lungo tempo in piedi danneggia i reni, così come sollevare ripetutamente pesi.
Quando un dolore peggiora di notte, c’è di mezzo l’energia dei Reni. Rene e Vescica influenzano la capacità di agire con energia e risolutezza.

Autotest della Salute

Lo Yin deve essere bilanciato dallo Yang.
Troppo Yin equivale a troppo Freddo nel corpo. L’energia di difesa dipende strettamente dallo yang.
Più nell’organismo prevalgono calore e dinamicità, due caratteristiche dello yang, più anche il Qi difensivo sarà forte.

Ecco un semplice test per autovalutare il nostro stato di salute

  • spingere gentilmente la lingua contro il palato: è una delle più antiche e celebri pratiche esercitate in oriente.

Come si esegue?
Comodamente seduti con la schiena diritta, le piante dei piedi entrambe appoggiate a terra, portare la lingua contro il palato e respirare normalmente.
Mantenere per tre minuti.
Risultato: se al termine dei tre minuti si avverte un sapore amaro in bocca, qualcosa deve essere migliorato nel nostro stile di vita: alimentazione, abitudini o stato psico emotivo.

Perle di Salute

Stretching dei due meridiani Rene e Vescica Urinaria

In piedi, davanti ad un tavolo, appoggiare le mani al piano.
Piegare il busto, arretrando, in modo da formare un angolo di 90° tra schiena e gambe.
Lasciare che il peso del busto trascini verso il basso e mantenere la posizione.
Una maggior sollecitazione si ottiene avvicinando le caviglie (malleoli interni) ed allontanando le punte dei piedi: la schiena si allunga e i muscoli si rilassano alleviando i dolori.
Tornare nella posizione di partenza e ripetere tre volte.

Check-up per il Meridiano di Rene

Il punto KI1 o R1 è chiamato “Fontana zampillante”.
È  al centro del cuscinetto carnoso appena sotto le dita del piede, dove si poggia a terra ad ogni passo.
Se molto ispessito, calloso o semplicemente fa male alla pressione, potrebbe significare troppe proteine animali che danno difficoltà al Rene, il quale “scarica” il suo messaggio sulla pelle lungo il meridiano.

La Salute inizia dal carrello

Si dice che il tempo è un consigliere e un riparatore, ma a volte è anche un po’ nemico!
Oggigiorno si corre e si deve fare tutto di fretta sacrificando, troppo spesso, quei piccoli gesti utili per noi e per la nostra Salute.
Tra questi gesti c’è sicuramente quello di dedicare del tempo ad una corretta alimentazione.

Che sia per lavoro, famiglia e mille impegni oppure semplicemente perché non si ha tanta voglia di cucinare, il tempo dedicato alla preparazione dei cibi è oggi nettamente diminuito.
Solo 15 anni fa, almeno la metà degli ingredienti entrava in cucina non trasformata. Oggi 2/3 dei prodotti che acquistiamo sono già preparati.
Trascorriamo in cucina circa 70 minuti al giorno, contro i 140 minuti di 10 anni fa!

I sensi ci guidano

C’è una svariata offerta di cibi “non salutari”, promossi attraverso il marketing “creativo”, che trascura verdura e frutta.
Le nostre scelte alimentari sono influenzate da un aspetto emotivo ed i sensi entrano in gioco contribuendo sotto diversi aspetti:

  • sono il canale privilegiato di conoscenza corporea del cibo
  • permettono di identificare e di accettare, o scartare, in base alla nostra “esperienza/memoria” una pietanza o un ingrediente
  • i sensi favoriscono appetito e digestione e la loro attenuazione permette il raggiungimento del senso di sazietà

“L’uomo differisce dagli altri animali particolarmente in questo: non si accontenta di consumare i cibi, li pensa!”
da L’onnivoro di Claude Fischler

La spesa razionale e irrazionale: chi ci guadagna

Quando si fa la spesa alimentare c’è una componente razionale, “la lista”, ed una componente irrazionale, “il fuori lista”.

Le industrie alimentari e la grande distribuzione (supermercati ed ipermercati) cercano di agire sul “fuori lista”. Le prime, attraverso messaggi accattivanti che iniziano dalla televisione/giornali e continuano sul packaging dei prodotti sugli scaffali. Le seconde, invece, attivando diverse tecniche di persuasione quali:

  • posizionamento dei prodotti (es. biscotti per bambini ad “altezza bambino”, prodotti sicuramente “fuori lista” vicino alle casse dove si è fermi in attesa, isole separate con prodotti particolari…)
  • musica di sottofondo (si cerca di utilizzare musica che rientri nei 60 battiti al minuto, cioè i battiti del cuore, per rallentare le persone)
  • odori (pane fresco, dolci) che in alcuni casi sono reali, in altri potrebbero essere volutamente immessi.

Semplici regole per una spesa corretta

Se da un lato non sussiste nessun problema nel mettere qualche prodotto (pochi mi raccomando…) “fuori lista” nel carrello, la regola principale da seguire, invece, per il resto della spesa è la seguente:

  • guardare sempre la data di scadenza e l’integrità della confezione
  • guardare la tabella nutrizionale relativa ai 100g per confrontare i prezzi e i componenti
  • controllare la lista ingredienti scritta in piccolo ma unica vera fonte di informazione del prodotto:
    – gli ingredienti sono in ordine decrescente di quantità
    – la lista ingredienti dovrebbe contenere un elenco con nomi riconoscibili
    – evitare prodotti con coloranti o conservanti o con additivi (indicati, a volte, con la sigla E seguita da un numero)
    – evitare margarina, oli o grassi idrogenati e favorire olio di oliva
    – preferire la dicitura “aromi naturali” ad “aromi” (che sono sintetici)

Una piccola ma positiva nota è che attualmente molti più prodotti presenti sugli scaffali sono salutari.
L’industria alimentare segue le richieste dei consumatori che oggigiorno sono sempre più informati ed attenti: andiamo avanti così per noi stessi e per le generazioni future che potranno godere di queste nostre scelte alimentari attente ed importanti.

Perle di Salute: districarsi fra i vari prodotti e non fare una spesa sbagliata

Regola principale, quando si va a fare la spesa, è quella di evitare di andare a stomaco vuoto: quando si ha fame, nel carrello entrano alimenti “fuori lista” che sono normalmente… poco sani.

Seconda regola: non fatevi impressionare dalle dimensioni dei carrelli che sono sempre maggiori: più si visualizza il carrello “vuoto”, più si tende a riempirlo. Anche in questo caso il rischio è che entrino cibi “fuori lista”.

Terza regola: non andate mai di fretta, a meno che non conosciate perfettamente l’alimento che dovete acquistare (ossia che è stato già controllato precedentemente nei suoi ingredienti). Per acquistare nuovi alimenti occorre tempo, curiosità e…. occhiali da lettura! Gli ingredienti sono sempre scritti in piccolo e in una posizione quasi nascosta.

Ricordate che tutto ciò che è fresco, non confezionato e non trasformato, è generalmente più salutare.

Il tuo nutrizionista saprà sicuramente consigliarti su come organizzare la tua lista per una spesa sana e intelligente, partendo da un’organizzazione equilibrata dei pasti della giornata e della settimana.

Senza esagerare con le privazioni, è bene trovare un equilibrio che ci consenta di mantenerci in Salute!

Dolori mestruali addio, con l'agopuntura!

Le applicazioni dell’agopuntura in ginecologia rappresentano un vastissimo campo di studio, sia per la grande diffusione delle patologie trattate, sia per il numero potenzialmente enorme di pazienti trattabili.

L’agopuntura per contrastare il dolore mestruale è oggi riconosciuto anche dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) in quanto risulta essere un trattamento efficace e senza effetti collaterali.
La dimostrazione, con i criteri dell’evidenza occidentale, di una reale efficacia dell’agopuntura in questo campo, prende spunto da numerosi studi clinici effettuati già a partire dagli anni settanta, che evidenziano come l’agopuntura sia in grado di controllare i livelli plasmatici dei principali ormoni sessuali (FSH, LH, estradiolo e progesterone).
In particolare, da un punto di vista squisitamente clinico, l’agopuntura è in grado di trattare efficacemente le donne sofferenti di dolori mestruali (o dismenorrea).

Questa condizione affligge la stragrande maggioranza delle donne durante l’età fertile.
Si tratta di un disagio fisico e psicologico di elevato interesse medico, spesso così fastidioso e debilitante da compromettere pesantemente le normali attività quotidiane.
In queste forme primarie o funzionali, prive di riscontro obiettivo all’esame ginecologico, il rilascio di una eccessiva quantità di prostaglandine causa contrazioni uterine dolorose.

Basandosi su un malinteso concetto che il dolore sia un inevitabile corollario della condizione femminile, diversi terapisti ancora oggi sostengono che sia un fenomeno naturale da tollerare, salvo poi consigliare l’assunzione di antidolorifici.

In realtà non è necessario, e tantomeno sano, convivere con tale sofferenza, che nella maggior parte dei casi la Medicina Cinese risolve con successo.

Rimedi naturali per contrastare i dolori mestruali

Se sul piano farmacologico si può fare ricorso ai farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) per contrastare i dolori, è tuttavia possibile adottare una serie di accorgimenti naturali per alleviare la sintomatologia.

È importante:

  • mantenersi idratate
  • seguire un’alimentazione equilibrata
  • praticare regolarmente attività sportiva
  • ridurre stress e ansia in modo drastico

Per ridurre il fastidio dei dolori mestruali, si possono:

  • applicare borse d’acqua calda sull’addome
  • bere bevande calde (infusi e tisane)
  • fare massaggi a livello del basso ventre
  • in alcuni casi, l’integrazione di sali minerali (soprattutto calcio e magnesio) possono apportare benefici

Solo dopo aver formulato una diagnosi puntuale del quadro clinico è possibile trattare questa sindrome in modo efficace e duraturo e non solo sintomatico.
L’agopuntura è una pratica medica che richiede studi approfonditi e molta esperienza, pertanto è fondamentale affidarsi a professionisti specializzati.

Microbiota, disbiosi e alimentazione

L’intestino è l’organo che per primo viene a contatto con sostanze nutritive e sostanze “estranee” al nostro corpo; esso è il fronte immunitario più importante!
Tutti sappiamo che una corretta funzionalità intestinale migliora la salute e previene molte malattie, ma sempre più forte è l’idea che questa azione non sia solo dovuta alle cellule intestinali, ma anche al nostro “coinquilino” microbiota.

Equilibrio vs disbiosi intestinale

Si parla spesso di flora batterica, ma nel nostro intestino convivono batteri (microbiota), funghi (micobiota), virus (virobiota) e protozoi.
Il loro equilibrio determina il corretto funzionamento intestinale.

Al contrario, se per ragioni diverse quali infezioni, trattamenti con antibiotici, operazioni, stress, vita disordinata o dieta non corretta, si altera questo equilibrio, ne deriva una condizione di disbiosi.

La disbiosi è quindi definita come un’alterazione importante nella quantità, tipologia e funzionalità dei microorganismi intestinali.

Il microbiota: che cos’è

Il microbiota è uno degli elementi fondamentali di tutto l’ecosistema intestinale; ci aiuta ad assimilare il cibo, ci protegge da molte malattie e ci fa stare meglio.

Il microbiota intestinale è costituito da circa 100 trilioni di microbi (10 volte superiore al numero delle nostre cellule umane) ed il loro peso è stimato attorno ad 1,5-2 kg.
I benefici principali sono da attribuire ai batteri, i più rappresentati, di cui vengono riportati 5 Phyla principali presenti nell’uomo:

  1. Firmicutes
  2. Bacteroidetes
  3. Actinobacteria
  4. Proteobacteria
  5. Fusobacteria

I primi due (Firmicutes e Bacteroidetes) compongono il 90% del microbiota intestinale.

Se dalla nascita e durante l’adolescenza la composizione del microbiota si modifica, nell’età adulta è piuttosto stabile, per poi modificarsi nuovamente negli anziani.
La vita intrauterina determina già una colonizzazione dovuta a batteri contenuti nel liquido amniotico; la modalità del parto (cesareo o naturale), così come il tipo di allattamento (latte materno vs formule per lattanti), modificano le specie che andranno poi a colonizzare il colon.
Nell’età adulta, le modificazioni sono principalmente dovute a stress, patologie, farmaci e stile di vita e/o alimentazione scorretti.

Oggi, sempre maggiori e autorevoli evidenze confermano quanto il microbiota sia correlato ad alcune patologie quali malattie cardiovascolari, steatosi epatica, malattie autoimmuni, malattie del sistema nervoso centrale e come l’alimentazione influisca favorevolmente sul microbiota intestinale, anche attraverso l’uso consapevole di probiotici, prebiotici e sinbiotici, oggetto di studi sempre più specifici.

I batteri che vivono nel nostro corpo quindi sono responsabili del nostro stato di salute: conoscerli e favorire le specie benefiche è fondamentale per raggiungere un migliore stato di benessere.

Agopuntura: cos'è, come funziona e cosa cura

Agopuntura… da diversi anni se ne sente parlare sempre più spesso e sicuramente tutti conosciamo qualcuno che almeno una volta si sia sottoposto ad una seduta. Scopriamo insieme di cosa si tratta…

Cos’è l’agopuntura, in breve

L’agopuntura è una pratica che proviene dalla Medicina Cinese ed è stata portata in Occidente intorno al 1’600 da alcuni missionari portoghesi che avevano viaggiato in estremo oriente.
È un metodo antichissimo, che si basa su testi che risalgono al 2’500 a.C.
La teoria che sta alla base riguarda lo Yin e lo Yang: la Salute del nostro corpo è legata all’equilibrio fra queste due forze vitali, l’energia legata alla materia e quella mentale. Entrambe scorrono all’interno di una rete di canali, detti “meridiani”. Quando le vie si ostruiscono, si crea un disequilibrio all’interno dei flussi energetici del corpo e per questa ragione si prova dolore.
Ma è solo in tempi recenti che l’agopuntura si è radicata nel nostro sistema sanitario ed è stata accettata così bene dalla medicina convenzionale al punto da essere praticata anche all’interno del sistema ospedaliero della lombo-sciatalgia.

Come funziona l’agopuntura

Il compito dell’operatore è quello di inquadrare il disturbo all’interno della costituzione del singolo individuo, cercando di capire qual è l’origine dell’affezione, di distinguere tra i sintomi secondari (magari quelli che vi hanno condotto nel suo studio) e quelli primari (l’origine profonda della malattia), di decidere se sia più utile dedicarsi inizialmente ai primi oppure concentrarsi fin dal principio sui secondi.

L’agopuntura consiste nel pungere con aghi dei punti specifici collocati lungo una complessa struttura di canali energetici, chiamati meridiani, che percorrono tutto il nostro corpo.
L’inserimento di piccoli aghi in punti specifici aiuta a riequilibrare le forze vitali e a riportare l’organismo alla sua funzionalità ottimale.
La medicina orientale, disciplina olistica per antonomasia,  mira infatti a curare la persona nel suo insieme e non le singole malattie, in modo isolato.
Ogni punto di agopuntura, quando stimolato, produce uno specifico effetto terapeutico grazie alla produzione di endorfine, ma è anche mediato dall’attivazione di una corrispondente area a livello del sistema nervoso centrale.

L’inserzione dell’ago ha molteplici effetti biologici.
Oltre al ripristino delle connessioni cerebrali, dimostrato di recente, sappiamo infatti che l’agopuntura, andando a stimolare zone più ricche di vasi e nervi rispetto alle aree vicine, comporta il rilascio di sostanze endogene, rilassa i muscoli, ha un effetto antinfiammatorio locale e un’azione sulla conduzione elettrica nervosa.

Cosa cura l’agopuntura

L’agopuntura è utilizzata soprattutto per curare problemi muscolo scheletrici, ginecologici, disturbi emotivi e malattie psicosomatiche.

Utile in sostanza contro:

L’agopuntura può essere utilizzata nel caso il feto sia in posizione podalica, per stimolare una rotazione e il suo posizionamento in favore del canale del parto. Se vengono toccati e stimolati altri punti, si può indurre il parto.

Quali benefici può portare l’agopuntura?

L’agopuntura è un ottimo strumento terapeutico per il controllo del dolore senza impiego di farmaci e pressoché senza effetti collaterali.

L’agopuntura guarda alla persona nel suo insieme.
Immaginatevi di osservare una pianta: ciò che si vede, rami e foglie, sono i sintomi che vengono riferiti al medico, ma quell’albero ha delle radici, che rappresentano la reale disfunzione nascosta, origine del malessere.

L’agopuntura non è un’alternativa alle terapie tradizionali, ma si integra con esse.
Si può dire che dove non arriva la biomedicina, arriva l’agopuntura! Si pensi, solo ad esempio, ad alcune manifestazioni dermatologiche legate a momenti di stress.
O ancora… si tenga conto del fatto che una persona che soffre di un malessere psicologico o psicofisico, possa anche soffrire di bruxismo (il digrignare i denti di notte) le cui ripercussioni si risentono a livello cervicale, alle spalle o in sede lombare: queste sedi risulteranno dolenti durante la notte o al risveglio.


L’agopuntura è una pratica medica che richiede studi approfonditi e molta esperienza, pertanto è fondamentale affidarsi a professionisti specializzati.

Depurare il corpo partendo dalle buone abitudini e dai piedi, con la Riflessologia Plantare

Mai come nelle riviste del settore del benessere si spendono articoli sulla depurazione del nostro organismo.

Partiamo dal concetto di depurazione: operazione atta ad eliminare da una sostanza altre sostanze che ne diminuiscono la purezza o ne pregiudicano le qualità, attraverso processi meccanici, chimici e fisici.

Quindi, fondamentalmente, pensiamo al nostro organismo come l’elemento puro che ha la necessità di smaltire tutti i prodotti di scarto, che altrimenti, contribuirebbero ad una intossicazione ed un cattivo funzionamento del sistema.
In effetti, una deficitaria gestione della nostra complessa industria chimica spesso è l’anticamera di una malattia.  Si evince quindi la necessità di trattare bene il nostro corpo, affinché resti il più a lungo possibile efficiente.

Però spesso sbagliamo a concepire la depurazione, pensandola solo come atto del “buttare fuori”, senza tenere strettamente associato ciò che “portiamo dentro”, che introduciamo.

Per fare un paragone, sarebbe come portare la vostra auto a far pulire il filtro antiparticolato senza preoccuparsi minimamente delle condizioni del motore, magari pessime e quindi altamente inquinanti. Il filtro si sporcherebbe precocemente… senza pensare all’inquinamento!

Impariamo a depurarci a partire dalla nostra alimentazione, dall’acqua che beviamo, dall’aria che respiriamo, dalla nostra igiene personale, con un sano stile di vita, ricordando che siamo fatti anche di mente e spirito.

I sistemi di depurazione del corpo

L’ambiente “corpo” durante le fasi di smaltimento delle sostanze di scarto prodotte dai processi che lo fanno funzionare, risulta altamente efficiente nel riciclare tutto ciò che è possibile, praticamente un’incredibile macchina ecologica. Quindi, anche le operazioni di recupero sono subordinate all’efficienza dei sistemi di depurazione.

Prendiamo ad esempio uno dei filtri più importanti del nostro corpo: il rene.
Tutti sappiamo che ciò che scarta questo filtro esce dal nostro corpo attraverso l’evacuazione delle urine, composte prevalentemente di acqua. Quindi è facile immaginare che uno scarso apporto di acqua, influisca negativamente sulla funzionalità renale, condizione molto frequente nei soggetti anziani, dove il senso della sete si assopisce.
Si riduce così la capacità filtrante, dove l’organo perde della sua efficienza nel selezionare accuratamente quali sostanze eliminare e quali recuperare.
L’acqua carente in volume veicola con maggiore difficoltà le sostanze minerali, favorendone il deposito e quindi il rischio di calcolosi. La scarsa introduzione di acqua riduce complessivamente la quantità di liquidi corporei influenzando, tanto per fare un altro paragone automobilistico, l’intero “volano” che regola la nostra pressione arteriosa, sviluppando una maggior difficoltà a compensare sbalzi pressori.

I reni interagiscono con l’apparato cardio-vascolare, il controllo elettrolitico dei minerali sodio, potassio, calcio e magnesio presenti sotto forma di ioni positivi, modifica le prestazioni del sistema muscolare e nervoso, metabolizzano la vitamina D nella forma attiva necessaria per l’assorbimento del calcio, assorbito attraverso l’intestino facente parte dell’apparato digerente.
Influenzati, a loro volta, da ormoni prodotti all’apparato endocrino finalizzati alla regolazione della pressione sanguigna, i reni producono anch’essi l’ormone eritropoietina che agisce sulla produzione dei globuli rossi da parte del midollo osseo.

Oltre all’equilibrio idro-salino mantengono anche quello acido-basico (pH) del sangue, condizione di vitale importanza per il nostro organismo. Tutti i prodotti a base azotata, scarti dei processi catabolici, risultano tossici per il corpo e devono essere efficientemente scartati.

La riflessologia plantare per depurare il corpo

Nel palmares delle tecniche naturali, la Riflessologia Plantare è regina della depurazione proprio perché agisce ad ampio raggio, agendo su meccanismi fisiologici anche complessi.
Secondo concetti energetici, agisce sui meridiani ed utilizza concetti olistici della Medicina Tradizionale Cinese (MTC), per il riequilibrio del corpo.
Se sviluppata con concetti organici, si distingue per l’azione su organi o apparati per migliorarne l’efficienza grazie a una complessa stimolazione psiconeuroendocrinoimmunologica, mirata all’omeostasi dell’organismo.

La riflessologia plantare ha quindi in sé enormi potenzialità circa la depurazione: riesce ad agire su organi come i reni, dove la complessità e l’interazione con altri sistemi e apparati, risponde alle logiche della fisiologia umana.

Perle di Salute – Attenzione al sale in cucina

Abituatevi a ridurre o eliminare il sale da cucina nei vostri piatti; presto vi abituerete e potrete sentire meglio i veri sapori.
Soprattutto nei cibi già pronti, il sale viene addizionato per insaporirli e conservarli meglio.
In molti alimenti è già presente in dosi naturali, quindi non serve aggiungerne.
Il sale è nemico dei vostri reni, alza la pressione sanguigna e aumenta la ritenzione dei liquidi!

Colon Irritabile? Ecco cosa mangiare e cosa è meglio evitare

Gli effetti del colon irritabile

La Sindrome del colon irritabile: cos’è

La sindrome dell’intestino irritabile, indicata anche con molti altri nomi (colon irritabile, colite spastica, colite nervosa), è un insieme di disturbi intestinali che spesso determinano una riduzione della qualità della vita.

Si può manifestare in modi molto diversi, addirittura opposti, come stipsi oppure diarrea o alternanza tra le due situazioni. È normalmente accompagnata da dolore addominale, gonfiore addominale nella zona attorno all’ombelico (che è l’elemento che viene percepito come tra i più fastidiosi), meteorismo, e nel caso di dissenteria vi è presenza di muco bianco-giallastro nelle feci (da cui anche il nome di colite mucosa).

In poche parole vi è un disturbo legato a:

  • Motilità
  • Sensibilità
  • Secrezione dell’intestino.

Le cause dell’intestino irritabile

Teoria dei due cervelli - causa colon irritabileLe cause sono ancora sconosciute, ma sicuramente comprendono una famigliarità cioè una predisposizione genetica, un’associazione a passati eventi di gastroenteriti forti, un collegamento a situazioni stressanti, ripetitive e croniche.

La sindrome dell’intestino irritabile non è facilmente diagnosticabile in quanto non è presente (ed aggiungerei per fortuna!) alcuna alterazione della mucosa intestinale. Non è cioè associata ad una forma infiammatoria che invece è presente in altre patologie intestinali quali morbo di Crohn, colite ulcerosa, celiachia, tumore al colon, etc.

Quindi si fa una diagnosi “per esclusione”: se non sono presenti i segnali di allarme delle altre patologie (anemia, sangue nelle feci, febbre, infiammazione ecc..) allora viene diagnosticata la sindrome dell’intestino irritabile. Una caratteristica di questa patologia è che se da un lato è sfortunatamente cronica, dall’altro alterna periodi di acutizzazione con periodi di quasi completa remissione dei sintomi.

La connessione presente tra cervello e tubo digerente (la cosiddetta teoria dei due cervelli) attraverso il sistema nervoso (il sistema nervoso centrale SNC è collegato al sistema nervoso enterico SNE) è in grado di regolare motilità, sensibilità e secrezioni. Quando questo asse cerebro-intestinale è alterato si manifestano le reazioni sopra elencate.

C’è quindi una forte componente emotivo-psicologica che determina la condizione della patologia.

Colon Irritabile: consigli utili per stare meglio

Ecco alcuni consigli utili su come aiutarsi:

Regolare la propria alimentazione

Gli effetti della dieta variano da persona a persona. Nessun alimento provoca la sindrome dell’intestino irritabile, ma alcuni alimenti (da valutare singolarmente ed a seconda del tipo di problema) possono peggiorare la sintomatologia. Inoltre bere regolarmente 1,5-2 litri di acqua è un altro aiuto per contrastare le problematiche legate alla patologia.

Fare attività fisica regolarmente

L’attività fisica non solo si aiuta la motilità del sistema gastro-intestinale, ma si riduce anche lo stress.

Intervenire sulla sfera emotiva-psicologica

Ridurre ed imparare a gestire le situazioni di stress rappresenta un vantaggio per contenere la sintomatologia. Ad esempio seguire corsi di meditazione, oppure farsi aiutare da una terapista per gestire ansia e stress con il training autogeno, fare agopuntura, sono tutte modalità che possono aiutare il riequilibrio dell’asse cervello-intestino.

Come aiutarsi con l’alimentazione: i cibi da evitare 

  • Innanzitutto si consigliano pasti non abbondanti per non sovraccaricare il lavoro dell’intestino, quindi è utile inserire 2 spuntini tra i pasti principali. Alcuni cibi possono aumentare la motilità come caffè, alcolici, cibi molto grassi, alcuni polialcoli come il sorbitolo. Sarebbero quindi da evitare in chi soffre di dissenteria.
  • Anche i latticini possono essere fonte di crampi addominali e/o dissenteria.
  • Altri cibi possono più facilmente produrre gas (cavolfiore, carciofo, legumi..). Se si ha gonfiore intestinale è bene limitarli.
  • In alcuni pazienti la riduzione di alimenti contenenti alcuni carboidrati fermentescibili (FODMAPs – fermentable oligosaccharides, disaccharides, monosaccharides and polyols) ha attenuato i sintomi della sindrome dell’intestino irritabile.

Rivolgersi ad un nutrizionista per una consulenza alimentare aiuta sicuramente a trovare la strada migliore per ciascuna persona: non esiste la dieta perfetta ma la migliore per ognuno di noi.

INTOLLERANZA ALIMENTARE: E ORA COSA MANGIO?

Sintomi dell’intolleranza alimentare

Sempre più persone oggi si sottopongono ai test per le intolleranze alimentari: accusano sintomi peculiari e variabili, come:

  • dermatiti
  • gonfiori addominali
  • emicranie
  • congestione nasale.

Che cosa sono le intolleranze alimentari?

Le intolleranze alimentari sono reazioni avverse dell’organismo verso determinati alimenti. Sono reazioni diverse da quelle allergiche, meno severe e con insorgenza graduale e di intensità normalmente proporzionale alla quantità dell’alimento introdotta.

Il lattosio

L’intolleranza alimentare più comune è quella al lattosio. La capacità digestiva di questo zucchero, da parte dell’organismo, diminuisce fisiologicamente dopo l’infanzia. Nel 60% della popolazione adulta, dopo l’ingestione, si manifestano tipicamente disturbi gastrointestinali, dovuti alla diminuita digeribilità.

Esistono però altri tipi di intolleranze, che insorgono a causa dell’infiammazione e della disbiosi intestinale. In questo caso, ciò che occorre primariamente fare è ripristinare uno stato non infiammato del nostro “sistema di selezione” a livello intestinale, cominciando a scegliere oculatamente alimenti che possano lenire lo stato infiammatorio e sostentare, se non ricostituire, la popolazione batterica intestinale.

Intolleranza: cosa fare

Con i sintomi di un’intolleranza alimentare è opportuno mettere in atto accorgimenti che riguardino la nostra alimentazione quotidiana, volti innanzitutto a lenire l’infiammazione intestinale.
Occorre quindi:

  • consumare alimenti non industrialmente lavorati
  • limitare il consumo di carni rosse e processate
  • consumare cereali “in chicco”, per ristabilire l’equilibrio
  • infine, aumentare il consumo di diversi tipi di verdure, crude e cotte: sono ottime per lenire la mucosa intestinale infiammata e perfette per ricostituire le nostre popolazioni batteriche intestinali.

Un consiglio: evitiamo le diete “fai da te”, drastiche e squilibrate!
Impariamo a nutrirci meglio per stare bene, ad ogni età, affidando la nostra Salute a un esperto consulente alimentare che saprà consigliarci un’alimentazione personale sana e equilibrata, fondamentale per la nostra Salute e la nostra vitalità!