Cistite: approccio multidisciplinare e utili rimedi

Circa il 30% delle donne ed il 12% degli uomini
hanno sofferto di cistite, almeno una volta nella loro vita.

La cistite è una patologia molto frequente e decisamente fastidiosa, interessa una grande fetta della popolazione e in molti casi si ripresenta più volte.
Non è sempre facile trovare un rimedio per questo disturbo, soprattutto perché, a volte, si ignora la vera causa della problematica.

Sintomi della cistite

La cistite è un’infiammazione della vescica, solitamente causata da batteri.
I suoi sintomi sono i seguenti:

  • Bruciore e/o dolore e/o difficoltà nell’urinare
  • Sensazione di tensione o di pesantezza nell’area della vescica
  • Stimolo frequente ad urinare
  • Aumento del numero delle minzioni: il dolore, il bruciore e l’infiammazione rendono difficoltoso lo svuotamento della vescica, e diventa necessario recarsi varie volte in bagno
  • Urine torbide e/o maleodoranti
  • Sangue nelle urine

Diversi tipi di cistite

Anche se spesso è dovuta a batteri, questi non sono la sola causa. Esistono vari tipi di cistite:

  • Cistite infettiva: causata da batteri, virus o funghi che infettano la vescica, solitamente risalendo le vie urinarie.
    Nel 70% circa dei casi, le cistiti infettive sono causate da Escherichia coli, un batterio della flora intestinale. Se ci sono delle alterazioni della flora batterica intestinale, o l’igiene intima non è corretta, questo batterio, dalla vicina zona anale, può spostarsi verso le vie urinarie.
  • Cistite infiammatoria: anche detta ad urine sterili.
    Nelle urine non si trovano virus o batteri o altri agenti patogeni, ma le cause consistono nella presenza di sostanze irritanti per la vescica, come urine acide, ossalati o cristalli. Questo tipo di infiammazione può anche diventare cronica, mantenendo le pareti della vescica più sensibili ed esposte, sfociando in quella che viene definita cistite interstiziale.
  • False cistiti: si tratta dei disturbi che riguardano strutture vicine alla vescica, spesso erroneamente scambiati per cistiti. In questa categoria troviamo:
    – la vulvodinia (bruciore e/o dolore vaginale senza apparenti cause fisiche che lo giustifichino);
    – la contrattura della muscolatura del pavimento pelvico (che può portare ad uno schiacciamento delle strutture urinarie);
    – le problematiche nervose (es: nevralgie del pudendo) …

Ricorrenti e recidive

Le cistiti ricorrenti sono generalmente dovute al perpetuarsi di due meccanismi:

  • Cistite batterica curata con antibiotici. Gli antibiotici sono ovviamente il miglior trattamento per eliminare i batteri responsabili dell’infiammazione. Ma, eliminando tutti i batteri si altera anche la flora batterica (batteri buoni) aumentando le probabilità di infezioni da candida, un fungo che non risponde agli antibiotici.
  •  False cistiti o cistiti interstiziali non correttamente diagnosticate. Semplicemente non rispondono alla terapia perché non è quella corretta per la causa della problematica.
    Per le cistiti interstiziali il problema risiede nella vescica e bisognerebbe andare a riattivarla e migliorarne le funzionalità con esercizi, integratori o anche trattamenti riflessi.
    Sulle false cistiti, una volta individuata la reale problematica è possibile affidarsi al professionista più indicato.

Approccio multidisciplinare e utili rimedi

Essendo un problema medico, è doveroso seguire la terapia indicata dal dottore. Ma, per aumentarne l’efficacia, è utile integrare la terapia farmacologica con altri rimedi.
Si è infatti stabilito che le cistiti recidivanti migliorano solo se si interviene in maniera multidisciplinare, cioè valutando vari aspetti e varie terapie.

Tra i vari rimedi possiamo citare:

  • Seguire i consigli alimentari di un nutrizionista, come bere la giusta quantità di liquidi, ma anche assumere succo di mirtillo, che protegge le pareti della vescica dai batteri.
  • Migliorare l’igiene intima: a volte lavaggi troppo frequenti o detergenti troppo aggressivi possono essere nocivi.
  • Evitare indumenti stretti o di materiali sintetici.
  • Assumere integratori che riequilibrano la flora batterica e le mucose. Un principio attivo, spesso consigliato dai medici in caso di cistite, è il D-mannosio, che agisce sulle pareti della vescica per sfavorire l’attacco batterico.
  • È possibile lavorare sulla muscolatura pelvica, anche in maniera indiretta, tramite esercizi o tecniche apposite per riequilibrare o eliminare alcune tensioni.

Anche le terapie manuali possono intervenire per interrompere i circoli viziosi alla base delle cistiti recidivanti.
Le tecniche riflesse, come il Massaggio dei punti riflessi del piede o, in particolar modo, il Massaggio del Tessuto Connettivo, possono agire indirettamente sugli organi interessati, dando benefici concreti.

Il Massaggio del Tessuto Connettivo, eseguito su schiena e addome, agevola una risposta positiva, rapida e duratura per questo disturbo. Infatti, agisce spegnendo una sorta di “cortocircuito” che si ripete a livello del sistema nervoso per il quale la zona diventa più sensibile e, a stimoli diversi, risponde sempre con la sintomatologia della cistite.

In conclusione, per chi soffre di cistite, soprattutto recidivante, affidarsi a professionisti che indicheranno loro un percorso multidisciplinare per affrontare il disturbo consente di diminuire notevolmente l’intensità dei sintomi e il numero di episodi, fino addirittura alla guarigione, anche in tempi molto brevi.

Perle di Salute – Migliorare i sintomi della cistite

Per migliorare i sintomi della cistite si consiglia di applicare calore, sia con bagni caldi che con borse dell’acqua calda o cuscini riscaldabili.

Un altro consiglio può essere lo stretching del muscolo piriforme, da ripetere quotidianamente:

  • sdraiati, con le gambe flesse, come in figura, sovrapporre la caviglia al ginocchio dell’altro arto, afferrare quindi la coscia e portare il ginocchio verso il petto.
    Mantenere questa posizione per circa un minuto.
    Ripetere per entrambi i lati.

La Termoterapia: cos’è, a cosa serve e i suoi benefici

La terapia del calore sin dall’antichità

La termoterapia è un particolare tipo di trattamento che fonda la sua efficacia sull’utilizzo del calore per curare.

Questa tipologia di terapia è utilizzata sin dalle epoche più primitive: pur ritenendo che anche l’uomo preistorico si sia giovato dei benefici prodotti dalle applicazioni di calore, le testimonianze più arcaiche risalgono solamente agli antichi Egizi.
E’ indubbio che, con la civiltà ellenica e quindi poi con quella della Roma Imperiale, le cure termali abbiano assunto maggiore rilevanza.

Oggi, questo tipo di terapie si può effettuare in molti Centri di benessere, come anche in diversi studi di massaggio medico o fisioterapico.

Come agisce la termoterapia

La terapia del calore consiste in un trattamento che utilizza il calore per affrontare diversi disturbi, dai dolori alle infiammazioni muscolari e articolari.

Il principio curativo principale è la vasodilatazione, che comporta l’aumento del metabolismo, sia localmente sia generale.
Come conseguenza migliorano gli scambi a livello microcircolatorio, facilitando la rimozione degli agenti responsabili dell’infiammazione, stimolando la riparazione e la rigenerazione dei tessuti danneggiati.

La trasmissione del calore

Esistono diverse modalità per effettuare la termoterapia che può essere endogena od esogena.

In caso di termoterapia endogena, il calore viene generato all’interno del corpo, sfruttando un’apparecchiatura che induce un riscaldamento dall’interno dei tessuti.
A questo scopo sono utilizzate:
– onde elettromagnetiche (radar terapia, marconi, Tecar terapia, infrarossi, laser terapia…)
– onde sonore (ultrasuoni, onde d’urto…).

Nel caso di termoterapia esogena, il calore è trasmesso al corpo tramite un mezzo esterno, per esempio con un impacco caldo-umido o caldo-secco, un fango caldo, un fieno, un forno di Beer, un bagno di paraffina, idroterapia calda…

Il calore può essere trasferito da un corpo all’altro tramite i seguenti meccanismi:

  • Conduzione: meccanismo di scambio di energia che termina su due superfici di contatto
  • Convezione: trasferimento di calore tra gas e/o liquido
  • Radiazione: il calore viene trasportato attraverso il vuoto e genera calore nel tessuto stesso.

Scopo e benefici della terapia del calore

Lo scopo della termoterapia è, come anticipato, incrementare la circolazione e, grazie al potente effetto vasodilatatorio, promuovere e favorire la formazione di nuovi vasi sanguigni.

L’incremento della circolazione sanguigna ha un effetto su tessuti e cellule:

  • ne migliora la nutrizione e l’ossigenazione
  • favorisce l’eliminazione delle scorie
  • svolge un effetto analgesico, antinfiammatorio.

Agendo sulla circolazione, la termoterapia:

  • riduce la tensione muscolare
  • migliora la mobilità articolare
  • limita i dolori reumatici
  • produce un effetto rilassante
  • attenua eventuali edemi o accumuli di liquidi dei tessuti
  • a livello viscerale, riduce coliche e dolori mestruali.

La termoterapia può essere successiva oppure precedere la terapia manuale, come il massaggio, al fine di aumentarne l’efficacia o per favorire il trattamento stesso.

Gli effetti biologici della terapia del calore sono:

  • arrossamento (eritema) e riscaldamento transitori locali
  • rilassamento muscolare
  • aumento della soglia di scarica dei nocicettori ossia elevazione della soglia del dolore
  • effetto analgesico
  • aumento del metabolismo
  • diminuzione della pressione arteriosa
  • aumento della sudorazione
  • rimozione dei cataboliti, scarti organici e inorganici
  • aumento del trofismo osseo
  • aumento dell’elasticità e plasticità del collagene
  • effetto decontratturante
  • sviluppo di nuovi vasi sanguigni o neo-angiogenesi

Ovviamente, la terapia, perché possa essere applicata e portare l’auspicato beneficio, deve essere indicata e non controindicata.

Indicazioni e controindicazione della termoterapia

Clinicamente le termoterapie, a seconda del tipo e delle modalità di applicazione, sono utili a livello terapeutico nei casi di:

Esistono anche delle controindicazioni assolute o relative alla terapia del calore che sono rappresentate da:

  • problemi cardiaci e dalle insufficienze circolatorie
  • presenza di stimolatori elettrici cardiaci (pace maker) o di altro genere
  • in caso di mezzi metallici come protesi articolari o placche, chiodi e viti chirurgiche
  • gravidanza
  • cartilagini ed ossa in accrescimento

malattie infiammatorie in fase acuta

I trattamenti alternativi

Esistono diversi trattamenti alternativi alla termoterapia.
Uno di questi è la crioterapia o crio-massaggio, opposto alla termoterapia, che prevedere l’esposizione al freddo attraverso ghiaccio o altri agenti o strumenti, come specifiche apparecchiature elettromedicali.
Anche l’idroterapia può essere un’alternativa alla termoterapia. Ovviamente, in questo caso, utilizzando acqua ad una temperatura fra i 37 ed i 40°C.

Perle di Salute – Termoterapia fai da te

Le termoterapie sono solitamente praticate con apparecchiature elettromedicali speciali, come descritto.
Tuttavia, possono essere effettuate anche con mezzi naturali e disponibili presso il domicilio, utilizzando dei rimedi fai da te.

Ad esempio, un cuscino con noccioli di ciliegia ha un’ottima capacità di trattenere il calore, emanandolo lentamente, senza raffreddarsi completamente. Si riscalda in forno e si applica sulle aree dolenti.

Tra i rimedi casalinghi dobbiamo annoverare anche la borsa dell’acqua calda, la quale può essere applicata direttamente sulla parte interessata preventivamente avvolta in un panno che potrà essere anche preventivamente inumidito, se necessario.

L’alimentazione sportiva: la dieta prima, durante e dopo l’allenamento

Uno dei cardini del benessere è svolgere regolarmente attività sportiva: insieme ad una corretta alimentazione è il binomio raccomandato dagli esperti della Salute!

I benefici di un’attività fisica regolare

Livelli di attività fisica regolari e adeguati:

  • aumentano il benessere muscolare e cardiorespiratorio
  • sono fondamentali per l’equilibrio energetico e il controllo del peso
  • migliorano la salute ossea e funzionale
  • riducono il rischio di ipertensione, malattie cardiache coronariche, ictus, diabete, tumore della mammella e del colon
  • diminuiscono il rischio di depressione
  • riducono il rischio di cadute e di fratture dell’anca o delle vertebre.

Il binomio sport/alimentazione è indispensabile per favorire il rendimento nell’allenamento, per migliorare la prestazione, accelerare il recupero e prevenire/alleviare i traumi ed i danni.

Il fabbisogno energetico dello sportivo

La miscela di “carburante” che alimenta l’esercizio, dipende da:

  • intensità
  • durata
  • tipologia dell’allenamento
  • stato nutrizionale di partenza.

Esercizi ad alta intensità favoriscono l’utilizzo prevalente di glucosio come fonte energetica, mentre esercizi prolungati, ma di intensità media, prediligono gli acidi grassi come substrato energetico.

La miscela si modifica anche in base al grado di allenamento della persona (una persona poco allenata usa i carboidrati come fonte energetica primaria) ed in base alle riserve di glicogeno del muscolo.

Linee guida per una corretta alimentazione dell’atleta

Un buono stato nutrizionale nello sportivo è mantenuto seguendo le linee guida generali per una corretta alimentazione.
In esse si consiglia che il contributo energetico derivante dai 3 macronutrienti debba essere così suddiviso:

  • 45-60%  dai CARBOIDRATI
  • 20-35%  dai LIPIDI
  • 10-15%  dalle PROTEINE

Carboidrati

I carboidrati prima dell’esercizio sono a basso indice glicemico (spaghetti integrali, farro in chicco, riso basmati, pasta di grano saraceno o di segale…) e non andrebbero consumati mai nella mezz’ora antecedente l’attività sportiva.
I carboidrati durante l’attività devono aiutare a prevenire l’esaurimento del glicogeno muscolare, non devono permanere troppo nello stomaco oppure dare fastidi digestivi; vanno inseriti per attività di durata superiore all’ora, di solito sotto forma di bevande energetiche.
I carboidrati dopo l’esercizio fisico devono ricostruire il glicogeno muscolare, quindi andrebbero consumati entro le 2 ore dalla fine dell’attività e dovrebbero essere ad alto indice glicemico (riso, pane, patate…).

Lipidi

I lipidi hanno una resa energetica maggiore rispetto ai carboidrati e sono utilizzati soprattutto in sforzi prolungati.
Non andrebbero consumati nell’ora che precede lo sforzo fisico perché rallentano lo svuotamento gastrico.
Bisognerebbe favorire l’apporto di omega 3 (grassi presenti soprattutto nel pesce e nei semi di lino) perché si aiuta a prevenire/diminuire lo stato infiammatorio che spesso accompagna gli atleti.

Proteine

Le proteine sono il costituente principale della fibra muscolare (miofibrille) quindi, un corretto apporto permette di aumentare il trofismo muscolare ed aiuta a prevenire l’utilizzo a scopo energetico (al posto dei carboidrati) degli aminoacidi.
L’apporto consigliato è di:

  • 1,0 g/kg peso corporeo/die per allenamenti leggeri
  • 1,2-1,4 g/kg/die per allenamenti di resistenza e più intensi
  • in allenamenti di potenza si può arrivare ad 1,6-1,8 g/kg/die per periodi non eccessivamente lunghi

Il Ministero della Salute fissa in 1,5g/kg/die il limite massimo di assunzione per non incorrere in problematiche renali ed epatiche.

Sia il pasto che precede l’allenamento che quello che segue dovrebbe contenere una quota di carboidrati ed una quota proteica: la presenza di entrambi i nutrienti da un lato rallenta la deplezione di glicogeno muscolare e di proteine che avviene durante l’attività sportiva; dall’altro favorisce la sintesi muscolare in modo più veloce ed efficace.

Senza dimenticarci di vitamine e minerali

Accanto alla miscela di “carburante energetico” vero e proprio non dobbiamo dimenticarci di vitamine e minerali, presenti per esempio in frutta e verdure fresche.
Importantissime non solo perché intervengono nei meccanismi biochimici di utilizzo dei 3 principali macronutrienti, ma anche perché alcuni hanno funzioni antiossidanti, fondamentali per prevenire le infiammazioni.

I prodotti di origine vegetale contengono, inoltre, alcune molecole chiamate fitocomposti, che sono sostanze antiossidanti e contribuiscono a prevenire danni a muscoli e tendini.

Consumare molta verdura e frutta dopo la gara permette anche un recupero di vitamine, sali minerali e fitocomposti antiossidanti.

Perle di Salute – Timing alimentare e idratazione

E’ importante fare attività sportiva adeguata alle proprie capacità, allo stato di allenamento ed all’età: uno sforzo fisico sbagliato ed eccessivo può portare a traumi, infiammazioni e stress all’apparato cardiovascolare.

Un corretto “timing” alimentare permette di utilizzare le riserve energetiche nel modo giusto: svolgere un’attività quando si è a digiuno da molte ore, magari dopo una giornata di lavoro intenso, può portare ad un evento ipoglicemico (in particolare per coloro che sono meno allenati), al contrario allenarsi con lo stomaco pieno (per esempio subito dopo pranzo) riduce la performance atletica e rallenta la digestione.

Un costante ripristino di acqua si deve fare durante e dopo un allenamento, in particolare se si ha elevata sudorazione e lo sforzo è intenso. Si suggeriscono circa 250mL ogni 15-20 minuti di attività.

La meravigliosa presenza degli otto meridiani straordinari

I Meridiani Straordinari

Secondo la Medicina Tradizionale Cinese, i Meridiani Meravigliosi, chiamati anche Meridiani Curiosi, Straordinari o Vasi Meravigliosi, sono dei grandi “Assi di sostegno”, l’impalcatura da cui proveniamo, la nostra incarnazione, e dai quali ci erigiamo, diventando uomini e donne.
I Canali Straordinari sono in relazione con la costituzione profonda di ogni persona. 
La rete dei meridiani meravigliosi aiuta ad orientarsi nella vita e nel cambiamento, per star meglio con sè stessi e con gli altri.In lingua cinese si chiamano Qi jing Ba Mai, dove “qi” significa “meraviglioso, sorprendente, che desta meraviglia e strappa un’esclamazione di stupore” oltre a “dispari, singolo, irregolare, straordinario”.I Meridiani Meravigliosi sono come dei laghi: una riserva di energia ancestrale che, se messa in circolazione, può rifornire il sistema dei meridiani tradizionali o alleggerirli, qualora fossero colmi, come fanno le dighe con i corsi d’acqua.
L’energia, il QI, che vi scorre può “riscaldare” gli organi e, andando verso l’esterno, irrigare lo spazio tra la pelle ed i muscoli.
Nella pratica clinica si usano quando le cose si complicano.

I Meridiani Meravigliosi: l’impalcatura da cui tutti deriviamo

Sono gli otto Canali Meravigliosi che gestiscono la formazione del corpo al momento del concepimento e, successivamente, ne assicurano lo sviluppo dall’infanzia all’età adulta.
È il meraviglioso processo della vita che va in scena, con la sua extra–ordinarietà e il suo destino, custodito nel Ming Men, l’aderenza a indole e talenti.

Questi Meridiani sono otto, come i lati della fonte battesimale.
Il numero otto ci parla del destino. Anche nella Genesi, dopo i sei giorni della creazione e il settimo giorno destinato al riposo, l’ottavo giorno rappresenta il “nuovo primo giorno”, ovvero una nuova creazione, evocando la risurrezione.

Di questi otto Meridiani, i primi quattro regolano i grandi movimenti di Energia e di Sangue, di Yin e di Yang.
I secondi quattro ci orientano nello spazio e nel tempo.

Scopriamo i Meridiani Meravigliosi

Il Vaso d’Assalto, o Penetrante, è il Chong Mai (“Mai” significa canale), unisce Yin e Yang e assicura la trasformazione e l’equa distribuzione del Qi e del Sangue. È alla base nella cura dei problemi digestivi profondi.

Il Vaso Concezione, il Ren Mai, mantiene e controlla l’energia Yin. Con il precedente Chong Mai, ha un ruolo importante nella riproduzione e nel ciclo della crescita. È frequentemente utilizzato nel trattamento dei disturbi ginecologici, digestivi e polmonari.

Il Vaso Governatore, o Du Mai, comanda lo Yang ed il Qi, governa le funzioni psichiche legate all’autostima ed esercita la sua influenza terapeutica sui Meridiani Yang, in particolare nella regione del collo, dorsale e nella porzione posteriore degli arti inferiori.

Il Vaso Cintura, Dai Mai, contiene e sostiene, fornisce la coesione, il saper mettere in relazione. Garantisce l’armonia tra la parte superiore e inferiore del corpo. Viene utilizzato nel trattamento dell’addome, della parte bassa della schiena e per problemi articolari alle estremità.

Lo Yin e lo Yang Wei Mai sono Meridiani di Collegamento, relativi alla qualità del nostro invecchiare bene. La ricetta per un buon invecchiamento sono l’adattabilità, la agilità che si raggiunge nella vita adulta. L’agilità, sia mentale che fisica, è il dono dei Meridiani Wei Mai.

I due Yin e Yang Qiao Mai sono i Meridiani che si innalzano dai talloni, sono in relazione con la nostra capacità di vederci proiettati nel futuro, con la percezione del mondo intorno a noi.

L’uso dei Canali Straordinari

A partire dalla vita intrauterina, questi Canali proseguono la loro azione nella vita adulta, completando le loro funzioni di regolazione, di difesa e di creazione.
I Meridiani Straordinari sono fondamentali per la difesa, soprattutto in caso di fallimento degli altri mezzi di controllo.

L’uso di un Meridiano Straordinario è raccomandato quando un problema è esteso su più canali o coinvolge più organi o sistemi.

Per esempio, in una sciatalgia: se il dolore è percepito dietro la coscia, basta trattare il Meridiano Principale della Vescica.
Se la sciatalgia, però, da dietro si allarga anche sul fianco (meridiano di Vescica Biliare) e poi si dirama sul davanti, sulla gamba (meridiano di Stomaco), serve qualcosa in grado di dominare tutti e tre i canali: i Meridiani Straordinari coprono tale funzione.

Analogo il ragionamento per gli Organi: in caso di condizioni croniche, caratterizzate da quadri multipli, con sintomi in diverse parti del corpo come asma cronica con problemi sia a livello ginecologico, sia a livello digestivo e con allergie.
Piuttosto che usare il meridiano di Polmone, quello di Stomaco e quello di Rene, è preferibile impiegare il “serbatoio” a disposizione nel Meridiano Straordinario attivando i punti per accedere alla sua funzione di Regolazione.

Riemergere, rivivere, rinascere

Tutti facciamo dei cambiamenti: dall’infanzia alla pubertà, e poi all’età matura.
Con la loro funzione di Creazione e la Costituzione relativa, i Meridiani Meravigliosi ci sostengono nel cambiamento: funzione di Difesa e funzione di Regolarizzare per  armonizzare ormoni e sviluppo neurologico, ma anche funzione di Creazione per guidare alla costruzione della nostra identità.

Du Mai, il meridiano dell’autoaffermazione

Il rifiuto di crescere, di entrare nella fase adulta della vita è una disarmonia. È un atteggiamento che entra in conflitto con la realtà biologica, mette a disagio, è un’energia controcorrente che non asseconda le aspettative psico-adattive della persona stessa.
Qui entra in gioco, per esempio, il Du Mai, il meridiano dell’autoaffermazione.

Questo canale fa si che tutto ciò che riteniamo possa essere un ostacolo sul nostro cammino, dall’inadeguatezza fisica (sono troppo basso o troppo alto) a quella sociale (non ho abbastanza soldi, sono nato in una certa famiglia) venga “registrato” come legge del Cielo “interna”.
Du Mai è la  “Legge” dettata dal Cielo, ha a che fare con il modello di Padre che abbiamo introiettato.
Ma alla legge del Cielo autentica, a cui è collegato il percorso da intraprendere per realizzare il vero Sé, importa poco quanto si è alti! Qui si tratta di vivere in maniera piena ed abbondante.

Du Mai, “sorveglia”, “controlla”, “governa”. È  la nostra volontà, la capacità o riserva d’autonomia, la libera scelta.
In disarmonia, caratterizza quelle persone che “non sanno dire i no” e fisicamente soffrono di mal di schiena diffuso, con importante incurvamento progresso della spina. Queste persone non sanno affrontare il nuovo, stanno bene nella routine. Ecco che possono comparire gravi patologie neurologiche, come improvvise turbe psichiche anche gravi (con perdita di senso critico).

Perle di Salute – Sollevare i talloni e colpire la terra

Ecco un esercizio per mantenere attivi i meridiani straordinari QIAO: “Rimbalzare sette volte all’indietro per guarire ogni malattia”.

  • Stando in piedi, lo sguardo dritto in avanti, le braccia lungo i fianchi e le spalle rilassate, svuotate la mente.
  • Sollevate i talloni da terra durante l’inspirazione.
  • Si rimane stabili, artigliando idealmente il terreno con le dita dei piedi.
  • Abbassate i talloni a terra durante l’espirazione e fate sbattere i denti.

Con questa pratica si generano onde che pervadono il corpo intero, il flusso sanguigno agli organi interni migliora e ciò aiuta la disintossicazione.
Inoltre, si potenziano l’equilibrio e la coordinazione.